The Floor Below – Clarence G. Badger (1918)

Floor_Below_posterA lungo considerato perduto, The Floor Below è stato rinvenuto in una collezione privata e acquisito dall’EYE Filmmuseum nei primi anni del 2000. Nel film troviamo come protagonista e mattatrice assoluta Mabel Normand, grande regina del cinema muto che seppe creare un personaggio ben riconoscibile e accostabile ai grandi attori della Keystone come Roscoe “Fatty” Arbuckle, Charley Chase ma anche Charlie Chaplin per cui svolse anche il ruolo di regista e sceneggiatrice. Il film di cui andiamo a parlare oggi fa parte della sua produzione più tarda quando ormai il suo impegno come attrice si stava affievolendo sempre più fino al delitto di William Desmond Taylor del 1922, di cui fu una dei sospettati, cosa che minò la sua reputazione. In questo film Mabel Normand è passata dalla Keystone alla Goldwyn Pictures Corporation e tenta di cimentarsi con un lungometraggio della durata di un’ora.

“Bep” Betsy Donnely (Mabel Normand) lavora come aiutante al Sentinel ma rischia di perdere il lavoro per il suo rapporto burrascoso con il collega anziano Florrie “Janus” Fredericks (Louis R. Grisel ?). Viene salvata in extremis dal capo quando Spitsfinder (Romaine Callender), giornalista di punta del giornale, propone di infiltrarla nella casa dei ricchi Mason dove sta accadendo qualcosa di strano. La ragazza accetta e riesce a entrare in contatto con il giovane Hunter Mason (Tom Moore), da cui si rifugia quasi casualmente mentre è inseguita dalla polizia. Hunter ha una fidanzata di nome Helene (Helen Dahl) che vuole stare con lui solo per i soldi cosa che Maurice Latham, assistente personale del ragazzo, non ha. Per cercare di spiegare il motivo per cui Hunter ha accolto Bep ecco entrare in ballo una scommesso tra lui e lo Zio Amos (Lincoln Plummer) sul riuscire o meno a cambiare una ladra. Per fare questo il giovane sguinzaglia la mamma (Charlotte Granville). Bep e Hunter si innamorano sempre più uno dell’altro ma tutto rischia di andare perduto nel finale. Dopo una raccolta di beneficienza, Maurice, ormai braccato dalla polizia per delle sue attività criminali, chiede all’amata Helene di rubare per lui i soldi raccolti. Capita lì Bep che viene accusata dallo Zio Amos di essere la vera autrice del furto. Ma i nodi vengono al pettine: Maurice viene arrestato e Helene rivela a Hunter il suo amore per l’assistente e ammette l’innocenza di Betsy. I due possono così finalmente sposarsi…

Bep è una ragazza semplice, vulcanica ma al tempo stesso capace di scaltrezze non banali. Con grande semplicità riesce infatti a infiltrarsi nella casa degli Hunter e poi fornire informazioni al suo superiore.  L’inadeguatezza con cui si mostra di fronte alle diverse situazioni sembra a tratti essere quasi una posa e, per l’attrice, è un modo per creare momenti comici che sono però conditi da una tenerezza che ha pochi eguali nel panorama cinematografico. È proprio questa caratteristica a rendere il personaggio irresistibile.

Nel film non mancano scene interessanti e ben costruite come la cattura di un sospettato che spia tutta da uno specchietto, i vari furti eseguiti con grande maestria così come i vari appostamenti. Unico elemento negativo è la durata, un’oretta e venti, che sono a mio avviso un pochino eccessivi per un film che tutto sommato non ha elementi per essere portato così per le lunghe. Anche il modo in cui le rapine venivano eseguite dall’assistente di Hunter non è in realtà ben chiaro e tutto sembra piuttosto un espediente per mettere in piedi una storia vagamente credibile. La sceneggiatura è opera della mitica Elaine Sterne Carrington, autrice di tanti film dell’epoca.  Se vi è comunque venuta voglia potete recuperare tranquillamente la versione restaurata del film su internet.

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