The Man from Beyond – Burton L. King (1922)

Harry Houdini è considerato uno dei maghi più grandi di tutti i tempi, ma oltre a questo era un grande comunicatore, capace di utilizzare tutti i mezzi disponibili, anche quelli più all’avanguardia, per pubblicizzarsi. Con l’avvento degli anni ’20, così, l’illusionista decise di gettarsi nella carriera cinematografica nelle vesti di attore, regista e anche produttore. In realtà non era la prima volta che Houdini si interessava al cinema: negli anni ’10, egli aveva infatti acquistato un brevetto tedesco che gli consentiva di sviluppare pellicole durante la notte (in sostanza in assenza di luce diurna) e aveva cercato di introdurlo nel mercato americano senza successo. Nonostante l’insuccesso economico, si riavvicinò al cinema nel 1918, all’età di 44anni, nella veste di attore dopo la proposta del produttore B.A. Rolfe con cui girò il Serial The Master Of Mystery (1919-1920) di cui parlerò nello specifico prossimamente Purtroppo Houdini non fu quello che potremmo definire un grande attore protagonista, non riusciva a catalizzare l’attenzione su se stesso come quando compiva i suoi incredibili trucchi escapologici. In ogni caso le sue pellicole erano caratterizzate da grandi fughe e imprese pericolose, anche più di quelle che renderanno celebre Douglas Fairbanks, attore di carisma e recitazione certamente superiore a Houdini. The Man From Beyond non è certamente un gran film e, nonostante una trama non troppo banale, paga un’eccessiva lentezza nello svolgimento.

Il Dr. Gregory Sinclair (Erwin Connelly) e il mercenario François Duval (Frank Montgomery) trovano tra i ghiacci artici il corpo di Howard Hillary (Harry Houdini) congelatosi cento anni prima. Svegliatosi l’uomo, ignorando che siano passati tanti anni, inizia a cercare disperatamente la sua amata Felice (Jane Connelly), da cui si era dovuto separare nel corso di una terribile tempesta. Tornato in America troverà una donna perfettamente identica alla sua amata (ovviamente con il medesimo nome), che per cercare di uscire da una difficile situazione economica sorta in seguito alla lunga scomparsa del padre, il Dr. Strange (Albert Tavernier), cede alle lusinghe del malvagio Dr. Gilbert Trent (Arthur Maude) il cui unico vero scopo è quello di mettere le mani sull’eredità di lei. Sarà proprio l’uomo venuto dal passato, Hillary, a darsi da fare per ritrovare il Dr. Strange e coronare un sogno d’amore iniziato cento anni prima…

La sceneggiatura, piuttosto intricata, presenta alcuni punti deboli e nel complesso la prova degli attori non convince pienamente. Memorabile forse solo la scena del salvataggio in acqua sulle Cascate del Niagara, per il resto ci troviamo di fronte ad un film che ha poco di indimenticabile. Come detto Houdini non dimostra di avere un grande carisma, in particolare non si dimostra sufficientemente adatto nel ruolo di tombeur de femmes come invece avevano tanti altri attori di questo genere. The Man From Beyond è un film da consigliare forse solo ai fan del grande illusionista o ai semplici curiosi. Per il resto invito a tenersene alla larga. Nonostante tutto mi sento di lodare il bel lavoro operato dalla Restored Serials che ha restaurato ed editato in maniera splendida questo film, molto meglio di quanto fatto dalla Kino (che invece ha fatto uno splendido lavoro con The Master of Mystery). Interessante anche uno dei contenuti speciali, in cui possiamo vedere Houdini compiere una delle sue imprese escapologiche: nel video l’illusionista si libera da una camicia di forza mentre, legato anche per i piedi, viene messo a testa in giù in sospeso a diversi metri da terra. Una prestazione che desta stupore anche oggi! Esiste una terza edizione dvd della Alpha video.

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