Fior di male non può che rimandare alla mente il titolo della raccolta di poesie di Charles Baudelaire “Fleurs du mal” (1857). Chissà che non sia stato un metodo per attrarre gli spettatori, ma la storia non c’entra nulla con la celebre opera. La sceneggiatura venne curata da Nino Oxilia e proprio per questo il film è stato inserito all’interno della rassegna dedicata al 1914 e a Oxilia in particolare nel corso del Cinema Ritrovato 2014. Caratteristica non rara nei muti italiani dell’epoca è quella di dare ai personaggi il nome dei loro interpreti, per questo riporterò direttamente il nome completo dell’attore quando questo accade.
Lyda Borelli è una prostituta priva di alcuna istruzione e senza alcuna speranza per il futuro. Purtroppo questo ingrato lavoro le porta ad avere una gravidanza indesiderata, e una volta nato il bambino lo abbandona. Fugge dalla sua vecchia vita e viene accolta dal Conte Alvisi. La sua vita sembra migliorare ma il passato torna continuamente a bussare alla sua porta così come il ricordo del figlio abbandonato. Ironia della sorte sarà proprio lui, in un tragico finale, ad uccidere la madre senza conoscerne l’identità. Di contraltare felice sarà invece il futuro di Cecilia (Cecyl Tyran), che Lyda aveva cresciuto come una figlia, e Ruggero (Ruggero Barni), un grande violinista salvato da un incidente d’auto.
Ancora una volta Nino Oxilia confeziona la tragedia perfetta, un dramma di peccato e redenzione che per compiersi deve portare al sacrificio della protagonista. Carmine Gallone è abile nel mettere in scena la vicenda, e a renderla intensa e angosciosa. Il finale resta di fatto aperto: quale sarà il destino del giovane malvivente? La parabola di Lyda sembrerebbe aprire ad una speranza per il futuro, l’amore dovrebbe essere, infatti, il punto di partenza per superare una situazione complicata, ma niente ce lo lascia credere. Lasciando le speculazioni sul finale, non ho sinceramente molto da dire, sia perché è passato molto tempo sia perché, lo ammetto, ho un blocco che mi è venuto subito dopo la visione di Fior di Male. Dovevo parlarne anche per Cinefilia Ritrovata e non ci sono riuscito, e ignoro sinceramente il motivo. Vi invito piuttosto a leggere l’interessante resoconto dell’epoca riportato su Sempre in Penombra. L’immagine è tratta dal sito della Cineteca di Bologna. Anche qui non mi risulta purtroppo ci sia un’edizione home video, speriamo che la lacuna venga presto colmata ma è dal 1986 che aspettiamo notizie.
Aggiornamenti 2022: Ricevo una mail molto utille di Ivo Bloom che, prima di tutto, segnala che presto Fior di male apparirà gratis in streaming sul sito dedicato dell’Eye, con musica da violoncello dei Cellophon! Mi specifica inoltre gentilmente dei nomi di personaggi che avevo lasciato col nome degli attori (Fulvia Perini e Augusto Poggioli). Ivo Bloom segnala inoltre di aver identificato Ida Carloni Talli come la vecchia direttrice della casa di moda che nomina Lyda come suo successore. Anche Bruto Castellani ha una piccola parte come ispettore di polizia e, tra gli altri attori, mi segnala Cecyl Tyran come assistente di moda e un conte Alvisi (Von Deller nella versione olandese) che ancora deve essere identificato. Tra le altre cose mette ordine alla mia trama non totalmente corretta. Grazie mille!
Ti ringrazio, come al solito, per il link, ma insisto: “Fior di male”, messa in scena di Nino Oxilia, è una produzione del 1915. Cordialità 🙂
grazie per la precisazione: e 1915 sia 🙂