Il Primo Maggio Ceco nel cinema muto

– Era il Primo Maggio (Byl první máj) – Thea Červenková (1919)

Il corto che andiamo ad analizzare ha una sua importanza perché rappresenta l’esordio della seconda regista ceca, Thea Červenková, che ha saputo percorrere brevemente la storia del cinema locale dirigendo i film, scrivendo sceneggiature e gestendo una sua casa di produzione cinematografica, la Filmový ústav assieme a Josef Brabec. Con lui alla macchina da presa e lei alla regia ecco nascere allora la loro prima opera, Byl první máj, in cui compaiono alcuni attori e personaggi famosi: Svatopluk Innemann, la madre Ludmila Innemannová (che era una cantante lirica) e il mitico Josef Šváb-Malostranský.

Un ragazzo (Svatopluk Innemann) ama perdutamente una giovane (Eva Levínská) e sembrerebbe da lei ricambiato. Peccato che un giorno, mentre la aspetta al parco, non la veda accettare la corte di un anziano signore (Josef Šváb-Malostranský) che le regala gioielli e altre cose. Convinta anche dalla mamma (Ludmila Innemannová), la ragazza arriva dunque a sposare l’uomo lasciando al povero ragazzo in una tale disperazione che decide di porre fine alla sua vita… Fortunatamente è tutto un sogno e il ragazzo vede correre verso di lui la giovane che ama. Tra gli alberi in fiori del primo maggio i due si infrattano felici.

Posto che non si capisce bene il perché dell’ambientazione durante il primo maggio, non essendoci riferimenti alla festa, il film è pieno di errori e scelte discutibili che mostrano come la coppia Červenková-Brabec fosse alle prime armi. Ho scelto di fare una gif per farvi rendere conto di come sia ingenua e poco riuscita la scena iniziale che mostra i giovani che si pensano l’un l’altro. Se scorrete poi gli screenshot vedrete che spesso le persone sono tagliate in maniera quasi inspiegabile. Ci sono tentativi di fare movimenti di macchina ma sono molto legnosi e non esattamente giustificati. Eppure la storia di Thea Červenková ha un grande fascino e sarei veramente curioso di recuperare le altre opere fatte da lei! L’artista è stata la seconda regista ceca, la prima, di cui abbiamo già parlato e di cui sappiamo molto poco, era Olga Rautenkranzová.

– Riguardo la ragazzina (O děvčicu) – Josef Folprecht & Karel Degl (1918)

Il primo maggio è anche l’occasione per girare questo cortometraggio. In un villaggio della Moravia si sta infatti celebrando questa festa e Anka (Vlasta Lašková) ne approfitta per andare con il viscido guardiacaccia (Florentin Steinsberg). I giovani, che ammirano Anka, non approvano e decidono di farla pagare all’uomo andandolo a prendere e scortandolo fino alla città.

Con O děvčicu sembra di essere tornati indietro di dieci anni rispetto A vášeň vítězí ed è davvero inspiegabile. L’unico motivo per cui si può apprezzare il film è l’attenzione per i costumi tipici moravi su cui viene spesa gran parte della prima parte del corto. Si potrebbe dire che l’inconsistente trama sia in realtà solo un modo per far vedere gli usi e i costumi locali durante i giorni di festa tra balli, bevute e l’albero di Maggio (un albero intero spoglio che mantiene però nella parte superiore i rami e la corteccia). Da notare che il film venne girato pochi giorni prima della creazione dello stato Cecoslovacco nel settembre del 1918!

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