Onésime sfida Max Linder

OnésimeDopo Max Linder il massimo del successo in Francia lo raggiunse probabilmente l’Onésime di Ernest Bourbon con la dovuta precisazione che mentre Max Linder faceva commedia e satira Onésime rientra nel genere del burlesco. Ad essere precisi c’era forse in casa Gaumont qualcuno che aveva ancora più successo della maschera comica diretta da Durand ed era Bébé di Louis Feuillade (1910-1913) interpretato dal piccolo René Dary di appena 5/8 anni. Ma se quest’ultima serie era dedicata ad un pubblico forse meno maturo, il successo di Onésime è dimostrato dal fatto che dal 1912 al 1914 saranno circa 55 i film a vedere protagonista la maschera di Bourbon. Chi era Continua a leggere

L’ultimo Roméo Bosetti

Bosetti1Abbiamo lasciato il nostro Roméo Bosetti alla Pathé con le sue due maschere principali: Little Moritz e Rosalie. Ma la creatività del “Re del burlesque” non finisce certo qui. Numerose sono le maschere che creò o di cui diresse qualche episodio. Tra quest’ultime anche quella di Léontine creata da Rollini e di cui Bosetti diresse alcuni corti di cui il più celebre è Léontine garde la maison (1912). Protagonista è una ragazzina di tredici anni con il volto angelico e i boccoli d’oro ma capace, come un uragano, di portare caos e distruzione ovunque si trovi. In Léontine en vacances (it. Léontine in vacanza – 1910) la ragazza viene mandata in vacanza dagli zii e gli distrugge casa mentre nel già citato Léontine garde la maison (it. Léontine bada alla casa – 1912) la mamma lascia sola la giovane con il fratellino e il cane e nel tentativo di fare le faccende di casa la distrugge. Finita qui? Continua a leggere

La Femme rêvée e l’ultimo Durand drammatico

femme_revee_posterFinita la guerra finisce anche il divertimento per Jean Durand e i Pouittes. Durante la guerra il nostro regista, per via di un’operazione che aveva subito durante il servizio militare giovanile, non vedrà mai il fronte facendo prima servizio da guardiano di magazzini e poi inizia a girare qualche film propagandistico sul finale della guerra. Terminato il conflitto tenta di riprendere la sua carriera registica ma il suo cinema non è più quello che viene ora ricercato. Continua a leggere

Roméo Bosetti, il re del burlesque

Bosetti2Roméo Bosetti è stato importante per il cinema comico quanto è stato inafferrabile dalla storia del cinema. Jean Mitry diceva di lui che era sostanzialmente il creatore del genere slapstick e burlesco, ancora prima che Jean Durand e Mack Sennett potessero anche solo pensarlo. Per anni (1906-1914) è stato sempre in grado di macinare un film dietro l’altro ottenendo grande successo, e poi? Scomparso per sempre. Langlois tentò di trovarlo e portarlo davanti alla sua celebre commissione delle ricerche storiche della Cinématèque Française ma senza successo. I suoi film? Per la maggior parte perduti… Continua a leggere

Nick Carter vs Nick Winter: il poliziesco in Francia

Nick Winter2Jean Durand era un regista esuberante, iperattivo e pieno di idee per questo il progetto a lui dedicato diventa anche una miniera d’oro per i progetti collaterali che non erano stati minimamente pensati quando ho pensato di mettere in piedi questo progetto. Il mese scorso avete potuto seguire la storia di Durand e Hammond sulla creazione del Western in Francia ma oggi ci spostiamo agli esordi del cinema poliziesco con Nick Carter ma soprattutto la sua prima controparte comica ovvero Nick Winter. Continua a leggere

Zigoto: un detective da ridere

Zigoto et le château mystérieux (8)Non so se sono in grado di rendere a parole la sensazione di gioia e spensieratezza che ho avuto nel leggere la descrizione di cosa erano i Pouittes di Jean Durand. Dovete pensare a un contesto Gaumont estremamente rigido e strutturato con Louis Feuillade e Léon Gaumont (detto “Filo Spinato”) a controllare metodicamente sceneggiature e produzioni delle varie troupe che lavoravano lì. In questo ambiente così tetro ecco emergere un gruppo di cascatori, saltatori, acrobati, nuotatori, incassatori di ogni tipo proveniente per lo più dall’ambiente circense. Alla Gaumont funzionava che i gruppi di attori erano sostanzialmente legati al loro regista a parte alcuni prestiti ogni tanto (per dire Feuillade presterà René Navarre a Fescourt per aiutarlo ad avere successo col suo primo film) e quindi si creavano dei legami forti tra di loro. Nel gruppo di Continua a leggere

Bébé e Bout-de-Zan: i baby comici di Feuillade

bébé_bout-de-zanTra le comiche di maggior successo nei primi anni ’10, capaci anche di insidiare il successo di Max Linder, troviamo quelle dei baby attori dirette da Louis Feuillade in casa Gaumont. Il primo in ordine cronologico è un figlio d’arte, Clement Mary detto René Dary, figlio del “comique idiotAbélard Mary, che si esibiva nei café-concert parigini. Debutta nel 1909 con Mange ta soupe all’età di 4 anni e, visto il successo, viene trasformato da Feuillade nel bambino pestifero della serie Bébé. Insieme gireranno un’ottantina di titoli tra il 1909 e il 1913. Andando ad analizzare i titoli dei diversi corti, la maggioranza perduti o di difficile reperibilità, emerge un quadro molto interessante Continua a leggere

Il Calino di Jean Durand

Calino Cow-Boy (3)

Calino veut être cow-boy (1913)

Il 1911 è l’anno in cui Romeo Bosetti lascia le redini del personaggio di Calino a Jean Durand. Iniziano così a comparire ambientazioni esotiche e strambi personaggi all’interno del mondo della maschera interpretata da Clément Mégé. Si tratta di una cosa positiva o meno? Difficile dirlo, perché alla fine la caratteristica principale resta: Calino non è sostanzialmente caratterizzato e quello che contraddistingue le sue comiche sono le lunghe fughe e l’immancabile distruzione di tutto quello che tocca. Spesso il nostro protagonista cerca di interpretare un lavoro senza per riuscirci come nella migliore delle tradizioni comiche. Era prassi in quelle Gaumont ma il suo funzionamento è tale che lo ritroviamo, giusto per fare salti temporali e di media, anche nelle storie di Carl Barks dedicate a Paperino/Donald Duck. Questo è un periodo interessante dello scontro tra Gaumont, con Durand che produce 180 film nel Continua a leggere

Calino: la Gaumont sfida Max Linder

CALINO BUREAUCRATE

Calino bureaucrate (1909)

Quando André Deed nel 1908 lasciò la Pathé per andare a Torino dalla Itala Film (per poi fare ritorno due anni dopo), alla Pathé stava spopolando il mitico Max Linder. I grandi rivali della Gaumont cercavano in tutti i modi di trovare un rivale che potesse competere con il successo strabordante di Max ma non era certamente facile. Il regista che venne scelto inizialmente per provare a contrastare il dominio Pathé fu l’italo-francese Romeo Bosetti, che arrivò ad essere considerato “il re del burlesque” ed è uno dei principali precursorsi del genere slapstick (ci sarà un articolo a parte su di lui). Da una parte Bosetti produsse una serie di corti con sé stesso protagonista nella maschera di Roméo, dall’altra diede vita a Calino. Il personaggio ebbe un discreto successo anche se, a mio avviso, paga oggi una caratterizzazione un po’ troppo generica ma che all’epoca. Nonostante questo, grazie all’interpretazione di Clément Mégé Continua a leggere

Léonce: la maschera di Perret

leonce1Uno dei personaggi di spicco del cinema comico francese del periodo di poco antecedente al primo conflitto mondiale è quello di Léonce, maschera di Léonce Perret cresciuta in seno alla Gaumont. L’attore che era già conosciutissimo dal pubblico grazie anche alla sua collaborazione con Louis Feuillade ed arrivò a picchi di popolarità davvero molto alti. Oggi, però, di questo personaggio non si parla più, complice anche una cattiva opinione data dai primi grandi storici del cinema come Jean Mitry, che definiva queste commedie come ricche di “un’eclatante mediocrità” e Sadoul, che le trova “lugubri” e le associa a un tentativo maldestro di imitare John Bunny. Ma è davvero così? Continua a leggere