Sa Gosse – Henri Desfontaines (1919)

sa_gosse1Nella lunga produzione muta di Henri Desfontaines troviamo anche un breve film che viene ricordato probabilmente più per essere stato il primo di Elmire Vautier che per la sua qualità generale. Il film, chiamato Sa gosse, vede mescolarsi in un dramma a lieto fine le vicende di una giovane ragazza madre con quella di una ragazza di una canzone chiamata Sa Gosse, per l’appunto. Le vicende delle due donne, quella reale e quella di finzione, sono molto simili e sembrano incrociarsi in un destino che invece non si incontrerà mai. Georgette Diva (Elmire Vautier) è una ragazza di cabaret molto apprezzata ma che non riesce ancora a fare il grande salto. Sembra avere una vita felice frequentando Maurice (Maurice Schutz) e esibendosi nel locale Folies-Watteau. Ma quando un giovane gli porta una canzone perché pensata e scritta con lei, Georgette si ritrova a dover fare i conti con il proprio passato. La giovane era infatti nata in campagna dove aveva conosciuto e amato Jacques de Villaine (Rolla Norman) che però l’aveva poi abbandonata con una bimba piccola (Odette). La ragazza aveva quindi deciso di lasciare la città frequentando prima locali malfamati e poi dandosi al cabaret. Se la canzone finisce nella disperazione della giovane, ecco che Georgette può prendere in mano il suo destino e decide di portarsi a Parigi la sua piccola figlia. Insieme alla piccola torna a fare capolino Jacques, con il capo cosparso di cenere ma Georgette, che tanto ha sofferto, non vuole assolutamente reintrodurlo nella sua vita nonostante Odette desideri ardentemente avere un padre. La situazione cambia quando l’uomo mette a repentaglio la propria vita per salvare la figlia da morte certa durante un numero che prevede l’utilizzo di una dinamo. Georgette può finalmente perdonare Jacques. Sul finale si scopre che la canzone Sa Gosse è diventata famosa ma cantata da un’altra donna, Louise Buxeuil, ma la notorietà non raggiunta è per Georgette il giusto sacrificio per avere una famiglia felice.

Sa Gosse rappresenta uno strano mischione drammatico con elementi quasi comici e un ulteriore mappazzone dato dalla presenza in contemporanea di attori adulti e bambini come a dare vita a due vicende distinti con componenti drammatiche e simil-comiche/buffonesche. L’imbibizione accompagna tutta la durata del film. Come in tanti film del genere in cui si ricrea la dialettica campagna-città ecco che la campagna appare come luogo di purezza e felicità (la pellicola è qui verde) mentre la città è un luogo di perdizione (addirittura troviamo il rosso in alcune circostanze). La vera felicità della giovane viene raggiunta, come da morale d’epoca, solo quando lascia gli spettacoli per riunirsi con il padre della figlia. Per chi ha scritto il film, insomma, il successo, specie femminile, non vale assolutamente quanto una famiglia riunita. Molto interessante anche la dicotomia tra Maurice e Jacques dove il primo sembra tanto caro per poi rivelarsi un rimorchiatore seriale mentre Jacques, inizialmente privo di morale, diventa poi un padre di famiglia affettuoso. Interessante però notare come ad entrambi, uomini e donne, si arrivi a perdonare un passato burrascoso laddove, in altri paesi più moralisti, ci sarebbe stato un finale tragico con la punizione e la morte della madre che si era macchiata di un rapporto pre o extramatrimoniale e chissà cos’altro.

Sa Gosse è anche il tentativo di lanciare, senza successo, l’attrice bambina Odette che verrà diretta ancora da Desfontaines in Autour du mystère (1920) per poi far perdere le sue tracce. Le storie degli attori bambini in Francia, specie comici, sono state ripercorse da Enrico Stamberghi in un articolo specifico. Le immagini del film sono prese dal web.

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