Di Sjöström ho già avuto modo di parlare con “He who gets slapped“, uno dei suoi lavori americani che vedeva Lon Chaney come protagonista. Con Körkarlen siamo di fronte ad una perla del cinema svedese, che ha ispirato maestri come Bergman che non a caso lo vorrà come attore protagonista ne “Il posto delle fragole“. La storia di base prende le mosse da un romanzo di Selma Lagerlöf, prima donna a vincere il nobel per la letteratura nel 1909, che a sua volta si ispirava ad una delle tante leggende popolari scandinave.
Secondo un’antica leggenda quando le anime dei morti lasciano il loro corpo terreno vengono caricate sul carretto della morte. Il carretto è guidato per tutto l’anno dall’ultima persona deceduta prima dello scoccare della mezzanotte della notte di San Silvestro. Proprio poco prima dell’inizio dell’anno David Holm (lo stesso Victor Sjöström), alcolizzato e malato di tubercolosi, muore a seguito di una rissa. Si ritroverà di fronte il suo vecchio amico Georges (Tore Svennberg), morto esattamente un anno prima e quindi conducente del carretto fantasma. Questi, come accade a Scrooge in “A Christmas Carol” di Dickens, farà ripercorrere ad Holm tutte le cattive azioni che ha compiuto nel corso della sua vita, in particolare contro la moglie (Hilda Borgström) ed Edith (Astrid Holm), giovane membro dell’Esercito della Salvezza ormai sul punto di morte per via della tubercolosi, ma che più di tutte si era prodigata per redimerlo. Proprio dall’amore e dalla fede incrollabile di Edith potrebbe però arrivare una salvezza insperata…
Il Carretto fantasma stupisce per gli effetti speciali, tra cui spicca quello ectoplasmico reso grazie ad un uso magistrale della multiesposizione associato ad un uso ottimale delle luci che ne valorizzano l’effecacia. Colpisce anche la scelta di riprendere da angolature poco convenzionali specialmente nelle scene ambientate negli interni ma soprattutto la folle idea di provare a rendere l’effetto anche in situazioni poco convenzionali e più complesse nella resa come il mare aperto. In quest’ultimo caso, purtroppo, l’effetto fantasma si perde un po’ nello sfondo complice forse anche l’imbibizione blu. La narrazione è resa più frizzante dal sapiente uso del Flashback, contrassegnato da una serie di salti cronologici, sarà fonte di ispirazione per la produzione di Bergman. Unico neo, a mio avviso, è quello di avere personaggi un po’ troppo “eccessivi” nelle loro caratterizzazioni tanto da risultare addirittura odiosi. Il caso specifico è quello di Edith, la cui bontà è così melensa da farmela stare antipatica fin dai primi secondi del film. David Holm, che Sjöström interpreta magistralmente, è forse un po’ troppo eccessivo nella sua malvagità così come la moglie troppo remissiva. In questo racconto molto “A Christmas Carol” in salsa di fine anno, c’è forse un po’ troppo morale cristiana per i miei confronti ma non è un caso che l’ispirazione sia un’opera di Selma Lagerlöf. Non lasciatevi però impaurire da questi miei commenti negativi, Körkarlen è un capolavoro che è sempre capace di catturarmi grazie ad un’atmosfera spettrale, una cura generale per i dettagli e una vicenda ben dosata a livello narrativo.
Il film è edito in Italia dalla Ermitage ma disponibile in numerose edizioni estere di ottima qualità anche in Bluray (tra cui l’edizione KTL da cui è tratto il video in fondo a questo articolo).
Curiosità: alla luce del Nobel conferito alla Lagerlöf la Svensk Filmindustri decise di produrre almeno un film all’anno basato sui romanzi e i racconti dell’autrice. Prima di questo film Sjöström aveva diretto altri tre film, tutti accolti positivamente dalla critica: La ragazza di Stormir (Tösen från Stormyrtorpet) nel 1917, Figli di Ingmar (Ingmarssönerna) nel 1919 e Karin, figlia di Ingmar (Karin Ingmarsdotter) nel 1920.
Curiosità 2: la gif della porta rotta a colpi di martello vi ricorda qualcosa? Guardate questa immagine e capirete cosa.
Approfondimenti: Sul blog di Sempre in Penombra potete trovare una splendida intervista a Sjöström divisa in più parti: 1a parte – 2a parte
Bella recensione, grazie per il link!
Grazie mille! ora aggiungo anche la seconda parte 🙂
Ma quando hanno iniziato le riprese di questo film?
Dovrebbe averlo girato nel ’20 visto che uscì il giorno di capodanno del ’21.
p.s. mi scuso per l’estremo ritardo ma per problemi di salute il blog ha subito una pausa di alcuni anni ed è ripartito solo in questi giorni.