Engelein – Urban Gad (1913)

Engelein è una sorta di parodia, divertente e sbarazzina, di una storia d’amore ma anche della vita delle adolescenti impertinenti e ingestibili. Così Asta Nielsen si ritrova ad interpretare una diciottenne impertinente che, nata cinque anni prima del matrimonio dei suoi genitori. Per salvare le apparenze con il ricco zio (Max Landa), però, i genitori fingono che lei sia nata dopo il matrimonio e sia solo una neonata. Quando anni dopo lo zio, ormai vedovo, torna in Germania,  Engelein viene così costretta a fingersi una dodicenne per salvare le apparenze. Ne segue una serie interminabile di gag mai troppo banali e molto divertenti. Il finale, quasi a sorpresa, libera da tutti gli equivoci e mostra una Engelein finalmente donna ed in grado, finalmente, di dichiarare allo zio il proprio amore.

Asta Nielsen si diverte e fa divertire nella parte della esuberante Engelein, e con la sua mimica facciale e gestuale regala tanti sorrisi, se non vere e proprie risate. Divertentissima la scena del tentato suicidio della ragazza, che desiste per via dell’acqua gelida e torna a casa (quando tutti invece la cercando sul fondo del fiume) e fuma felice una sigaretta. Oppure divertenti le sue fughe d’amore con un ometto opportunista che non esita a tentare di piazzare la sorella allo Zio di Engelein(“il vecchio idiota”) allo scopo di ereditarne il patrimonio. Ancora una volta il Cinema Ritrovato mi ha aiutato a vedere un capitolo interessante del cinema mondiale difficilmente reperibile.

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