Léonce: la maschera di Perret

leonce1Uno dei personaggi di spicco del cinema comico francese del periodo di poco antecedente al primo conflitto mondiale è quello di Léonce, maschera di Léonce Perret cresciuta in seno alla Gaumont. L’attore che era già conosciutissimo dal pubblico grazie anche alla sua collaborazione con Louis Feuillade ed arrivò a picchi di popolarità davvero molto alti. Oggi, però, di questo personaggio non si parla più, complice anche una cattiva opinione data dai primi grandi storici del cinema come Jean Mitry, che definiva queste commedie come ricche di “un’eclatante mediocrità” e Sadoul, che le trova “lugubri” e le associa a un tentativo maldestro di imitare John Bunny. Ma è davvero così? Certo, non sempre il successo di pubblico corrisponde a una qualità effettiva del prodotto, ma Perret non era uno sprovveduto e cerò un personaggio “vero” che in qualche modo riusciva a venire incontro ai gusti degli spettatori. Nell’articolo di Laurent Le Forestier contenuto nella raccolta dedicata a Perret, lo studioso individua due principali motivi del successo del personaggio: il primo, e più importante, è il suo “realismo”, la capacità di dare vita a personaggi credibili che si muovevano in un mondo che, grazie alle intuizioni registiche di Perret, era continuamente attaccato alla realtà con tante inquadrature, anche in esterna, estremamente curate. Léonce pot-au-feuL’altro era la capacità di attrare un pubblico molto variegato, anche femminile, perché le nelle sue commedie le donne era molto presenti tanto da, per usare le parole di Le Forestier, essere “catalizzatori e spesso centro dell’azione”. In Le Homard, Léonce fa credere a Poupette di star andando a pescare, invece si rifugia in un cinema. Scoppia una tempesta e ci troviamo di fronte a una Poupette disperata e preoccupata per la sorte del marito. Come il Max di Linder, Léonce è un personaggio borghese, ma le sue avventure non cercano quasi mai la risata facile. Le commedie di Perret sono intrise di un’atmosfera allegra e divertita ma non contengono la comicità facile fatta di cadute e inseguimenti. Sembrano più piccole commedie che comiche vere e proprie.

Sguardo sornione, una gestualità rimarcata e quasi ingessata, un leggero sovrappeso e una tendenza ad ammiccare al pubblico: queste sono le caratteristiche principali di Léonce. La maschera di Perret è sostanzialmente quella di un uomo bonario ma un po’ stupido, che si atteggia a uomo deciso ma che puntualmente finisce poi per cedere. Molte delle comiche girano intorno ai tradimenti di Léonce o comunque i suoi tentativi di ingannare la moglie che finiscono sempre per essere scoperti. Non aspettatevi morali al passo con i tempi, perché viene sempre perdonato anche se questo finisce spesso per rinsaldare l’amore coniugale.

Come tanti personaggi comici dell’epoca, anche Léonce trovò la sua fine con l’arrivo e il protrarsi del primo conflitto bellico e il mutamento dei gusti  degli spettatori. Perret, lasciando la sua maschera comica, abbandonerà anche il cinema di genere mutando più volte il suo cinema in modo tale da adattarlo alle esigenze del pubblico.

Alcune piccole premesse:

1. Alcune gif hanno scene leggermente tagliate; è stata una scelta sofferta ma quando con Yann Esvan ci siamo messi a impostare il lavoro di taglio abbiamo voluto rispettare un limite di massimo 20 secondi e in alcuni cambi di inquadrature c’erano magari movimenti ripetuti. Riteniamo che questo non modifichi in alcun modo la fruizione delle gag “catturate”.

2. Negli articoli troverete i film citati con una loro traduzione non ufficiale in italiano. Non sempre è facile districarsi tra titoli e datazione, anche se ho cercato di essere il più preciso possibile. Generalmente indico la data di uscita e non quella in cui è stato girato

3. Nell’articolo, per ovvi motivi, ho potuto solamente le gif dei corti pubblicati  o rilasciati in rete ma non quelli presenti in archivio. Ho però ovviamente visionato tutti i corti superstiti e che sono riportati in elenco in fondo all’articolo.

Prima di iniziare la rassegna dedicata a Léonce, voglio ringraziare di cuore l’EYE Filmmuseum e l’archivio Gaumont Pathé che mi hanno permesso di visionare alcuni dei corti che altrimenti non avrei mai potuto rimediare.

– Léonce aime les morilles

Léonce aime les morilles (it. Léonce ama le spugnole) è forse l’unica vera comica di Léonce. La gag portante è imperniata intorno alle spugnole, un particolare tipo di fungo dall’aspetto spugnoso per l’appunto, che il protagonista e la fidanzata amano particolarmente. I due vanno per boschi ma la ricerca si rivela infruttuosa. Quando stanno per acquistare un cestino da una signora, vengono anticipati da un antipatico signore inglese che si rifiuta di cedergliene una parte e li porta a cucinare in un ristorante. Per vendicarsi i due sostituiscono le spugnole con… delle vere spugne! Quando il tipo le mangia inizia ad avere una sete pazzesca e a gonfiarsi come un otre. Nello scontro finale Léonce prende l’inglese a pugni che sputa fuori dalla bocca una spugna intera.

La storia è carina e realizzata piuttosto bene ed è un peccato pensare che Perret non si sia dedicato con più ardore verso le comiche per preferire le commedie borghesi del resto della serie. Sotto trovate la scena del taglio e sostituzione delle spugnole con vere spugne e la scazzottata finale.

– Pudore

Léonce gioca molto sugli ammiccamenti, lo abbiamo detto, ma un’altra caratteristica è quella di nascondere l’intimità anche dei piccoli gesti con veli (come nel nostro caso) o separé. Non sempre questo accade però: il Léonce cinématographiste i due innamorati si baciano pur girandosi all’ultimo indietro per non mostrarlo al pubblico.

– Paragoni arditi

Nel cinema comico francese c’erano alcuni elementi ricorrenti e tra questi anche il voyeurismo fotografico al mare. In entrambi i casi i protagonisti non avranno molta fortuna…

Un altro paragone con il cinema di Linder l’ho trovato nell’attenzione alle calzature: a sinistra la moglie di Léonce fa piedino a un uomo che crede essere il marito, a destra la splendida “limonata” tra le scarpe di Max e della ragazza che diventerà poi la sua fidanzata.

Ultimo paragone tra questa scena di Les Bretelles (it. le bretelle) con un Léonce presunto cornuto e il mefistofelico antagonista di The Salvation Hunters. Questa è decisamente più ardita rispetto alle altre, ma mi è venuto subito in mente quando ho visto la scena.

Bibliografia:

Bastide B, Gili J.A., Léonce Perret, Paris 2003.

Giacovelli E., La bottega delle illusioni: Georges Méliès e il cinema comico e fantastico francese (1896-1914), Bergamo 2015.

Segnalo l’esistenza di:

Taillé D., Léonce Perret cinématographiste, 2006.

che non ho potuto consultare in quanto fuori commercio e recuperabile solo a prezzi esorbitanti.

La serie di Léonce:

1912: Léonce fait des gaffes (*)
1913: Coeur de Poupée/ La montre de Léonce (*)
1913: La belle-mère (*)
1913: L’Apollon des roches noires (*)
1913: Le Coeur de Léonce (*)
1913: Le Homard
1913/1915: Léonce a des rhumatismes (*)
1913: Léonce à la campagne
1913: Léonce Aime Les Morilles/Léonce aime les moules
1913: Léonce au château d’If (*)
1913: Léonce célibataire (*)
1913: Léonce cinématographiste
1913: Léonce en ménage
1913: Léonce en voyage de noces (*)
1913: Léonce et les écrevisses (*)
1913: Léonce et Poupette (*)
1913: Léonce et sa tante
1913: Léonce et son conseil judiciaire (*)
1913: Léonce et Toto
1913: Léonce fait du reportage (*)
1913: Léonce flirte
1913: Léonce fume (?) (*)
1913: Léonce papillonne (*)
1913: Léonce poète
1913: Léonce pot-au-feu
1913: Léonce veut divorcer (*)
1913: Léonce veut maigrir (*)
1913: Léonce veut se marier (?) (*)
1913: Léonce voyage (*)
1913: Les Bretelles – Gaumont
1913: Les épingles/ à propos d’épingles à chapeau
1913: Un nuage passe / Léonce et Suzanne
1914: Léonce a le mal d’amour
1914: Léonce a le mal de mer (*)
1914: Léonce aime les petits pieds (*)
1914: Léonce aux bains de mer
1914: Léonce et les poissons rouges (*)
1914: Léonce l’est-il? (*)
1914: Léonce n’est pas frileux/Léonce et la bouilotte (*)
1914: Léonce veut se suicider (*)
1915: L’Autre devoir (*)
1915: Léonce aime les Belges (*)
1915: Léonce et le Bain du préfet (*)
1915: Léonce flûtiste (*)
1915: Léonce jardinier (*)
1915: Léonce papa (*)
1915: Tante Lolotte (*)
1916: Je le suis (*)
1916: Léonce en vacances (*)
1916: Léonce s’émancipe (*)

Legenda:
(*) Non reperito, forse perduto
(?) Dubbio, probabilmente errore o titolo alternativo di un altro film

Un pensiero su “Léonce: la maschera di Perret

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