Esattamente un anno e mezzo fa pubblicavo il mio primo post su questo spazio dedicato al cinema muto. All’epoca si chiamava ancora “senza voce” e mi ostinavo a voler descrivere i film in ogni più piccolo dettaglio. Il primissimo articolo era dedicato a “l’Uomo che Ride“, che aveva ispirato sia il titolo provvisorio del blog che il mio attuale nickname: mutosorriso. Voleva essere un omaggio a Gwynplaine e al suo triste e silenzioso sorriso, che mi aveva colpito profondamente. Ieri, con l’ultimo capitolo della trilogia di The Rat, ho raggiunto quota 65 recensioni e più di 12.000 visite. Non avrei mai pensato di raggiungere traguardi di questo tipo. Ma la cosa più bella, e l’ho ripetuto più volte, è stata quella di poter conoscere tante persone nuove e trovare nuove ed entusiasmanti collaborazioni.
L’ultima di queste è appena partita grazie a Gianni e Federica, fondatori del blog Uomini e lighthouse. Tutto è partito da un film muto a cui tengo particolarmente e di cui avevo parlato nel Febbraio dello scorso anno. Si tratta di Finis Terrae, di Epstein, affresco della Bretagna dell’inizio del secolo scorso. Proprio da lì è nato uno scambio di mail più o meno lunghe che è culminato con un progetto, partito proprio ieri, che mi ha subito emozionato. Cercherò infatti di parlare dei film, non solo muti, che parlano dei fari. L’idea di partenza era quella di limitarsi alla Bretagna, ma visto il mio amore per l’Irlanda (e grazie forse anche alla mia conoscenza dei film irlandesi), abbiamo deciso di estendere la nostra area di interesse. Gli articoli cercheranno di incentrarsi più sui fari che non sulla storia del film, per questo non escludo di tornare a parlare di Finis Terrae e di un altro film che mi piace particolarmente, l’Homme du Large di Marcel l’Herbier. Siamo partiti con un film del 2004, l’Équipier di Philippe Lioret, ambientato nell’isola di Ouessant.
Spero mi seguirete anche in questa nuova avventura che non metterà, assolutamente, in disparte il progetto “E Muto Fu” che continuo a portare avanti con il massimo entusiamo.
Per finire volevo segnalare l’apertura di tre pagine diverse per gli indici (divisi in ordine alfabetico, per regista e per attore), prima raggruppati in un’unica pagina.
Grazie a tutti voi lettori che avete permesso a questo spazio di tagliare questo storico traguardo.
Yann
Su mio blog ‘Gardien de phares’, ho scritto un biglietto (in francese) su Jean Epstein dopo aver letto il libro di Vincent Guigueno, storico ‘chargé de recherches’ au Ministère de l’Écologie et de l’énergie, du développement durable et de la mer, commissario della mostra “Phares” al Museo della Marina di Parigi e autore di diversi articolo e libri sui fari
http://www.pharadise.com/blog/?p=855
grazie per la segnalazione.
Penso comprerò presto il libro.
Ci sono tanti film di Epstein che vorrei vedere ma non riesco a trovare come:
“Mor vran”, “La Bretagne” e “Les Feux de la mer”.
Molto bello poi quel video tratto da “Gardiens de phare” di Grémillon.
Non lo conoscevo!