The Man Without Desire – Adrian Brunel (1923)

Nina_Vanna_and_Ivor_NovelloChi mi segue da qualche tempo conosce il mio interesse per Ivor Novello e i suoi film. Tra questi ce n’era uno che mi ripromettevo da tempo di vedere, questo The Man Without Desire che allo stesso tempo mi attraeva e mi respingeva. Come avrete visto il film rientrava tra quelli del progetto fantascientifico ma di fatto, terminata la visione, è più relativo al filone alchimistico/esoterico più che ad una scienza vera e propria. Il film mi ha ricordato per certi versi The Road to Yesterday ma anche Black Oxen, ma aggiunge a questi una componente davvero inusuale legata alla perdita del desiderio sessuale e, di fatto, all’impotenza.

Siamo nel 1800 e il conte veneziano Vittorio Dandolo (Ivor Novello) è innamorato della bella Leonora (Nina Vanna) che è però sposata con Continua a leggere

The Vortex – Adrian Brunel (1928)

the-vortexNel 1924 Noël Coward metteva in scena per la prima volta la storia struggente di un uomo che cadeva nel vortice della dipendenza da cocaina. Si tratta di una vicenda forte, ambientata subito dopo la Prima Guerra Mondiale e che racconta dei vizi della alta borghesia di fronte a un clima finalmente privo di preoccupazioni belliche. Visto il successo che lo spettacolo ebbe, i Gainsborough Studios comprarono i diritti e puntarono forte sul prodotto scritturando Ivor Novello nel ruolo di protagonista e mettendo Eliot Stannard, uno dei loro migliori sceneggiatori che stava lavorando anche al fianco di Hitchcock in quegli anni, a lavorare sulla trasposizione.

Nicky Lancaster (Ivor Novello) è un abile pianista e compositore che si innamora di una giovane giornalista, Bunty Mainwaring (Frances Doble). La madre di Nicky, Florence (Willette Kershaw), è una donna tutto pepe che vuole scrollarsi di dosso gli anni della guerra spendendo soldi in arredamenti alla moda per la casa, vestendosi in maniera giovanile e comprandosi la compagnia di uomini giovani e prestanti. Continua a leggere

Fragile Virtù (Easy Virtue) – Alfred Hitchcock (1927)

Con Easy Virtue, Hitchcock e Stannard riprendono il filone iniziato con Downhill estremizzandolo e portandolo all’estremo pessimistico compimento. Ancora una volta il personaggio protagonista, questa volta Isabel Jeans, che aveva avuto una parte anche nello stesso Downhill al fianco di Ivor Novello, intraprende una parabola discendente ma non sarà capace di invertirne la rotta. La sceneggiatura, curata dal solito Eliot Stannard, prendeva spunto da un’opera teatrale omonima di Noël Coward, considerato un autore ostico da portare sul grande schermo. Non per niente la campagna pubblicitaria operata sul numero di “Picturegoer” del Luglio 1927 riportava la seguente frase “Portare al cinema un’opera di Noël Coward è un’ardua impresa – Hitchcock ci è riuscito!”.

Il film si apre in un tribunale dove la giovane Larita Filton (Isabel Jeans) è accusata di adulterio. In realtà la ragazza è innocente e vittima dell’amore di un pittore (Eric Bransby Williams), poi toltosi la vita una volta colto in flagrante dal Continua a leggere

Il Declino (Downhill) – Alfred Hitchcock (1927)

Con il Downhill, Alfred Hitchcock tenta di raccontare il vero e proprio declino della vita di un giovane ragazzo altolocato, interpretato da Ivor Novello, a causa di colpe non sue. La crudele parabola discendente di un giovane che sembrava avere tutto, è sottile e ben strutturata. Nel corso di tutta la proiezione si è tentati di continuare a vedere le vicende per sapere se ci sarà un lieto fine o meno. Ancora una volta ritroviamo Eliot Stannard nella sceneggiatura, da un adattamento di un’opera teatrale scritta dallo stesso Novello (che abbiamo imparato a conoscere come sceneggiatore con la saga di The Rat) e Constance Collier.

Roddy (Ivor Novello), sembra avere tutto dalla vita: è giovane, bello, benestante ed ha appena ottenuto l’onore di capitanare la squadra di Rugby della scuola. Ma quando, assieme al suo amico Tim (Robin Irvine), meno ricco e fortunato di lui, si mette nei Continua a leggere

The Return of The Rat – Graham Cutts (1929)

The Return of The Rat è il terzo e ultimo capitolo della saga interpretata da Ivor Novello e diretta da Graham Cutts. Forte del successo della serie, infatti, la Gainsborough Pictures decise di sfidare l’arrivo del sonoro con un’ultima grande avventura muta dell’Apache parigino The Rat. Ancora una volta accanto a Novello ritroviamo Isabel Jeans e Marie Ault (icona del White Coffin Club). La trama non sembra particolarmente legata al precedente The Triumph of The Rat.

Pierre Boucheron alias The Rat (Ivor Novello), ha finalmente sposato Zélie de Chaumet (Isabel Jeans). Questa però, inguaribile conquistatrice, lo tradisce con Henri de Verrat (Bernard Nedell), con il quale ha contratto un debito di gioco. Pierre, ignaro del Continua a leggere

The Triumph of the Rat – Graham Cutts (1926)

Visto il grande successo del primo The Rat, la  Gainsborough Pictures decise di mettere subito in cantiere  un seguito della serie. Questa volta la sceneggiatura non vedeva però coinvolto Ivor Novello, ma lo stesso Graham Cutts, a cui venne nuovamente affidata la regia, in collaborazione con Reginald Fogwell. Il risultato è un film dallo stampo decisamente diverso rispetto al primo The Rat, e sotto diversi aspetti mi è apparso meno coinvolgente. Molti degli attori presenti nel primo capitolo parteciparono anche a The Triumph of The Rat, grande assente la sola Mae Marsh (ormai praticamente ritiratasi dalle scene).

Pierre Boucheron alias The Rat (Ivor Novello), ha abbandonato la vita dei bassifondi per frequentare la nobiltà parigina. Zélie de Chaumet (Isabel Jeans), anche se ancora innamorata di Pierre, vive nella Continua a leggere

The Rat – Graham Cutts (1925)

Dopo Fantômas e Za-la-mort, ci occupiamo finalmente anche del grande The Rat, criminale parigino nato dalla fantasia di Constance Collier e Ivor Novello. Inizialmente creato per essere rappresentato a teatro, il ladro poco gentiluomo The Rat, venne portato anche sul grande schermo sotto la direzione di Graham Cutts e con la partecipazione dello stesso Ivor Novello (nel ruolo del protagonista) e di Mae Marsh. Il film fu un vero e proprio successo tanto che vennero fatti due sequel muti e un remake sonoro.

Pierre Boucheron, criminale noto come The Rat (Ivor Novello), passa le sue giornate nel White Coffin Club dell’anziana Mère Colline (Marie Ault), dove viene amato, temuto e rispettato. Un giorno una ricca e viziata nobile, Zelie de Chaumet (Isabel Jeans), lo vede nel Continua a leggere

Il Pensionante (The Lodger: A Story of the London Fog) – Alfred Hitchcock (1927)

Il Pensionante è forse il mio muto di Alfred Hitchcock preferito, ma potrei rincarare la dose affermando che forse è uno dei miei Hitchcock preferiti nonché uno dei miei muti preferiti in assoluto. La prima volta mi ero imbattuto nella produzione muta di Hitchcock quasi per caso, perché mi esercitavo traducendo le didascalie dei suoi film dall’inglese all’italiano per poi condividerli. Non so sinceramente che fine abbiano fatto tutti i file di testo che avevo preparato e neanche l’effettiva qualità della traduzione, ma certamente tra tutti i film del “maestro del brivido” prodotti in questi anni The Lodger era quello che più mi aveva colpito.  Del resto, almeno sentendo Truffaut, Hitchcock considerava questo il suo primo vero film. Quando ho scoperto che sarebbe stata prodotta una nuova edizione in Bluray non ho potuto resistere e dopo tanto tempo ho potuto finalmente rivedere questo capolavoro in una vesta completamente rinnovata. Continua a leggere