Dal Cinema Ritrovato: Cinefilia Ritrovata e il Cinema Muto parte 2

naples-800x562Seconda puntata con gli articoli muti di Cinefilia Ritrovata. Il secondo appuntamento  ci porta a Napoli e in generale ad un’analisi piena di sfaccettature delle donne: da registe a protagoniste. Gli articoli sono a cura di Yann Esvan, Alessia Carcaterra, Alessandro Guatti, Stefano Careddu, Greta Gorzoni, Dario Ricci e Francesca Divella. Buona lettura!

– La donna con la kinamo: Ella Bergmann-Michel al Cinema Ritrovato 2018

“Dort…dort wohnen alte Leute”, laggiù vivono gli anziani. L’occhio attento di Ella Bergmann-Michel, artista costruttivista con una breve parentesi registica dal 1931 al 1933, offre in Wo wohnen alte Leute (1931) la panoramica di un residence per anziani tirato a lucido, pulito, luminoso e dotato di ogni comfort. In tredici minuti Bergmann-Michel con soli cinepresa e cavalletto elogia le funzionalità e la semplicità delle componenti architettoniche dell’edificio…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

– “Christian Wahnschaffe” di Urban Gad al Cinema Ritrovato 2018

Christian Wahnschaffe (1920-21) è un film monumentale diviso in due parti che sviscera senza pietà i lati peggiori dell’animo umano. Christian è un uomo ricco, estremamente sensibile e attento ai bisogni dei più poveri: ma sarà sempre un ricco! Crede di poter risolvere i problemi dei più deboli attraverso il denaro, ma questo non servirà realmente ad aiutare. Realizzato questo deciderà di privarsi di tutti i suoi averi per vivere da povero, ma scoprirà a proprie spese che i beni che ha distribuito hanno corrotto gli animi anche dei più puri…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

– Quattro film di Segundo De Chomón al Cinema Ritrovato 2018

Il 1906 è un anno fertile per la carriera di Segundo De Chomón, il primo e più grande pioniere degli effetti speciali nella storia del cinema: si stabilisce per quattro anni a Parigi presso la Pathé Frères, dove inventa il sistema di colorazione Pathécolor, sperimenta le prime dissolvenze, i trucchi di sparizione e mette a punto il “giro di manovella” per conferire agli oggetti l’illusione di movimento…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

– Le musiche originali di “Entr’acte” e “Rosita”

Il Cinema Ritrovato è piacere della riscoperta filmica, della visione del film in pellicola, del restauro colorimetrico. È anche riscoperta dell’esperienza cinematografica tout-court, di cui l’elemento musicale è parte fondamentale. La serata in Piazza Maggiore che ha visto protagonisti Rosita ed Entr’acte ne è un fulgido esempio, non soltanto perché i suddetti film sono stati fruiti nelle versioni restaurate, ma perché l’accompagnamento musicale dal vivo ha restituito agli spettatori anche la “colonna sonora” originale delle due opere…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

– “Rosita” di Ernst Lubitsch al Cinema Ritrovato 2018

NIl primo film americano di Lubitsch nacque dall’incontro con la grande diva del cinema muto Mary Pickford, che volle fortemente lavorare con l’autore viennese. Lubitsch veniva da diversi film in costume, così la Pickford gli fece una proposta iniziale che il regista rifiutò fermamente. La controproposta fu quella di interpretare Margherita in una versione del Faust, ma il parere negativo della madre, che non accettò di vedere la figlia impersonare un ruolo del genere, dirottò tutti verso Rosita, adattato dalla commedia Don César de Bazan di Adolphe D’Ennery Philippe François Pinel…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

– “Naples au baiser de feu” al Cinema Ritrovato 2018

Sole cocente, cicale, onde marine e sospiri rubati. Questa è l’esperienza uditiva che si prova guardando Naples au baiser de feu (1925) film francese, girato a Napoli da Serge Nadejdine. Didascalie francesi, ‘core napoletano e regia russa sono un connubio riuscitissimo. Nadejdine evidentemente si era innamorato del panorama partenopeo, tanto da ambientare la maggior parte delle scene en plein air, accarezzato dal vento marino mentre riprendeva Antonio Arcella (un Georges Charlia pieno di pathos) suonare il violino. Non solo il mare, ma anche i vicoli di Napoli attirarono la sua attenzione…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

– “Rosita” e il Lubitsch touch

Sotto le stelle in piazza Maggiore è stata una serata all’insegna del muto, ma piena di musica. Protagonista dell’evento è stata Rosita, nella versione recentemente restaurata dal MoMa.

Questo film, che rappresenta la prima pellicola hollywoodiana del regista europeo Ernst Lubitsch, è il prodotto di un grande compromesso. Mary Pickford, all’epoca star di fama internazionale, fu la commissionatrice dell’opera. Inizialmente cercò di far dirigere…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

– Nuovi restauri kinemacolor al Cinema Ritrovato 2018

Niente di meglio di un buon caffè dopo un pasto abbondante. Anzi, spesso quel caffè è più piacevole del pasto stesso. Qualcosa di simile è capitato al cinema Lumière. Un piccolo appuntamento che era facile non notare, un ago nel pagliaio in mezzo a film di Bergman o Leone. Una proiezione di tre film: Varieties of Sweet Peas, A Day at Henley e un terzo senza neppure un nome, detto Donna con garofani rossi e rosa. Probabilmente questi titoli non suoneranno familiari a nessuno, ma, dopotutto, se si trovano nel programma del Cinema Ritrovato un motivo c’è…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

– “Lights of Old Broadway” di Monta Bell al Cinema Ritrovato 2018

Una commedia fresca e brillante quella interpretata da Marion Davies nel doppio ruolo delle gemelle separate alla nascita Fely O’ Tandy e Anne De Rhonde, entrambe adottate da due famiglie di New York che non potre”bbero essere più diverse: gli O’ Tandy, poveri in canna, vivono in una baraccopoli irlandese nella periferia della città, i De Rhonde, ricchi e aristocratici, sono e i proprietari della fornitura di gas nel quartiere di Broadway e i possidenti della baraccopoli di cui desiderano disfarsi al più presto…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

– “E’ Piccerella” di Elvira Notari al Cinema Ritrovato 2018

Napoli è lo sfondo di amori tormentati, inganni e drammi. Napoli è teatro di processioni, feste patronali, è il cuore e il calore di una madre che farebbe di tutto per il proprio figlio, perso per sempre nelle spire di un amore malato e non corrisposto. Napoli è la città adottiva di Elvira Notari, prima regista donna italiana, e dei suoi film, per la maggior parte andati perduti e un giorno, sperabilmente, ritrovati.

E’ Piccerella (1922) è un dramma passionale in cui non esiste lieto fine per nessuno, tutto per l’instancabile bisogno di libertà di Margaretella, ragazzina bisognosa di attenzioni materiali e amore carnale…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

– “Vedi Napule e po’ mori” al Cinema Ritrovato 2018

Dopo la Napoli ferina di È piccerella di Elvira Notari (1922) facciamo un salto in una nuova città, quella solare come facciata del regime, con Vedi Napule e po’ mori diretto da Eugenio Perego (1924). All’insolenza ostentata della mala femmina Margaretella si contrappone qui l’eterno e dolce sorriso de ‘a Pupatella; l’immoralità di un amore corrotto è sostituita da un amore dolce e sincero…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

– In principio fu la canzone: i film di Elvira Notari con la lanterna a carbone

Elvira Notari (1875- 1946), una delle prime e più prolifiche registe e produttrici italiane, con la sua Dora Film, ha avuto il particolare merito di rappresentare al meglio la produzione locale napoletana fin oltreoceano, esportando negli anni Venti una gran quantità dei suoi film per il pubblico degli emigrati del sud Italia in America. Di oltre 60 film però, i titoli sopravvissuti sono pochissimi e tutti o quasi conservati dal CSC – Cineteca Nazionale di Roma. La proiezione di ieri sera…

prosegue su Cinefilia ritrovata

<

 

Rispondi