Miss Mend (Мисс Менд) – Fëdor Aleksandrovič Ocep, Boris Vasil’evič Barnet (1926)

missmendTra le più grandi sorprese di questa quarantena c’è stato sicuramente il serial Miss Mend a cui, sinceramente, non avrei dato un soldo bucato e che invece si è dimostrato avvincente e sorprendente per gran parte del tempo. Trattasi di un serial sovietico all’americana in tre episodi con protagonista una donna, esattamente come Pearl White o Roland. Grazie all’espediente di un’arma fantascientifica il film rientra per altro anche in questo filone andando così ad arricchire il nostro ormai pluriennale progetto.

Miss Mend (Natal’ja Glan) lavora per la famiglia Stern e si ritrova a difendere i lavoratori della fabbrica assaltati per futili motivi. Nella sua fuga troverà la compagnia di Hopkins, Barnet e Fogel (Igor’ Il’inskijBoris BarnetVladimir Fogel), che inizieranno a farle la corte. Miss Mend è però innamorata di Arthur Stern (Ivan Koval’-Samborskji), che le si è avvicinato mentendo sulla vera identità. A smuovere tutto ecco entrare in scena il terribile Čiče (Sergej Komarov) che mira a sovvertire l’ordine costituito partendo proprio dalla famiglia Stern. Ha infatti fatto sparire Gordon Stern, padre di Arthur, dandone la colpa ai bolscevichi allo scopo di arruolarlo alla sua causa. Tra colpi di scena e cambi di scenario (si passerà dagli Stati Uniti alla Russia), i nostri eroi sventeranno i malvagi piani di Čiče.

Miss Mend è un incredibile esempio di mimesi e appropriazione culturale in cui caricatura e critica sono sempre dietro l’angolo con trovate a volte ardite e stupefacenti. Si chiama azione? Bene, tutti i personaggi saranno in perenne movimento senza punti morti e il senso di velocità farà da padrone con splendide riprese su mezzi. Il senso generale è quello che “Russia knows best” e quindi nella prima parte abbiamo una descrizione caricaturale di quanto funzionano male le cose in America visto che hanno ancora i padroni, che comunque sono malvagi, e passano il tempo a divertirsi bevendo e ballando, nel finale, come sorta di deus ex machina, sono i bolscevichi a risolvere la situazione arrestando Čiče ben prima che gli eroi americani arrivino da lui.

Non mancano però le contraddizioni, specie a livello di trama. Čiče è una sorta di Mabuse ancora più spietato e allora come diavolo può credere di aver ipnotizzato Tom Gopkins? Inoltre, a proposito del personaggio interpretato da Igor’ Il’inskij, i suoi intermezzi comici sono sempre meno riusciti all’interno del racconto: se agli inizi aiutano a stemperare la tensione, nel momento in cui si arriva verso la conclusione appaiono sconclusionati, totalmente inutili per la trama in un momento in cui lo spettatore vorrebbe evidentemente vedere altro.

Nonostante queste notarelle a margine, vi consiglio vivamente di recuperare la serie se siete amanti dei film di azione perché Miss Mend è forse il rappresentante di maggior prestigio del serial all’americana di quegli anni. Esistono, che io sappia, due edizioni dvd attualmente reperibili: quella americana (piuttosto costa) e quella francese che ho recuperato da Fnac risparmiando qualche soldo.

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