Una colpa ereditaria (Erblich belastet?) – Harry Peil (1913)

Il mese scorso abbiamo iniziato il nostro progetto dedicato al mitico Harry Piel, uno dei registi più amati della Germania imperiale incredibilmente, o forse giustamente dimenticato. Sì perché i suoi film muti superstiti sono così brutti e assurdi agli occhi di noi spettatori moderni da essere assolutamente stupefacente l’idea che possano essere stati apprezzati. Con Erblich belastet? (it. una colpa ereditaria – 1913) inizia la nostra caduta nell’abisso.

La vicenda è ambientata in America e racconta del povero giornalista Ferry Hudson (Ludwig Trautmann), che vorrebbe sposare Ellen (Erna Nitter), la figlia del direttore di giornale Harrington. Egli rifiuta però le nozze: Harrington rivela infatti di aver cresciuto Ferry dopo che il padre, il signor Hudson, era stato condannato a morte per omicidio. A complicare le cose Ferry viene accusato di essere complice di un furto e decide dunque di andare nel selvaggio west per redimersi. Qui per coincidenza ritrova il vero colpevole del furto e, dopo un lungo inseguimento, riesce a farsi fare una confessione che lo scagiona. Questo però non cambia il fatto di essere figlio di un assassino. Come risolvere? Si scopre che in realtà il colpevole dell’omicidio era il fratello di Harrington che, nella speranza di veder felice la nipotina Ellen, confessa le sue colpe e si suicida. Ora tutti possono vivere felici e tristemente contenti.

Anche solo scrivere la trama rivela l’assurdità del tutto, ma anche la resa è abbastanza simile a quella di Das Abenteuer eines Journalisten di cui abbiamo parlato la settimana precedente. Abbiamo i soliti inseguimenti e tuffi spericolati che sono peggiorati però dalla scelta di andare nel genere western che mal si coniuga, a mio avviso, con lo stile della vicenda. Il selvaggio West è in realtà Rüdersdorf, Märkische Heide e i laghi della Havel vicino Berlino. Non è certo il fatto di essere poco realistico il problema, ma gli inseguimenti a cavallo e le situazioni che si vengono a creare sono realizzate in maniera molto strana. La scena più particolare vede Ferry trovare il cattivo e puntargli la pistola davanti a un gruppo bello nutrito di persone. L’antagonista semplicemente gli apre la pistola impedendogli di colpire (vedi gif) e mentre tutti iniziano a vorticare confusi alla ricerca dei cavalli e non si sa bene cosa, questi può scappare con rapidità facendo perdere le tracce. Non contenti gli inseguitori non fanno altro che sparare a caso in aria mentre galoppano verso l’orizzonte. La scena più bella è però quella della fuga sul mulino (vedi gif) con la trovata di genio del fuggitivo che prima sale sulla struttura e poi si lascia calare giù dalla pala.

Il problema di Erblich belastet? visto oggi è che tutte queste problematicità e discrepanze fanno passare in secondo piano l’attenzione sull’azione e gli stunt che pur sarebbero presenti e potenzialmente spettacolari. Parliamo comunque di un film del 1912 in cui c’è un certo gusto per la profondità, l’uso di mascherine e altre tecniche interessanti. Allo stesso tempo questa sperimentazione cade a volte nel cattivo gusto o nell’eccessivo come quando, per rendere il dolore dei due amanti lontani, Piel crea una sorta di trittico con ai lati l’uomo e la donna e al centro una cavalcata nel west. Essendo poi un film del 1912 anche il ritmo è in realtà piuttosto lento e poco adatto a una situazione avventurosa tanto che durante la visione mi sono chiesto più volte quanto tempo mancasse. Pensate sia finita qui? Invece al peggio non c’è mai fine e lo scoprirete tra un mese con un nuovo film diretto da Harry Piel.

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