Binovec e Suzanne Marwille

– E la passione vince (A vášeň vítězí) – Václav Binovec (1918)

Vasen_vitezi (11)Il titolo del film è estremamente evocativo e riassume l’essenza di questo A vášeň vítězí (it. E la passione vince”. Per certi versi quello che stupisce è che in altri stati non sarebbe mai stata possibile una storia e un finale del genere. Riprendendo il fascino degli Apache che stavano impazzando in Europa a partire dalla Francia fino ad arrivare in Italia, ecco che Václav Binovec, su soggetto e sceneggiatura di Hana Temná, ci racconta la vicenda di Suzanne (Suzanne Marwille) che, ignorata completamente dal marito banchiere (Jules René) si ritrova a seguire la sua domestica Zo (Hana Jenčíková) in un locale malfamato. Qui conosce l’Apache Fred (Václav Binovec), detto anche il Diavolo Blu, che rimane folgorato da Suzanne tanto da lasciare Zo per lei. L’amore tra i due è fortissimo e sul finale la ragazza è costretta a fare una scelta: il dovere coniugale o la passione? Sarà, come da titolo, la passione a vincere!

La fotografia del film è estremamente curata e le riprese sono anche impreziosite da alcuni piccoli movimenti di macchina atti a riprendere gli spostamenti degli attori. Suzanne è sicuramente il personaggio più interessante del film: si destreggia tra flirt vari perché sostanzialmente non considerata dal marito e poi è capace di compiere una scelta non convenzionale per l’epoca restando al fianco dell’apache Fred che, bisogna dirlo, sembra per altro cambiato rispetto ai modi rozzi degli inizi. A proposito di Apache ritroviamo tutti gli elementi tipici di questa tipologia di film: la bettola, i personaggi poco raccomandabili, la danza, le risse e così via. Pensando di essere stato preso in giro da Suzanne, Fred si ritrova pure ad entrare nella camera della donna con un coltello in bocca (vedi screenshot) per poi mutare parare una volta vistola nel letto. Lei dunque lo abbraccia e capiamo che si è consumata una lunga notte di passione. Qui però nasce la gelosia di Zo che si è vista respinta dall’amato e farà dunque la spia al banchiere che, solo dopo diversi giorni in cui non vede la moglie, decide di chiedere informazioni alla domestica.

– La folle contessa Susanna (Ošálená komtesa Zuzana) – Václav Binovec (1918)

Ancora un corto di Binovec con ancora Suzanne Marwille come protagonista. Qui la storia è decisamente più banale e simile a tante commediole tedesche coeve. I familiari di Zuzana (Suzanne Marwille) non ne possono più dei suoi scherzi e le intimano di andare via. La ragazza va quindi dagli zii e qui il suo ragazzo Alfréd (Ferenc Futurista) le rende pan per focaccia. Si traveste da vagabondo e finge di essersi fatto male in mezzo alla strada per farsi soccorrere. Una volta giunto a casa degli zii chiede di potersi lavare e poi si ripresenta senza travestimento dalla ragazza. Per farsi perdonare dello scherzo Alfréd porta a Suzanne una lettera in cui la famiglia gli chiede di tornare.

Commedia banale e bruttina, senza particolari gag o scene interessanti. Binovec si ritrova anche qui molto a suo agio a muovere la macchina da presa per fare delle riprese “diverse” ma non sembra avere una grande cura per i piani ravvicinati. Spesso, infatti, si vedonoporzioni di altri attori parzialmente fuori dall’inquadratura. Insomma non proprio un film eccitante…

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