Giulio Cesare – Giovanni Pastrone (1909)

Prosegue il gemellaggio con il podcast Lingue Vive con questo nuovo film dedicato al mondo greco e latino. Oggi parliamo del Giulio Cesare di Giovanni Pastrone (199). Sebbene sia storicamente molto poco curato e ci siano diversi problemi, questo film è molto interessante perché mostra un tentativo piuttosto precoce di Giovanni Pastrone di fare un progetto con tante comparse. Tra l’altro Pastrone è qui anche interprete di Giulio Cesare! Andiamo prima alla trama:

Cesare (Giovanni Pastrone) è tornato vittorioso dalla Gallia. Bruto (Luigi Mele) scopre che egli aspira alla tirannide e organizza una strenua opposizione. Nonostante questo Marco Antonio riesce a Continua a leggere

Der Verächter des Todes – Harry Piel (1920)

Il capitolo di oggi dedicato alla cinematografia superstite di Harry Piel è il più strano e surreale di tutta la produzione. Der Verächter des Todes (it. Il disprezzatore della morte – 1920) è un film gravemente mutilo con, a peggiorare le cose, una trama arzigogolata. Tutt’ora non è chiaro quale fosse esattamente lo svolgimento e potete immaginare la difficoltà che ci può essere.

Sembrano esserci due storie diverse che forse poi si intersecano. Da una parte un uomo Continua a leggere

La Caduta di Troia – Giovanni Pastrone, Luigi Romano BorgnettoLa Caduta di Troia (1911)

Torna la collaborazione tra il podcast Lingue Vive ed E Muto Fu con questo articolo dedicato a La Caduta di Troia di Giovanni Pastrone e Luigi Romano Borgnetto (1911). Come suggerisce il titolo il film si ispira al ciclo troiano ma è in realtà un’unione di più momenti. Parte infatti con il racconto dell’antefatto, incluso nei Cypria, per poi saltare direttamente alla caduta di Troia presente nell’Iliou persis. Tutto gira in realtà intorno al rapimento di Elena e ai personaggi che ruotano intorno ad esso: Elena, il marito Menelao e Paride.

Menelao parte per Continua a leggere

La Fée aux choux – Alice Guy-Blaché (1896)

Nell’affascinante epoca del cinema muto, emersero figure femminili di grande spicco come Alice Guy-Blaché, Lois Weber, Dorothy Arzner e Mabel Normand, le quali non solo contribuirono in modo essenziale all’industria cinematografica ma anche aprirono la strada per le generazioni future di registe. L’impatto di queste registe pioniere non si limita al loro periodo, ma continua a riverberarsi attraverso il tempo, influenzando direttamente la percezione delle donne nel settore cinematografico. La loro eredità è un testamento della forza e della determinazione delle donne nel superare le sfide, contribuendo in modo significativo alla costruzione e all’evoluzione del linguaggio cinematografico. In un contesto Continua a leggere

Ost und West o Misrech und Majrew – Sidney M. Goldin (1923)

East and West (Ost und West or Misrech und Majrew) di  Sidney M. Goldin, anche conosciuto con il titolo americano East and West, è un film muto molto particolare, ma dimenticato e ignorato nonostante la sua particolarità nella storia del cinema. Goldin è stato un regista visionario e sperimentale che in Ost und West ha trasferito parte delle sue conoscenze della commedia teatrale yiddish, di cui era stato una figura rilevante, ma inserendo le caratteristiche della slapstick più mediocre.

Il film presenta una trama che si svolge in due continenti distinti, in cui i personaggi si muovono tra Continua a leggere

Agrippina – Enrico Guazzoni (1911)

Come molti sapranno da quasi un anno accanto a E Muto Fu ho iniziato a curare un podcast chiamato Lingue Vive che si occupa di letteratura greca e latina. Non poteva mancare una collaborazione tra le due realtà alla ricerca dei film muti dedicati al mondo classico. Partiamo con Agrippina di Enrico Guazzoni (1911) che ripercorre, in chiave romanzata, la storia che va dalla morte di Claudio alla morte di Agrippina, per l’appunto. Andiamo alla trama e poi alle considerazioni:

Dopo morte di Claudio, Agrippina mette il figlio Nerone al governo. Lui si Continua a leggere

Una colpa ereditaria (Erblich belastet?) – Harry Peil (1913)

Il mese scorso abbiamo iniziato il nostro progetto dedicato al mitico Harry Piel, uno dei registi più amati della Germania imperiale incredibilmente, o forse giustamente dimenticato. Sì perché i suoi film muti superstiti sono così brutti e assurdi agli occhi di noi spettatori moderni da essere assolutamente stupefacente l’idea che possano essere stati apprezzati. Con Erblich belastet? (it. una colpa ereditaria – 1913) inizia la nostra caduta nell’abisso.

La vicenda è ambientata in America e racconta del povero giornalista Ferry Hudson (Ludwig Trautmann), che vorrebbe sposare Ellen (Erna Nitter), la figlia del direttore Continua a leggere

La Divine Croisière – Julien Duvivier (1929)

Con La Divine Croisière (1929) facciamo un doppio ritorno. Da una parte torna infatti Julien Duvivier, regista eclettico capace di regalarci già tanti film interessanti, dall’altra c’è il ritorno della mia amata Bretagna. Piccola premessa: nel film non è mai specificato che si tratta di Bretagna, il film è però girato in parte lì e i riferimenti, tra cui quelli del vestiario delle donne, è assolutamente quello. Cosa poteva esserci in un film ambientato in quelle terre? Due elementi: l’oceano e la religiosità.

L’armatore Claude Ferjac (Henry Krauss) si è arricchito quasi per caso e ora ha preso sostanzialmente possesso del Continua a leggere

Conrad in Quest of His Youth – William C. deMille (1920)

Con Conrad in Quest of His Youth di William C. deMille (1920) si conclude questa edizione 2023 delle Giornate del Cinema muto online. William C. deMille, fratello del più noto Cecille, non è un ospite sconosciuto alle Giornate e lo ricordo piacevolmente per Miss Lulu Bett (1921), una sorta di Cenerentola che fatica a trovare la felicità. Qui abbiamo un film il cui punto di vista è totalmente maschile anche se abbiamo una sceneggiatrice, Olga Printzlau, che basò il suo racconto sul romanzo Quest of His Youth di Leonard Merrick (1903).

La vicenda narra sostanzialmente di una crisi di mezza età. Tornato dalla Continua a leggere

La Strada (Die Straße) – Karl Grune (1923)

A volte è strano come film famosi, pietre miliari della cinematografia possano essere rimandati per anni e anni per essere visti. In questi dodici anni di E Muto Fu sicuramente ci sono tantissimi film celebri importanti che non ho visto o non ho recensito, ma Die Straße di Karl Grune è uno dei casi più particolari perché, per certi versi, rientra più nelle mie corde. Il film è considerato da Siegfried Kracauer come uno dei punti di partenza del filone filmico dedicato alla strada. Grune per altro porta avanti il film facendosi portavoce dell’idea Continua a leggere