Roméo Bosetti, il re del burlesque

Bosetti2Roméo Bosetti è stato importante per il cinema comico quanto è stato inafferrabile dalla storia del cinema. Jean Mitry diceva di lui che era sostanzialmente il creatore del genere slapstick e burlesco, ancora prima che Jean Durand e Mack Sennett potessero anche solo pensarlo. Per anni (1906-1914) è stato sempre in grado di macinare un film dietro l’altro ottenendo grande successo, e poi? Scomparso per sempre. Langlois tentò di trovarlo e portarlo davanti alla sua celebre commissione delle ricerche storiche della Cinématèque Française ma senza successo. I suoi film? Per la maggior parte perduti… Continua a leggere

Bébé e Bout-de-Zan: i baby comici di Feuillade

bébé_bout-de-zanTra le comiche di maggior successo nei primi anni ’10, capaci anche di insidiare il successo di Max Linder, troviamo quelle dei baby attori dirette da Louis Feuillade in casa Gaumont. Il primo in ordine cronologico è un figlio d’arte, Clement Mary detto René Dary, figlio del “comique idiotAbélard Mary, che si esibiva nei café-concert parigini. Debutta nel 1909 con Mange ta soupe all’età di 4 anni e, visto il successo, viene trasformato da Feuillade nel bambino pestifero della serie Bébé. Insieme gireranno un’ottantina di titoli tra il 1909 e il 1913. Andando ad analizzare i titoli dei diversi corti, la maggioranza perduti o di difficile reperibilità, emerge un quadro molto interessante Continua a leggere

I Vampiri, episodio 3: Il Crittogramma rosso – Louis Feuillade (1915)

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Come in ogni serie che si rispetti, c’é sempre quell’ episodio che colpisce più di tutti, che lascia un segno indelebile e indimenticabile. Il Crittogramma rosso, non ho dubbi, é l’episodio più memorabile del serial di Feuillade I Vampiri ed é merito di un personaggio, se la serie si fa sempre più avvincente e oscura: Irma Vep (l’immensa Musidora), il cuore pulsante e chiave delle malefatte della banda criminale. Guérande, il giornalista-ispettore coinvolto nell’intricato gioco del mordi-fuggi tra bene e male, é diretto verso il locale notturno “Al Gatto ululante”, dopo aver seguito le indicazioni di un taccuino rosso sottratto precedentemente al Continua a leggere

I Vampiri, episodio 2: L’anello che uccide – Louis Feuillade (1915)

Les_vampiresArticolo breve ma intenso del secondo episodio del serial cinematografico I Vampiri, sia
per un bisogno di risparmio di energie in vista del Cinema Ritrovato 2018, che per una questione di lunghezza del secondo episodio La bague qui tue (L’anello che uccide), proprio per questo motivo distribuito insieme al primo episodio La Tête coupée (La testa mozzata) di cui ho parlato un mese fa. Nonostante, appunto, la durata di 13 minuti, ne La testa mozzata assistiamo a ben due omicidi da parte dei Continua a leggere

I Vampiri, episodio 1: La testa mozzata – Louis Feuillade (1915)

tvampire_1aIn questi giorni sto studiando per (provare a) dare l’esame di Storia della Serialità e in bibliografia ho un testo che tratta della serialità delle origini, vale a dire i primi rudimenti delle produzioni mute in serie, concatenate tra loro e legate da una cornice socio-politica in comune. Sto parlando di Trame spezzate. Archeologia del film seriale di Monica Dall’Asta (Recco, Le Mani, 2009), un testo illuminante e fondamentale, credo, per chi si occupa di cinema muto. Già avevo avuto modo di sfogliarlo per la mia tesi di laurea triennale Emilio Ghione regista del cinema muto italiano. Il mio amato Za la Mort è un esempio rappresentativo della prima serialità italiana, sebbene non segua una continuità narrativa lineare, ma parlerei volentieri dell’apache dal volto scavato prossimamente. I film muti in serie dei primi anni del Novecento sono vari ed Continua a leggere

Il Dottor Mabuse (Dr. Mabuse, der Spieler) – Fritz Lang (1922)

Nel 1921 vedeva la luce il romanzo Dr. Mabuse, der Spieler di Norbert Jacques e il successo fu immediato. Rapito dal personaggio, Fritz Lang decise di girarne un film che fu presentato nel 1922. Per non perdere quasi nulla di quanto narrato nel romanzo, Lang decise di dividere il film in due parti principali: 1. Il grande giocatore: un quadro dell’epoca (Der große Spieler. Ein Bild der Zeit); 2.INFERNO: un dramma di uomini della nostra epoca (INFERNO. Ein Spiel von Menschen unserer Zeit). Il film a conti fatti non è molto dissimile da un Fantômas di Louis Feuillade nell’intenzione, ma l’attenzione del film è posta altrove. Dove nel serial francese è tutto teso all’azione ed alle peripezie del protagonista/antagonista, qui l’azione è quasi inesistente. Le vicende si svolgono con lentezza e l’attenzione dello spettatore è spostata al personaggio stesso del Dottor Mabuse, interpretato da Continua a leggere

Cinema Ritrovato 2014

Dopo la splendida esperienza dello scorso anno (clicca qui) mi è stato riproposto di collaborare con la redazione di Cinefilia Ritrovata e seguire per loro il Cinema Ritrovato 2014 che si svolgerà tra il 28 Giugno e il 5 Luglio. Anche questa volta i progetti muti sono tanti e non vedo davvero l’ora di cominciare. Si parte con i 100 anni di Chaplin che avranno una loro rassegna specifica dal 25 al 28 Luglio ma che continuerà con una serie di corti del periodo Essanay. Non finisce qui, le sezioni che ci interessano sono molteplici: muti e sonori di William WellmanLe Commedie di e con Rosa Porten, documentari vari tra cui l’attesissimo (almeno per me) Sperduti nel Buio, ci si soffermerà sulla produzione di Germaine Dulac e poi, con la rassegna Cento anni fa, avremo proiezioni incredibili come Fantômas ma anche Cabiria. Tra le pellicole restaurate spiccano inoltre The Merry WidowDas Cabinet Des Dr. Caligari e Sangue Bleu, molti dei quali verranno proiettati con la lanterna a carbone presentata lo scorso anno tra lo stupore di tutti i presenti. Insomma le premesse ci sono, non resta che Continua a leggere

Cinema Ritrovato 2014 – Prime Anticipazioni Mute

Da qualche ora è uscita una prima anticipazione del programma del Cinema Ritrovato 2014 che prenderà il via il 28 Giugno per terminare il 5 Luglio 2014. Oltre a questo ci sarà un convegno dedicato ai 100 anni di Charlot che andrà dal 25 al 28 Giugno. Tra questi due eventi sono in programma circa 230 film muti. I film verranno presentati nelle seguenti sezioni: 100 anni di Charlot, documentari, 1914: il cinema cento anni fa, ritrovati e restaurati, William Wellman: tra muto e sonoro, Il Dottor Portegg, suppongo? – Le commedie di e con Rosa Porten, Werner Hochbaum: un uomo diviso, Germaine Dulac: un cinema di Continua a leggere

Cortometraggi per un Natale Muto – Parte 4

Ed eccoci all’ultimo appuntamento dedicato alle produzioni mute relative al Natale. Non potevo che terminare parlando di due cortometraggi diretti da due istituzioni del cinema muto francese: Georges Méliès e Louis Feuillade. Se Le rêve de Noël, come capita per le prime produzioni di Méliès, è davvero brevissimo e quasi onirico, il lavoro di Feuillade si rivela molto più complesso ed interessante ed è forse il cortometraggio muto dedicato propriamente al Natale più complesso e meglio strutturato.

– Le rêve de Noël – Georges Méliès (1901)

Questo brevissimo cortometraggio è articolato in diverse sezioni. Tutto inizia con dei bambini che vengono messi a letto dalla governante. Partono poi di quadri sognanti tra campane che suonano e feste esasperate. Nell’ultima parte i bambini si svegliano per ricevere i loro regali di Natale. Parte allora una danza sotto la neve dal chiaro valore simbolico.

Personalmente ho trovato il breve corto un po’ Continua a leggere

Tigris –Vincenzo Denizot (1913)

tigrisAgli inizi di E Muto Fu, avevo dedicato uno spazio al francese Fantômas (1913-1914), uno dei grandi esempi di produzione di Louis Feuillade. Questo Tigris si avvicina tantissimo a questo genere e crea uno splendido gioco delle parti con Edoardo Devesnes nella parte di tre differenti personaggi, grazie all’abile utilizzo di travestimenti. All’inizio del film, proprio come accade in Fantômas, il nostro attore si presenta nei tre differenti ruoli per poi togliersi il travestimento e rivelarsi nel suo vero aspetto. I travestimenti, così come nei Serial francesi, sono il vero punto di forza di questo film.

La terribile banda di Tigris (Edoardo Davesnes) mette a soqquadro la città. Nessuno conosce la sua vera identità, di lui è nota solamente la sua estrema abilità nei travestimenti. Per tenere a bada l’ispettore Roland (Alessandro Bernard) che si è messo sulle sue Continua a leggere