Il Diavoletto (Das Teufelchen) – Dr. R. Portegg (1917)

Chi è il Dottor R. Portegg? Un regista fantomatico su cui si è cercato di fare luce negli ultimi anni. In realtà il nome non è altro che uno pseudonimo di Franz Eckstein e Rosa Porten. Vi dice niente il cognome Porten? Dovrebbe, perché Rosa è figlia del grande Franz Porten, cantante lirico, direttore d’orchestra che con l’avvento del cinematografo si avvicina anche al cinema come regista e attore. Ma dovrebbe essere la diva Henny Porten, a dovervi ricordare qualcosa, visto che ebbe una lunghissima carriera da attrice. Henny, non è altro che la sorella più celebre di Rosa. Insomma i presupposti per Rosa Porten ci sono tutti, ma saranno rispettati? La “nostra” Porten fu attrice e regista per un breve ma intenso periodo, tra il 1916 e il 1918, dedicandosi anche alle sceneggiature delle sue opere. Tra queste produzioni quella che mi è piaciuta di più è Das Teufelchen (Il Diavoletto), anche se non è esente da difetti, ma ne parleremo più avanti.

Wanda (Wanda Treumann), lavora come segretaria in un piccolo ufficio locale. Il suo principale (Hermann Seldeneck), si innamora di lei e le propone di sposarlo. Wanda chiede tempo e per la sera passa ad un ballo in maschera dove si traveste da diavoletta. Alla festa incontra il pittore Walter (Fritz Achterberg), che alla sua bellezza giovanile contrappone una mancanza cronica di denaro. I due bisticciano e lui le predice che sposando un uomo solo per soldi sarà per sempre infelice. Così accade, Wanda sposa il suo principale ma il divario di età e di cultura è subito evidente. La situazione diventa insostenibile e i due divorziano consensualmente. Così, finalmente libera, Wanda potrà finalmente sposare il suo Walter.

Quello che vi ho raccontato in poche righe, è portato avanti con estrema lentezza dal duo Porten-Eckstein, che vede in questo il suo limite. Tutte le commedie viste durante il Cinema Ritrovato 2014 hanno il problema di dilungarsi troppo con una comicità purtroppo non più attuale. Così Il Diavoletto pur avendo degli elementi interessanti risulta purtroppo per gran parte noioso. Peccato davvero, ma può capitare che alcuni film non superino la prova del tempo. In compenso devo dire che Wanda Treumann è una piacevole scoperta e l’ho apprezzata di più nei panni di attrice rispetto a Rosa Porten stessa, che per altro qui appare come collega di Wanda. Per un articolo generale sui film della Porten vi lascio all’articolo pubblicato su Cinefilia Ritrovata.

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