Pêcheur d’Islande – Jacques de Baroncelli (1924)

cofAl Cinema Ritrovato è stato proiettato uno dei miei film preferiti, Finis terrae, ambientato in una delle mie terre di origine. Ovviamente su queste pagine già avevo parlato del film, ma oggi abbiamo occasione di tornare finalmente nelle terre di Bretagna con Pêcheur d’Islande, un film di cui purtroppo ci è rimasto solo qualche minuto ma che lascia comunque trasparire gli splendidi paesaggi locali in tutto il loro splendore. La storia prende origine dal romanzo omonimo di Pierre Loti (1886) che già aveva avuto una prima trasposizione nel 1915 con regia di Henri Pouctal, versione cinematografica purtroppo perduta. Il successo della storia porterà a nuove versioni con l’avvento del sonoro prima al cinema (1933 e 1959) e poi in televisione con un telefilm del 1996.

Le vicende ruotano tutte intorno alla storia d’amore tra Yann Gaos (Charles Vanel), marinaio che ogni anno parte per la pesca grande in Islanda, e Gaud Mével (Sandra Milovanoff), figlia di un bretone arricchitosi a Parigi e poi tornato in patria. Continua a leggere

Gardiens de phare – Jean Grémillon (1929)

A partire da un post di Dominique Daniel del sito “Gardien de phares” ho avuto modo di scoprire un film muto di cui non avevo ancora sentito parlare. Si tratta di Gardiens de phare (Guardiani del faro), di Jean Grémillon, regista della bassa Normandia, che si avvicinò all’avanguardia francese partendo dall’ambiente musicale, per poi passare a quello cinematografico. Alla sceneggiatura c’era addirittura Jacques Feyder che si era ispirato all’opera teatrale omonima di Paul Cloquemin e Paul Autier (1905). La trama, non molto originale, ricorda per altro da vicino Finis Terrae sebbene non ne condivida il lieto fine. Il film venne iniziato nel 1928, ma Gilbert Dalleu, l’attore inizialmente scritturato per la parte del padre, fu vittima di un incidente automobilistico che lo costrinse a dare forfait. Quando, circa un anno dopo, si riprese a girare venne scelto Continua a leggere

I Fari e il Cinema

Finis Terrae – Jean Epstein (1929)

Esattamente un anno e mezzo fa pubblicavo il mio primo post su questo spazio dedicato al cinema muto. All’epoca si chiamava ancora “senza voce” e mi ostinavo a voler descrivere i film in ogni più piccolo dettaglio. Il primissimo articolo era dedicato a “l’Uomo che Ride“, che aveva ispirato sia il titolo provvisorio del blog che il mio attuale nickname: mutosorriso. Voleva essere un omaggio a Gwynplaine e al suo triste e silenzioso sorriso, che mi aveva colpito profondamente. Ieri, con l’ultimo capitolo della trilogia di The Rat, ho raggiunto quota 65 recensioni e più di 12.000 visite. Non avrei mai pensato di raggiungere traguardi di questo tipo. Ma la cosa più bella, e l’ho ripetuto più volte, è stata quella di poter conoscere tante persone nuove e trovare nuove ed entusiasmanti collaborazioni. Continua a leggere

The Rat – Graham Cutts (1925)

Dopo Fantômas e Za-la-mort, ci occupiamo finalmente anche del grande The Rat, criminale parigino nato dalla fantasia di Constance Collier e Ivor Novello. Inizialmente creato per essere rappresentato a teatro, il ladro poco gentiluomo The Rat, venne portato anche sul grande schermo sotto la direzione di Graham Cutts e con la partecipazione dello stesso Ivor Novello (nel ruolo del protagonista) e di Mae Marsh. Il film fu un vero e proprio successo tanto che vennero fatti due sequel muti e un remake sonoro.

Pierre Boucheron, criminale noto come The Rat (Ivor Novello), passa le sue giornate nel White Coffin Club dell’anziana Mère Colline (Marie Ault), dove viene amato, temuto e rispettato. Un giorno una ricca e viziata nobile, Zelie de Chaumet (Isabel Jeans), lo vede nel Continua a leggere

Finis Terrae – Jean Epstein (1929)

Anticipando capolavori del calibro di La Terra Trema del nostro Visconti o Man of Aran di Flaherty, Jean Epstein, grande maestro dell’avanguardia francese, ci presenta la dura vita dei pescatori bretoni regalandoci un affresco della loro splendida cultura. Proprio dall’amore per questa terra nasce questo film, un documentario di un popolo che fino alla seconda guerra mondiale manteneva intatta la sua autenticità.

Quattro pescatori di alghe, si recano nella deserta isola di Bannec, vicino alla più celebre Ouessant. Entrambe le isole rientrano nel dipartimento del Finistère, dal latino Finis Terrae, fine della terra, che in bretone, Penn-Ar-Bed, acquisisce il significato di fine del mondo Continua a leggere

La giustizia del mare (l’homme du large) – Marcel L’Herbier (1920)

Oggi torniamo al cinema francese con una pellicola davvero straordinaria, forse una delle migliori di Marcel l’Herbier. Mi riferisco a l’homme du large, storia molto evocativa tratta da Un drame au bord de la mer di Honoré de Balzac. La vicenda si svolge nella mia cara Bretagna, in particolare a Batz-sur-Mer, cittadina purtroppo ora relegata al dipartimento della Loire-Atlantique, le cui riprese spaziano tra le coste del Morbihan e del Finistère. In questo racconto l’elemento bretone è costantemente presente, si va dai costumi tipici, ai balli e agli strumenti tradizionali (la bombarda e il biniou, la cornamusa locale), dalla particolare religiosità allo stretto rapporto con l’elemento primo: il mare, anzi, l’oceano. La Bretagna ha sviluppato una sua particolare forma di religione, fortemente radicata nella natura: basti ricordare che molti dei santi bretoni non sono riconosciuti ufficialmente dalla chiesa. Potete scorrere una cartina della regione e subito vi renderete conto di Continua a leggere