Verso Oriente (Till Österland) – Gustaf Molander (1926)

tillosterlandEra il 2014 quando tra fine settembre e inizio ottobre mi dedicai alla mitica trasposizione del romanzo Jerusalem di Selma Lagerlöf fatta in quattro parti sotto la regia di Victor Sjöström prima e Gustaf Molander poi. Peccato che arrivati al terzo episodio il quarto risultava introvabile. Ho penato veramente tantissimo per vedere finalmente la conclusione e ho persino pensato che il film, sebbene risultasse superstite, in realtà non lo fosse. Ho quindi scritto anche alla cineteca svedese dove mi hanno gentilmente fatto sapere che era effettivamente sopravvissuto seppur in versione mutila e che ci avrebbero messo mano successivamente. Non so se il giorno è giunto o meno, ma è iniziata a circolare una copia digitalizzata di appena trenta minuti sui 90′ circa di lunghezza della versione originale. Capire qualcosa della trama non è però difficile e per decriptare quanto capita ho fatto Continua a leggere

La ragazza di Stormyr (Tösen från Stormyrtorpet) – Victor Sjöström (1917)

Nel 1917 Sjöström era ormai convinto che un film di successo doveva per forza essere tratto da un libro. Gli venne suggerito di trasporre il romanzo della Premio Nobel Selma Lagerlöf dal divertente titolo Una saga intorno a una saga e altre saghe (1908). Fu l’inizio di una lunga serie di trasposizioni da libri della scrittrice, tra cui ricordo lo splendido Il carretto fantasma (1921) e i due film dedicati alla saga dei figli di Ingmar. La storia, nella migliore tradizione della scrittrice svedese, è un intreccio di trame e sottotrame che confluiscono in una sola storia. Questa tanto per facilitarmi nel descriverla:

Due storie sembrano inizialmente svolgersi parallele. Da una parte abbiamo Helga (Greta Almroth), ragazza di Stormyr, che ha avuto un figlio da Continua a leggere

Gli avvoltoi del mare (Havsgamar) – Victor Sjöström (1916)

Gli avvoltoi del mare è il terzo film di Victor Sjöström giunto fino a noi. Tra Havsgamar e Ingeborg Holm (1913) ci sono circa una ventina di titoli sfornati uno dietro l’altro in appena tre anni. Questo ci fa capire la quantità di materiale prodotto dal regista andato sfortunatamente perduto. Le vicende narrate in Gli avvoltoi del mare, si basano sul romanzo La rosa di Tistelön (Rosen på Tistelön -1842) di Emilie Flygare-Carlén opportunamente riviste da Fritz Magnussen. Si tratta di un racconto che segue molto le inclinazioni del regista svedese sia per i temi trattati che per lo svolgimento prevalentemente in esterno.

Hornung (Rasmus Rasmussen) intraprende assieme al figlio maggiore Birger (John Ekman) azioni di contrabbando. Una sera mentre sono all’opera vengono sorpresi dal Continua a leggere

L’Eredità di Ingmar (Ingmarsarvet) – Gustaf Molander (1925)

Cinque anni dopo Karin Ingmarsdotter di Victor Sjöström, Gustaf Molander riprende mano alla saga Jerusalem di Selma Lagerlöf con Ingmrsarvet, traducibile come L’eredità di Ingmar. Sono passati tanti anni per mantenere il cast inalterato, così per ovvi motivi oltre al regista cambiano anche gli attori e non certo in peggio visto che subentrano nomi come Lars Hanson e Conrad Veidt. Si, proprio quel Conrad Veidt. La storia riprende da dove l’avevamo lasciata pur con un breve riassunto di quanto successo nel capitolo precedente. Ma andiamo alla trama:

Sono passati diversi anni dalle vicende narrate nell’ultimo film: Karin (Märta Halldén), ha avuto dei figli da Halfvor (Mathias Taube), ma in seguito ad una grave malattia, ha perso l’uso delle gambe. Halfvor manda comunque avanti la fattoria degli Ingmarsson con Continua a leggere

Karin, figlia di Ingmar (Karin Ingmarsdotter) – Victor Sjöström (1920)

Un anno dopo Ingmarssönerna, Victor Sjöström riprende in mano Jerusalem della scrittrice Premio Nobel Selma Lagerlöf, per porre fine alla prima parte della saga. Il filo riparte quindi dalle vicende narrate nel precedente film pur con un salto cronologico di almeno una ventina di anni. Tante cose sono cambiate, ma non il modo di essere degli Ingmarsson.

Ingmar (Victor Sjöström) è ormai anziano ma continua a dedicare ogni sua forza alla fattoria di famiglia. La sua amata moglie è morta, ma dal matrimonio sono stati generati due figli, Karin (Tora Teje) e il Piccolo Ingmar (Bertil Malmstedt). La ragazza è ormai in età di marito e vorrebbe sposarsi con Halfvor (Tor Weijden). Questi però ha problemi di alcolismo, e Karin, per paura di passare un matrimonio infelice, decide di rifiutare la proposta dello spasimante. Viene data in moglie a Elijas (Nils Lundell), il quale proviene da Continua a leggere

I figli di Ingmar (Ingmarssönerna) – Victor Sjöström (1919)

Ingmarssönerna è il primo di quattro film muti tratti dalla saga in due volumi Jerusalem della Premio Nobel Selma Lagerlöf (1901-1902). L’ispirazione della storia venne alla scrittrice quando si recò nella colonia americana Jerusalem, dall’amica Anna (nata Anne Tobine Larsen Øglende) e da suo marito Horatio Spafford, giurista noto per aver scritto l’inno cristiano It Is Well With My Soul dopo che le sue quattro figlie morirono a bordo della nave Ville du Havre, che le stava riportando in America dopo un viaggio nel vecchio continente. Tornata dal soggiorno a Jerusalem, la Lagerlöf iniziò quindi a scrivere il suo romanzo, mettendo in scena la vita di un villaggio svedese, seguendo in particolare le vicende della famiglia Ingmarsson, che nel giro di qualche generazione sarebbe passata dalla Svezia a Gerusalemme seguendo una sorta di inquietante santone. Victor Sjöström aveva in mente inizialmente di trasporre tutto il romanzo, ma si fermerà con Continua a leggere

Il Carretto Fantasma (Körkarlen) – Victor Sjöström (1921)

Di Sjöström ho già avuto modo di parlare con He who gets slapped, uno dei suoi lavori americani che vedeva Lon Chaney come protagonista. Con Körkarlen siamo di fronte ad una perla del cinema svedese, che ha ispirato maestri come Bergman che non a caso lo vorrà come attore protagonista ne “Il posto delle fragole“. La storia di base prende le mosse da un romanzo di Selma Lagerlöf, prima donna a vincere il nobel per la letteratura nel 1909, che a sua volta si ispirava ad una delle tante leggende popolari scandinave.

Secondo un’antica leggenda quando le anime dei morti lasciano il loro corpo terreno vengono caricate sul carretto della morte. Il carretto è guidato per tutto l’anno dall’ultima persona deceduta prima dello scoccare della mezzanotte della notte di San Silvestro. Proprio poco prima dell’inizio dell’anno David Holm (lo stesso Victor Sjöström), alcolizzato e malato di tubercolosi, muore a seguito di una rissa. Si ritroverà di fronte Continua a leggere