Afghanistan, nel cuore dell’Asia, è ferita in queste ore dal ritorno dei talebani e dell’Emirato islamico. Il dolore per una lunga guerra che ha portati morti e distruzione e di fatto è stata solo l’interludio per un ritorno al passato deve far riflettere riguardo gli interventi futuri da parte degli stati occidentali. Cosa ne sarà delle conquiste culturali e sociali fatte in questi anni? Il fatto che i talebani non abbiano sostanzialmente trovato resistenza con un esercito di Ashraf Ghani scioltosi come neve al sole mi fa sorgere il dubbio su quanto questi cambiamenti fossero in realtà sentiti e accettati dai più ma non conosco sufficientemente la situazione locale per dare giudizi certi. Torniamo allora al cinema muto e in particolare al 1928 quando una spedizione russa si spinge fino agli impervi territori afgani per fare un documentario che cerca di imprimere la vita di questi luoghi andando anche là dove “gli infedeli non erano stati precedentemente ammessi”. Continua a leggere
Archivi autore: Yann Esvan
Ermitage.tv e il cinema muto in streaming
Poco tempo fa sono stato contattato da Ermitage.tv perché hanno di recente lanciato un nuovo servizio streaming a pagamento in cui hanno messo a disposizione molti dei loro film editi in DVD più la loro sezione musicale. Chi mi segue da tanto tempo saprà bene che inizialmente mi sono spesso approvvigionato alla loro collana D-cult per poter vedere alcuni film muti. La loro offerta cinematografica arriva sostanzialmente massimo agli anni ’50 e copre quindi un buco che fino ad ora c’era nelle piattaforme di questo tipo.
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Come funziona? Continua a leggere
Sii Pronto! (Buď připraven!) – Svatopluk Innemann (1923)
In occasione dell’evento “season of classic films” il Národní filmový archiv (NFA) ha rilasciato alcuni film più o meno noti in versione restaurata e con musica originale. Oltre ai vari classici spunta anche un film piuttosto strano, ovvero Buď připraven!, che rientra per certi versi nel solito filone propagandistico che abbiamo imparato a conoscere ma usando come strumento lo scoutismo. Questo film è in effetti una sorta di docu-fiction che descrive minuziosamente la vita di alcuni scout che gravitavano nell’allora Cecoslovacchia intorno alla figura di František V. Kučera che è presente Continua a leggere
La Signora delle Camelie (Camille) – Ray C. Smallwood (1921)
Camille diretto da Ray C. Smallwood è una versione de La Signora delle Camelie di Alexandre Dumas figlio che intriga più per la rete di relazioni “stellari” intorno ad essa che per il contenuto stesso del film. Produttrice la mitica diva Alla Nazimova, che qui interpreta anche il ruolo da protagonista. Al suo fianco vuole il mitico Rodolfo Valentino che dopo 10 anni fa finalmente la sua comparsa su E Muto Fu. Alla scenografia ecco invece Natacha Rambova che sposerà di lì a breve proprio il buon Rudolph per un paio di anni. Fili che si intrecciano per dare vita a un film che possa essere il più accattivante possibile per il grande pubblico. Continua a leggere
Lo Scoiattolo (Die Bergkatze) – Ernst Lubitsch (1921)
Questa edizione del Cinema Ritrovato ha cospirato per farmi parlare di alcuni dei più grandi classici del cinema muto. Così, dopo aver dovuto scrivere de Il Carretto Fantasma, di La chute de la maison Usher e di die Hintertreppe eccomi di fronte al mitico Die Bergkatze (it. Lo Scoiattolo), una delle commedie mute più amate e apprezzate dal pubblico contemporaneo con protagonista una spettacolare Pola Negri. Sapete che non amo le commedie, ma seguendomi saprete anche che il mitico Lubitsch fa eccezione grazie alla sua capacità di confezionare dei film molto raffinati e curati a partire dalle immagini fino alle situazioni comiche. Continua a leggere
I Figli di Nessuno – Ubaldo Maria Del Colle (1921)
Faccio una fatica enorme a scrivere de I Figli di Nessuno di Ubaldo Maria Del Colle perché rappresenta per me è stata una delle più grandi delusioni del festival complice una prima parte piuttosto interessante ma seguita da una seconda tra le più schifosamente melense che abbia mai visto. In realtà la serie era originariamente divisa in tre parti che, in occasione del primo restauro, venne accorpata in due. Il nome prende origine dai trovatelli che si ritrovano a lavorare e dormire all’interno delle cave di marco di Carrara dove la vicenda prende le mosse. Continua a leggere
Arsen Georgiashvili (Arsen Dżordżiaszwili – არსენა ჯორჯიაშვილი) – Ivan Perestiani (1921)
Il Cinema Ritrovato è sempre l’occasione per vedere pellicole meno note che, per diversi motivi, hanno ricevuto trattamenti particolari e addirittura un restauro. In questo cornice si inserisce Arsen Georgiashvili che rappresenta una delle prime produzioni della cinematografia dell’odierna Georgia, paese che ha saputo comunque regalare alcuni spunti sperimentali e non di tutto rispetto. Lo abbiamo visto spesso come le produzioni delle zone periferiche abbiano la generale tendenza ad esaltare eroi locali o l’acquisizione dell’indipendenza. In questo caso ci ritroviamo a seguire la storia che ha portato il lavoratore del deposito ferroviario Arsen Georgiashvili (Michail Čiaureli), di dichiarata fede socialista, contro Grjaznov (Nikolaj Jachmenev), generale zarista a capo di stato maggiore del distretto militare caucasico. L’idea generale del film è quella di soffermarsi sugli ideali e sui cari che sono intorno ad Arsen, ovvero l’amata Nino (Alisa Kikodze), la madre (Elisabed Cherkezishvili) e la sorella (Nino Dolidze). Continua a leggere
L’Arlésienne – André Antoine (1922)
Il Cinema Ritrovato ci sta portando a riscoprire, anno dopo anno, alcuni splendidi lavori restaurati di André Antoine grazie al contributo della Fondation Jérôme Seydoux-Pathé e della Cinémathèque française a cui, per questo film in particolare, si è unito anche il CNC. Riscoprire il cinema di Antoine vuol dire vedere una parte di cinema francese che generalmente non viene considerato dando maggiore spazio ai lavori sperimentali che anche in queste pagine abbiamo più volte analizzato. André Antoine era però un autore amato e apprezzato da pubblico e critica e questo non deve essere dimenticato se si vuole avere un quadro completo della storia del cinema francese. L’Arlesienne è Continua a leggere
Sessue Hayakawa tra Black Roses e The Swamp
Grazie alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone del 2020 ho iniziato a conoscere e seguire i film con protagonista il mitico Sessue Hayakawa attore nato in Giappone ma che deve la sua fama a Hollywood e, nonostante la lunga carriera anche nel sonoro, al cinema muto. Come in un filo diretto durante il Cinema Ritrovato 2021 ecco presentati due film, di cui uno frammentario, proveniente entrambi dal Gosfil’mofond ed entrambi diretti da Colin Campbell nel 1921 come Where Lights Are Low. Durante la presentazione di Tamara Shvediuk è emerso che l’attore era molto popolare in Russia anche se i suoi film, complice l’antiamericanismo imperante, avevano una critica generalmente negativa. Questo era un trattamento riservato a tutta la produzione d’oltreoceano ma l’attore era invece sempre decantato come “Impeccabile”, “Grande artista, talento perfetto” o come “Il più grande attore tragico della nostra epoca”. Continua a leggere
Rapacità (Greed) – Erich von Stroheim (1924)
Son passati 10 lunghi anni da quando in un pub romano un amico di amici, conosciuta la mia passione per il cinema anni ’30 e ’40, mi chiedeva se avessi mai visto dei film muti. Facendo rapidamente mente locale mi ero reso conto che effettivamente, a parte i grandi classici come Nosferatu, Metropolis e pochi altri, non è che ne avessi visti molti. Con gli occhi che gli brillavano mi raccontò allora la storia di un regista e di un film maledetto che doveva durare inizialmente 10 ore per poi essere tagliato e ritagliato fino ad arrivare a poco più di un’ora e mezza. Nonostante questo, mi assicurava, quello che era rimasto era un capolavoro e dovevo assolutamente vederlo. Lo ammetto, sono sempre stato attratto dai personaggi e dalle storie di questo tipo. Uno dei miei cantanti preferiti è Continua a leggere