The Power God – Ben Wilson, Francis Ford (1925)

The Power God è un serial che si inserisce all’interno del filone giallo-avventuroso ma su uno sfondo fantascientifico. La storia, scritta da Harry Haven e Rex Taylor, è incentrata sul tentativo di alcuni malviventi di rubare un congegno capace di generare energia atomica infinita da una semplice cassetta, rendendo di fatto inutili le produzioni energetiche tradizionali. Anche The Power God, così come The Master Myster, è ricco di scene avventurose piene di colpi di scena, infarcite di scazzottate e momenti ad alta tensione.

Il serial era composto da quindici episodi così titolati (le traduzioni sono indicative):

  1.  L’anello del destino (The Ring of Fate)
  2.  In Trappola (Trapped)
  3.  Il Morto Vivente (The Living Dead)
  4.  Ombre Oscure (Black Shadows)
  5.  La Camera della Morte (The Death Chamber)
  6.  Una Casa Pericolosa (House of Peril)
  7.  Mani nella notte (Hands in the Dark)
  8.  Il 59esimo Secondo (The 59th Second)
  9.  Acque Insidiose (Perilous Waters)
  10. Il Ponte del Destino (The Bridge of Doom)
  11. Tradimento (Treachery)
  12. La Tempesta (The Storm’s Lash)
  13. Le Carte Rubate (The Purloined Papers)
  14. La Minaccia Fiammeggiante (The Flaming Menace)
  15. Il Prezzo del Peccato (The Wages of Sin)

Il Professore Daniel Sturgess (Lafe McKee) inventa assieme alla figlia Aileen (Neva Gerber) e il suo assistente Jim Thorpe (Ben Wilson) una macchina straordinaria in grado di generare energia elettrica infinita senza bisogno di alcuna fonte. Alcuni malviventi vengono però al corrente dell’invenzione e decidono di impadronirsene per scopi criminosi. Il capo della banda è Weston Dore (Al Ernest Garcia), aiutato dalla moglie Carrie (Ruth Royce). Un giorno, a seguito di una colluttazione, il Professore perde la vita e Aileen e Jim sono costretti a portare avanti da soli la loro battaglia per la salvaguardia del macchinario. In loro aiuto si schiera anche un misterioso indiano (Chief Eagle Wing). Il finale è meno scontato del previsto…

Gli episodi durano circa quindici minuti l’uno e si svolgono in maniera purtroppo prevedibile e ripetitiva. Centro preferito delle vicende è Casa Sturgess, che nasconde al suo interno un discreto numero di passaggi segreti, utilizzati quasi ossessivamente, che incredibilmente forniscono sempre una via di fuga ai protagonisti. Tra i personaggi principali il più enigmatico e forse inutile è il misterioso indiano che veglia sui protagonisti senza risultare mai decisivo. Ogni puntata è per lo più caratterizzata da scazzottate confusionarie e personaggi fatti prigionieri a turno e liberati in maniera rocambolesca nella puntata successiva. A fine episodio non manca una fuga al cardiopalma che si interrompe sul più bello per aumentare la suspence e invogliare lo spettatore a visionare l’episodio successivo. Personalemnte ho trovato la serie decisamente poco appassionante paragonata ad altre dello stesso tipo, senza veri antagonisti in grado di portare avanti l’azione (come invece accade sempre nei grandi serial di Louis Feuillade). Per avere una visione chiara della vicenda basterebbe vedere i primi due episodi e forse gli ultimi due se non addirittura solo l’ultimo, in quanto gli altri episodi sono solo un more of the same poco interessante. Sebbene mi senta di sconsigliare la visione ai più segnalo che The Power God è disponibile nell’edizione DVD edita dalla Grapevine.

Le immagini sono tratte dal sito del Giant Squid Audio Lab.

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