The Farmer’s Wife è quanto di più atipico si possa riscontrare nella filmografia di Alfred Hitchcock. Il primo approccio spiazza, specialmente conoscendo il nome del regista: ci si trova davanti ad una commedia romantica dalle tinte decisamente comiche. “Che ci sia un errore?” viene da chiedersi; e invece no, si tratta proprio di un film comico di Hitch è, inaspettatamente, è un film anche molto divertente. Le vicende si ispirano all’omonima opera teatrale di Eden Phillpotts adattata per l’occasione dal solito Eliot Stannard.
Il fattore Samuel Sweetland (Jameson Thomas), ormai vedovo, decide di risposarsi. Compila così, assieme alla sua fida governante Araminta (Lillian Hall Davies), una lista delle donne appetibili: Thirza Tapper (Maud Gill), Mary Hearn (Olga Slade) e Mercy Basset (Ruth Maitland). Queste però lo rifiutano gettando il fattore nello sconforto. Capirà poi di avere la moglie perfetta già in casa e deciderà di sposare la bella Araminta.
Il film propone nel corso delle quasi due ore di durata una serie infinita di gag mimiche, spesso ripetute in maniera ossessiva. Il cast è composto da ottimi attori caratteristi, tra cui anche Gordon Harker (qui il tuttofare Churdles Ash) che abbiamo imparato a conoscere come l’allenatore in The Ring. La cosa che colpisce di più, oltre al genere, è la quasi totale mancanza di riprese particolari o illuminate, a favore di un riprese decisamente più tradizionali e vicine al genere comico. Questo è un altro degli elementi che ha spiazzato la platea del Cinema Ritrovato 2013 che certamente non si aspettava un film di questo tipo una volta entrata al cinema. Nonostante lo stupore, non sono mancate le risate, specialmente per le reazioni incontrollate del Fattore rifiutato e di quello delle signore divenute da oggetto del desiderio a oggetto degli insulti più svilenti nel giro di pochi istanti. Bellissime anche le scene in cui Gibb McLaughlin interpreta il vecchio logorroico Heny Coaker. Insomma The Farmer’s Wife ha tanti elementi per piacere e divertire pur tenendo presente che non si tratta di certo di un film tipico di Hitchcock sia per quanto riguarda il periodo muto che, ovviamente per quello successivo. Un elemento a sfavore è quello della durata, forse eccessiva, e della ridondanza di alcune scene e situazioni che rischiano di risultare alla lunga noiose allo spettatore.
Approfondimenti: per maggiori informazioni rimando all’articolo sul blog Cinefilia Ritrovata.