Avventure Surreali nel Cinema Muto Ceco

noc_na_karlstejneNel corso degli anni abbiamo imparato a scoprire il cinema muto ceco nelle sue mille sfaccettature ed oggi ci tuffiamo nel genere surreale avventuroso. Siamo nel passaggio tra il 1919 e il 1920 e nel tentativo di sperimentare i cechi cercano di trovare tanti modi per divertire prendendo anche spunto da opere proprie. Questa voglia di provare cose nuove non sempre porta a opere ben riuscite ma, per completezza progettuale, sento la necessità di vedere tutto e parlare di tutto in modo tale da dare una visione ad ampio respiro di quello che succedeva all’epoca.

– Una notte al Castello di Karlštejn (Noc na Karlštejně) – Olaf Larus-Racek (1919)

Due innamorati, Jaroslav (Josef Bělský) e Růženka (Berta Šíblová-Zuzáková) vanno al castello di Karlštejn insieme all’asfissiante madre di lei (Málka Tuháčková). Con un sotterfugio riescono a fare la visita guidata senza di lei ma sono talmente presi uno dall’altro da non accorgersi che è ormai ora di chiusura e che sono rimasti chiusi nel castello. I due si addormentano e si svegliano nel 1400 ai tempi di Carlo IV di Lussemburgo. Vengono arrestati e iniziano una serie di avventure che terminano… con l’ovvio risveglio. Era tutto un sogno! Un anno dopo i due festeggiano felicemente la nascita di un figlio al castello.

Il film prende spunto da una commedia teatrale di Jaroslav Vrchlický ma sul grande schermo non sembra avere particolare mordente. Per quanto il castello di Karlštejn possa essere suggestivo, la trama è banale e scontata e i personaggi veramente troppo caricaturali. Mai per un attimo lo spettatore ha il dubbio che non si tratti di un sogno e che i due protagonisti siano stati trasportati indietro nel tempo. Le riprese sono inoltre molto statiche e “teatrali” nella loro composizione. Probabilmente non sono il target di questo genere di cose ma non è stato uno dei miei film preferiti del progetto.

 

– La fantastica avventura di Niky (Nikyho velebné dobrodružství) – Eugen Nicolsen (1920)

Commedia piuttosto surreale dove lo studente Niky (Eugen Nicolsen) incontra l’attrice Eva (Anny Ondráková) che gira con la sua folle compagnia la zona per fare un film. Per una serie di incomprensioni, Niky si ritrova con la veste clericale e viene scambiato per il nuovo prete che deve venire lì. La compagnia inizia dunque e girare quanto sta succedendo e la popolazione, sentendosi presa in giro, vuole vendicarsi. Niky e Eva decidono dunque di darsela a gambe…

Come sempre è molto interessante vedere la prima versione della giovane Anny Ondra che sarebbe poi diventata una star piuttosto conosciuta. A parte questo ci ritroviamo in una commedia dell’assurdo, per altro mutila, dove la parte più bella è probabilmente data dalle gif che vedete qui sotto. La prima ricorda un po’ quella classica di Fatty e Mabel che viene postata spesso a San Valentino, la seconda ha un m’ama non m’ama con successiva freccia di cupido scoccata. Anche qui niente di eccezionalmente originale, però è sempre un espediente carino per rappresentare l’innamoramento. Per il resto cosa dire? I personaggi sono molto caricaturali e, complice forse l’incompletezza, non tutti i passaggi sono chiarissimi.

 

– Il Dottore Pazzo (Šílený-lékař) – Drahoš Želenský (1920)

La giovane impiegata bancaria Maud Simpsonová (Laura Želenská) perde una busta col suo denaro. Viene trovato e riconsegnato da Fred Osborne (Drahoš Želenský) che, nonostante sia disoccupato e disperato, decide di fare quello che è giusto. Maud e Fred iniziano a frequentarsi ma le comunicazioni tra i due si interrompono dopo che lui ha risposto a un’inserzione di lavoro dell’anatomista John Smith (Karel Želenský). Preoccupata Maud si reca dalla polizia che, con l’aiuto del Detective Harry Gordon (Jaroslav Hurt), scopre che il folle dottore aveva messo su una terribile macchina da studi: attirava persone senza alcun collegamento, preferibilmente immigrati e, dopo averli storditi, li vivisezionava. Fortunatamente il detective arriva prima che sia capitato qualcosa di irreparabile al povero Fred che può così riabbracciare la sua amata Maud.

Probabilmente il più carino dei tre film che proponiamo oggi! Per quanto irrigidita e, ovviamente, surreale, questa vicenda è veramente divertente nella sua assurdità. Un medico pazzo che usa immigrati e diseredati per fare vivisezioni? Pesante! Eppure in fondo un po’ si ride perché tutto è costruito in maniera un po’ assurda. Anche qui mancano delle parti ma ad un certo punto Fred si ritrova disteso sui binari e sta per fare una brutta fine. Perché poi ce lo ritroviamo a letto dal dottore? Tra l’altro all’inizio, per come è costruita la narrazione, ero convinto che Maud lavorasse proprio dal medico e invece no…Tra l’altro finale intensissimo con il dottore pazzo che si taglia tutto per non cadere nelle mani del detective.

 

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