Dopo tantissimi anni possiamo finalmente rivivere le emozioni dell’antico Egitto grazie allo splendido lavoro di restauro operato dal Bundesarchiv-Filmarchiv insieme al Munich Filmmuseum. Fino ad oggi, infatti, “La moglie del Faraone” (traduzione letterale del titolo) poteva essere visto in una pessima versione ampiamente mutila, della durata di 50 minuti circa. Grazie allo splendido lavoro operato, possiamo invece visionare questo film epico nella sua quasi interezza (98 minuti su 120 circa), apprezzando così al meglio il lavoro di un cast eccezionale guidato sapientemente da Ersnst Lubitsch. Tra gli attori basterebbe citare Emil Jannings e Paul Wegener per far venire la pelle d’oca, ma non si devono dimenticare Dagny Servaes, Albert Basserman, i quali avranno fortuna anche nel cinema sonoro, oltre che Harry Liedtke e Lyda Salmonova, i quali invece andranno incontro ad un futuro meno roseo.
Mentre il Re di Etiopia (Paul Wegener) si sta recando con la figlia (Lyda Salmonova) dal Faraone d’Egitto Amenes (Emil Jannings) per suggellare una pace tra i due popoli, Ramfis (Harry Liedtke), il figlio dell’architetto reale, ruba agli etiopi la schiava greca Theonis (Dagny Servaes). I due giovani si innamorano perdutamente. Nel frattempo il Re etiope denuncia al Faraone l’accaduto, il quale promette di recuperare la schiava rubata e riconsegnarla al suo nuovo alleato. Ma qualcosa sconvolge i suoi piani. Theonis viola senza saperlo il tesoro del Faraone e Ramfis, per cercare di salvarla, viene a sua volta fatto prigioniero. Quando i due vengono portati alla presenza del Faraone, questi si innamora perdutamente della schiava greca e si rifiuta di riconsegnarla agli etiopi scatenando una tremenda guerra. Mentre Ramfis viene mandato ai lavori forzati, la giovane schiava viene dichiarata regina, sebbene Theonis rifiuti di concedersi al nuovo marito. Tutto sembra volgere verso il peggio, ma la guerra fornirà ai due giovani una nuova speranza…
Das Weib des Pharao è un vero e proprio colossal caratterizzato da splendide ricostruzioni sceniche, tantissime comparse (in particolare nelle scene di guerra) ma anche da una fotografia splendida, attenta ai dettagli e in grado di catturare le emozioni dei personaggi. Tra tutti gli attori emerge sicuramente Emil Jannings, bravissimo nell’interpretare il Faraone Amenes in tutta la sua complessità psicologica. Ottima anche l’interpretazione di Dagny Servaes, grandissima attrice che preferirà sempre la carriera teatrale a quella cinematografica. Splendida anche la colonna sonora riarrangiata a partire dalla partitura originale di Eduard Künneke e suonata dal WDR Rundfunkorchester.
Un film che consiglio vivamente sia per l’accuratezza del restauro, sia perché presenta un ritmo quasi moderno rispetto ad altri film muti, sia per la storia che culmina in uno splendido finale. Grazie, infatti, al lavoro effettuato utilizzando nuove copie della pellicola (in particolare grazie ad una copia in nitrato proveniente dalla Russia) e l’inserimento di foto sceniche per le sezioni ancora mancanti, abbiamo la possibilità di vedere questo film praticamente nella sua interezza e di capire con maggiore chiarezza lo svolgimento della vicenda. Theonis la donna dei faraoni è acquistabile in versione DVD e Bluray presso il sito della casa editrice Alpha-Omega. Il prezzo è decisamente elevato, ma vista la qualità del prodotto ne vale decisamente la pena.