Il Canto del fiore rosso (Sången om den eldröda blomman) – Mauritz Stiller (1919)

Sången om den eldröda blommanSången om den eldröda blomman si ispira a un romanzo dell’autore finlandese Johannes Linnankoski che ebbe un grande successo all’epoca tanto da ispirare Mauritz Stiller eGustaf Molander nella sceneggiatura di questo film. Attore protagonista un giovane e spericolato Lars Hanson.

Olof Koskela (Lars Hanson) è l’erede di una delle più importanti famiglie di proprietari terrieri della zona. Il ragazzo, però, è anche un grande farfallone e prima seduce Annikki (Greta Almroth) e poi inizia una storia con la serva Elli (Lillebil Ibsen). Quando i genitori di lui (Louise Fahlman Axel Hultman) lo scoprono, gli intimano di lasciarla perché la sua posizione non è consona a una famiglia del loro lignaggio, ma Olof si ribella e si allontana di casa. Cerca di trovare Elli che nel frattempo è stata però allontanata dalla casa in cui lavorava facendo perdere le proprie tracce. Continua a leggere

La ragazza di Stormyr (Tösen från Stormyrtorpet) – Victor Sjöström (1917)

Nel 1917 Sjöström era ormai convinto che un film di successo doveva per forza essere tratto da un libro. Gli venne suggerito di trasporre il romanzo della Premio Nobel Selma Lagerlöf dal divertente titolo Una saga intorno a una saga e altre saghe (1908). Fu l’inizio di una lunga serie di trasposizioni da libri della scrittrice, tra cui ricordo lo splendido Il carretto fantasma (1921) e i due film dedicati alla saga dei figli di Ingmar. La storia, nella migliore tradizione della scrittrice svedese, è un intreccio di trame e sottotrame che confluiscono in una sola storia. Questa tanto per facilitarmi nel descriverla:

Due storie sembrano inizialmente svolgersi parallele. Da una parte abbiamo Helga (Greta Almroth), ragazza di Stormyr, che ha avuto un figlio da Continua a leggere

Mastro Samuele (Mästerman) – Victor Sjöström (1920)

Mastro Samuele è forse una delle peggiori traduzioni per il titolo di un film. Verrebbe da pensare che stiamo parlando di un’operetta, invece è un bel dramma scritto da Hjalmar Bergman. Perché si chiama Mästerman? Il protagonista è Mäster Eneman, ovvero Mastro Eneman. Visto che non era molto amato dalla popolazione locale, aveva un banco dei pegni e offriva prestiti non certo a buon mercato, veniva beffardamente chiamato Mästerman unendo il titolo e il nome assieme. Insomma niente mastro Samuele, seppur il nome del protagonista è effettivamente Sammel. In Mästerman Victor Sjöström lascia la sceneggiatura a Bergman per interpretare il doppio ruolo di regista e attore, a lui così congeniale. La storia è piuttosto complessa, ma decisamente più lineare rispetto ai film tratti dai libri di Selma Lagerlöf.

Mästerman (Victor Sjöström) è il gestore di un banco dei pegni molto odiato dalla popolazione locale per il suo zelo e la sua spilorceria. Non ama mescolarsi alla gente e viene considerato un Continua a leggere

Il testamento di sua grazia (Hans nåds testamente) – Victor Sjöström (1919)

Ebbene sì, dopo il giallo ecco Victor Sjöström alle prese con una commedia; romantica per giunta! Non ci credete? Eppure è proprio così. Da un romanzo di Hjalmar Bergman, Sjöström trae un breve film piuttosto gradevole, che ricorda piuttosto da vicini alcune commedie tedesche stile Engelein (1913), tanto per citare un titolo.

Sua Eccellenza Il Barone Roger Bernhusen de Sars (Karl Mantzius) non ha proprio voglia lasciare la sua eredità alla sorellastra Julia Hyltenius (Augusta Lindberg) quando morirà, men che meno ai due nipoti Roger (Sture Baude) e Per (Georg Ahl). Così con l’aiuto di suo cugino, il giudice Bjoerner (Nils Aréhn), le prepara un bello scherzo. Il giorno del suo sessantacinquesimo compleanno il Barone dichiara che tutti i suoi averi andranno a Jakob Endberg (Semmy Friedmann) ma solo se questi sposerà la figlia Blenda (Greta Almroth). Purtroppo non tutto va secondo i piani. Blenda, vuole bene a Jakob ma Continua a leggere

Gli avvoltoi del mare (Havsgamar) – Victor Sjöström (1916)

Gli avvoltoi del mare è il terzo film di Victor Sjöström giunto fino a noi. Tra Havsgamar e Ingeborg Holm (1913) ci sono circa una ventina di titoli sfornati uno dietro l’altro in appena tre anni. Questo ci fa capire la quantità di materiale prodotto dal regista andato sfortunatamente perduto. Le vicende narrate in Gli avvoltoi del mare, si basano sul romanzo La rosa di Tistelön (Rosen på Tistelön -1842) di Emilie Flygare-Carlén opportunamente riviste da Fritz Magnussen. Si tratta di un racconto che segue molto le inclinazioni del regista svedese sia per i temi trattati che per lo svolgimento prevalentemente in esterno.

Hornung (Rasmus Rasmussen) intraprende assieme al figlio maggiore Birger (John Ekman) azioni di contrabbando. Una sera mentre sono all’opera vengono sorpresi dal Continua a leggere