Lì tra le montagne (Tam na horách) – Sidney M. Goldin (1920)

Tam na horáchTra i film cechi che mi mancavano c’è anche Tam na horách, un film muto ritrovato di recente. Il film è piuttosto importante per la storia del cinema ceco perché alla regia vede l’ucraino Sidney M. Goldin prima della sua partenza per gli Stati Uniti. La cosa particolare di questo lungometraggio è però nel dare una direzione decisa alla successiva tradizione filmica in un momento, il 1920, in cui andava ancora definendosi. Ma non solo perché in Tam na horách troviamo anche attori che diventeranno, da lì a breve, delle vere e proprie icone come Anny Odrakova, forse neanche diciottenne, e Karel Lamač. Al contrario di quest’ultimo, la Ondrakova interpreta nel film solo un personaggio secondario, ma è comunque interessante vederla già coinvolta nelle produzioni cinematografiche.

In un paesino di montagna vive la famiglia di Václav (Karel Schleichert) sposato con Hana (Běla Horská) da cui ha avuto due figlie: Maruška (Julietta Romona) e Jarmila (Anny Ondráková). Maruška ha una voce splendida ed ama e ricambia Toník (Alexander Zarubin) ma un giorno tutto cambia. Giunge infatti il pittore Jaroslav Hanuš (Karel Lamač) che seduce la ragazza e, dopo averla messa incinta, fugge via. La nascita della figlia fuori dal matrimonio provocano la morte di dolore del padre Václav e la cacciata della ragazza dal paese natale. Troverà rifugio in una nuova famiglia dove poi verrà notata dall’impresario Karel Suda (Antonín Vaverka) che le darà una istruzione musicale e la farà debuttare nella grande società. Alla sua primissima scopre che tra gli invitati c’è anche Jaroslav che però non l’ha riconosciuta. La ragazza decide quindi di vendicarsi: prima lo fa innamorare follemente, poi una volta avvenuto il matrimonio lei si rivela a lui dicendo di odiarlo e averlo sposato solo per dare al figlio il nome del padre legittimo. Nel finale arriverà però il ricongiungimento tra i due nella casa natia di Maruška dove intanto il suo e Toník ha sposato felicemente Jarmila.

tamnahoracL’attrice Julietta Romona ha recitato solo in questo film e visto che non brilla per carisma, doti recitative, aspetto esteriore o altro, mi chiedo con quale criterio sia stata scritturata. Tolta questa polemica, piuttosto sterile devo dire, Tam na horách è interessante perché presenta molti degli elementi tipici dei film successivi: il figlio avuto da una relazione occasionale, il passaggio da città a campagna, il ragazzo di campagna tradito per uno di città. Non manca l’attenzione all’elemento locale con vestiti tradizionali, feste e altro, specie nelle sezioni rurali del film. La parte più borghese e cittadina è invece piuttosto asettica e passa abbastanza sottotraccia. Il film ebbe successo in patria e questo sicuramente influenzò il primo cinema ceco nella sua strada verso uno stile unico e riconoscibile che abbiamo imparato a conoscere durante il nostro percorso.

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