La vicenda raccontata in The Monster fa parte di un lungo filone che abbiamo già analizzano con Il castello degli spettri di Paul Leni (1927):”la commedia Horror”. Con questo termine mi piace intendere quella tipologia di film in cui le vicende, di base ambientate in case spettrali tra tranelli e sparizioni misteriose, sono condite con una spruzzata di comicità. In queste pellicole il protagonista, tutt’altro che il classico uomo tutto d’un pezzo, tra gag e pasticci arriva a risolvere il mistero. In questo caso la parte è affidata a Johnny Arthur, attore dalla lunga carriera, capace di superare la barriera del sonoro. Non avranno la stessa fortuna gli altri protagonisti della vicenda a partire dal nostro amato Lon Chaney, qui nel ruolo di uno scienziato pazzoide, fino alla bella di turno, Gertrude Olmstead, nota per la sua interpretazione in Cobra accanto al grande Rodolfo Valentino. The Monster è forse il film della trilogia “dark house” di West, che includeva anche The Bat (1926) e The Bat Whispers (1930), quest’ultimo celebre anche per aver ispirato a Bob Kane il personaggio di Batman.
Johnny Goodlittle (Johnny Arthur), fresco Detective per corrispondenza, coglie l’occasione per usare il suo distintivo occupandosi cercando di risolvere l’enigma che si cela dietro ad alcune sparizioni misteriose. Il problema è che, per la sua semplicità, nessuno sembra prestargli attenzione. Come se non bastasse la sua amata Betty Watson (Gertrude Olmstead) sembra avere più attenzioni per il ben più piazzato Amos Rugg (Hallam Cooley). I tre si ritrovano rinchiusi nell’inquietante casa del pazzoide Dr. Ziska (Lon Chaney) che, con l’aiuto di alcuni personaggi a dir poco inquietanti, cerca di scoprire i segreti della vita a loro spese. Tra colpi di fortuna e una impensabile temerarietà Johnny riuscirà a conquistare l’amore della sua Betty e far imprigionare la combriccola.
Tutto sommato il film è divertente. Il personaggio del Dr. Ziska sembra essere disegnato per Bela Lugosi, del resto interpreterà tantissimi ruoli del genere tra The Devil Bat e Ghosts on the Loose (tanto per dirne due) o per Boris Karloff, anche lui non estraneo a ruoli di questo tipo. Il film scivola piacevolmente ed il personaggio di Johnny regala qualche sorriso. Niente di eccezionale comunque ma che lascia qualcosa di postivo. Così chiude la pagina dedicata al film del sito 366weirdmovies: “The Monster is not great cinema, its not the best West, best Chaney, or best Old Dark House movie (James Whale would deliver that seven years later), but it is silent pulp and, in the right mindset, it can take you back to the days of milk duds and acne“. E non possiamo che dargli ragione. The Monster non è edito in Italia ma è comunque reperibile l’edizione transalpina, contenente il film in inglese sottotitolato in francese, ad un prezzo molto ridotto.