L’Ultima Attrazione (Последний аттракцион) – Ol’ga Preobraženskaja, Ivan Pravov (1929)

Con il Cinema Ritrovato 2013 molti spettatori hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con la produzione di Ol’ga Preobraženskaja e Ivan Pravov, registi che hanno saputo regalare tantissime emozioni con la loro produzione ormai quasi dimenticata. Il film che forse mi è piaciuto di più è proprio L’ultima Attrazione, film del 1929 che ci immerge nel clima pre-rivoluzionario di scontri tra socialisti e cosacchi zaristi. La storia di questo film si ispira ad un racconto di Marietta Šaginjan, scrittrice russa che dopo gli esordi poetici si dedicò con successo alla narrativa. Ma lo sceneggiatore Viktor Šklovskij prese ispirazione anche dal romanzo Čapaev di Dmitrij Andreevič Furmanov. Il soggetto ripercorre il periodo precedente alla rivoluzione da un punto di vista insolito, quello di una compagnia itinerante di circensi.

Il circo itinerante capitanato dal pagliaccio Klim (Naum Rogožin) e composto dalla moglie, la ballerina Polly (Elena Maksimova), dal forzuto Vanečka (Leonid Jurenev) e dai due acrobati Serge (A. Sašin) e Maša (Raisa Pužnaja) porta il suo spettacolo in giro per la Russia zarista. La compagnia viene però un giorno sequestrata dal rivoluzionario Kurapov (Ivan Bykov) che costringe i circensi a mettere in scena spettacoli sovversivi. Il gruppo inizialmente si presta malvolentieri agli ordini di Kurapov ma piano piano, spinto dalla su vitalità ed energia del loro sequestratore, ne rimane colpito positivamente ed inizia così a collaborare. Ben presto Maša se ne innamora provocando la gelosia di Serge che da sempre tenta di conquistarla. Nonostante questo il baraccone riesce a girare i paesi diffondendo la propaganda socialista. Non passa molto tempo che il circo viene sequestrato dai cosacchi bianchi e Kurapov, scoperto mentre nascondeva volantini reazionari, viene arrestato e giustiziato. Serge viene accusato di aver venduto Kurapov per gelosia così, per discolparsi, fugge alla ricerca delle armate rivoluzionarie in grado di salvare i suoi amici e compagni dalle angherie dei cosacchi. L’ultima parte del film è decisamente incalzante ed emozionante: mentre il resto del gruppo mette in scena spettacoli filo-zaristi, Maša subisce le avance sempre più incalzanti del generale nemico che arriva a tentare di violentarla. Fortunatamente dopo una colluttazione il generale vien ferito a morte e la compagnia riesce a prolungare lo spettacolo fino all’arrivo dei rivoluzionari che decimano un esercito distratto dallo spettacolo e colto di sorpresa. Maša, per amor di Kurapov, decide di seguire i rivoluzionari ed offre a Serge di seguirla. La formazione originale del circo si riduce così drasticamente ma quello che traspare è un messaggio di speranza per il futuro.

Il film ebbe un grandissimo successo all’epoca e ancora adesso risulta essere molto ben costruito e caratterizzato. Gli attori offrono una eccellente prova di recitazione e la fotografia, nella sua apparente semplicità, contribuisce a rendere incisivo il racconto. Non mancano elementi di emozionanti e ad alta tensione che si protraggono per tutto l’arco del film. Davvero interessante poi l’idea di mettere sul grande schermo la storia della rivoluzione vista dal punto di vista di alcuni circensi utilizzati per scopo propagandistico da un uomo capace di pensare fuori dagli schemi e di utilizzare qualsiasi mezzo a propria disposizione. Visti tutti questi presupposti stupisce l’assenza di notizie su libri e web di lingua non russa. L’Ultima Attrazione è un film che andrebbe riscoperto e apprezzato e non posso che ringraziare il Cinema Ritrovato per avermelo fato scoprire. Speriamo che il film venga presto editato in DVD o Bluray e diventi finalmente accessibile a tutti.

Approfondimenti: rimando alla scheda della Cineteca di Bologna riguardante il film.

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