Prosegue la serie di riproposizioni degli articoli scritti da me e da altri collaboratori per Cinefilia ritrovata. Gli appuntamenti più importanti hanno riguardo la prima italiana della versione restaurata di Varieté (1925), con uno splendido Jennings, la proiezione del purtroppo mutilo The Arab (1924). In questa “puntata” del reblogging abbiamo molto Leo McCarey, spesso legato a Stanlio e Ollio, nonché un riepilogo sulla sezione dedicata a Samama Chikly. Non manca un articolo dedicato ad A Tolonc (1914), che come ho avuto già modo di dire, è forse il film che più mi ha sorpreso fino ad adesso. Infine un articolo sull’emigrazione, oggetto di tre proiezioni tra martedì 30 Giugno e mercoledì 1 Luglio. Gli articoli sono a cura di Yann Esvan, Laura Pascu, Beatrice Caruso, Carolina Caterina Amabile. Buona lettura!
– Sguardi inediti su “Assunta Spina”
Passione, amore, rivincita, paesaggi e personaggi frenetici della Napoli del 1915. Questo rappresenta il quadro in cui ci introduce il memorabile capolavoro del cinema muto italiano Assunta Spina. Il pubblico presente nella Piazzetta Pasolini ha avuto il privilegio di ritrovarsi nella stessa atmosfera dell’epoca, grazie alla leggendaria lanterna a carbone. Il rumore splendido della pellicola d’altri tempi ci ha accompagnati nel dramma del regista Gustavo Serena che collaborò con la stessa protagonista del film, Francesca Bertini…
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– Muto esotico: “The Arab” di Rex Ingram
La sezione dedicata ad Albert Samama Chikly, pioniere del cinema tunisino, si arricchisce grazie alla proiezione di The Arab (1924) di Rex Ingram. Tutto parte da un fotogramma tratto dal libro di Guillemette Mansour in cui Ramón Novarro, vestito da sceicco, appare accanto ad Haydée Chikly, figlia del cineasta. La giovane non appare nel cast dell’opera, quindi doveva avere un ruolo marginale. Pur essendo ambientato in Siria, il film è girato in Tunisia, ecco quindi spiegata la presenza di Albert Samama Chickly all’interno della produzione e quindi poi della figlia come comparsa…
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– Trapezio d’amore: “Varieté” di Dupont
Dopo il successo dello scorso anno del restauro di Das Cabinet des Dr. Caligari, a cura del Friedrich Wilhelm Murnau Foundation (FWMF) e dall’Immagine Ritrovata, insignito del premio come miglior restauro dell’anno, il Cinema Ritrovato 2015 propone Varieté (1925) di Ewald André Dupont e con Emil Jannings nel ruolo di attore protagonista. Questo classico del cinema tedesco, ha ripreso vita grazie alla collaborazione tra il FWMF e il Filmarchiv Austria di Vienna che hanno operato il restauro digitale in 2K a partire da una copia nitrato di durata ridotta per il mercato americano conservata dalla Library of Congress. Le didascalie tedesche e le scene mancanti derivano da una copia nitrato del Filmarchiv Austria…
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– Kertész prima di Curtiz: A Tolonc
A Tolonc (1914) è arrivato al Cinema Ritrovato per puro caso. È un caso che la copia nitrato con didascalie in inglese, si sia salvata dopo essersi rovinata a seguito delle molte ristampe difettose dell’epoca. È un caso che questa pellicola sia finita in uno scantinato dell’Hungarian House ed è un caso che la pellicola, in cui era entrata l’acqua, sia stata tempestivamente fatta asciugare. Ci sono tutti i presupposti per farci un documentario, che difatti pare sia stato girato da chi se ne è occupato…
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– Albert Samama Chikly, pioniere tunisino
Il Cinema Ritrovato 2015 ha dedicato un’ampia sezione del suo programma ad Albert Samama Chikly, pioniere del cinema Tunisino, nonché appassionato fotografo. L’attenzione si è così spostata su più fronti: da un lato è stata organizzata una mostra fotografica in Sala Borsa, dove resterà fino al 21 Agosto, dall’altro sono stati proposti in Sala Mastroiani alcuni dei suoi lavori ritrovati…
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– “La princesse aux clowns”… a carbone
La seconda e ultima serata dedicata alle proiezioni con lanterna a carbone ha visto protagonisti i Velle, oggetto di una lunga retrospettiva nel corso di questa edizione del Cinema Ritrovato. La serata è stata caratterizzata da una splendida luna piena, un cielo limpido e stellato illuminato a tratti da piccole lanterne cinesi. Il film presentato è stato La princesse aux clowns di André Hugon con Maurice Velle alla fotografia e Mary Murillo come sceneggiatrice. I due si incontrarono proprio per le riprese di questo film, finendo poi per innamorarsi. La loro unione darà vita a una lunga e fruttuosa collaborazione anche in campo lavorativo…
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– Chaplin e Léger: strani incontri
Bombetta, baffi, bastone. Non serve aggiungere altro per evocare in chiunque l’immagine di Charlot, alias Charlie Chaplin. Nell’incontro Dossier le mystère Léger, Adriano Baccilieri e Cecilia Cenciarelli hanno presentato oltre 40 tavole provenienti da una storica collezione, ora in parte smembrata, formatasi a Parigi tra il 1910 e 1940 ad opera dell’italiano Carlo Alberto Favaretto, docente di economia alla Sorbona e amico di molti artisti e intellettuali dell’epoca. Con l’avanzata nazista il professore tornò in Italia, rimpatriando anche le numerose opere collezionate…
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– I grandi affari di Stanlio e Ollio
La coppia comica per eccellenza, Stan Laurel (Stanlio) e Oliver Hardy (Ollio), è stata celebrata sul grande schermo di Piazza Maggiore. Il pubblico ha accolto con molto entusiasmo le tre comiche della serata: You’re Darn Tootin (Musica classica) diretto da Edgar W. Kennedy, Big Business (Grandi affari), diretto da James W. Horne e Liberty (Libertà) per la regia di Leo McCarey, ultimi due capolavori supervisionati dallo stesso McCarey che contribuì enormemente alla carriera dei due comici…
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– Sguardi inediti su Leo McCarey
Anche quest’anno abbiamo chiesto ad alcuni giovanissimi cinefili di raccontare la loro esperienza di fronte ai film del Cinema Ritrovato. Eccone un esempio: “Seduta nella sala ghermita di gente devo ammettere che ero leggermente preoccupata per come avrei reagito nel vedere dei cortometraggi di quasi cento anni fa. Trovarsi di fronte a pellicole viste e apprezzate soprattutto da professionisti o comunque conoscitori può spaventare, se poi sono opera di persone così importanti e basilari per la storia del cinema la paura, di non riuscire a capirne l’importanza, diventa terrore…
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– Stereotipi di migrazione italiana nel cinema muto
La sezione “Cento anni fa” del Cinema Ritrovato ha dato uno spazio all’emigrazione con una serie di film molto interessanti. Nel primo appuntamento è stato proiettato The Italian (1915) di Reginald Barker, film drammatico americano. Come è immaginabile già nel ’15 ritroviamo tutta la macchiettistica sul popolo italiano dalle gondole ad accenni alla malavita organizzata. Il protagonista deve inoltre scontrarsi con i pregiudizi e l’intolleranza nei confronti degli immigrati…
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– Lezione di cinema: nuovi archivi, nuovi musei
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– Lezioni di cinema: il “restauro comparato”
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