Elvira Notari e Raffaele Viviani: un amore selvaggio e due raccolte di frammenti

Un amore selvaggio (1912) è un cortometraggio anonimo ambientato in campagna che mostra alcune delle tematiche principali del cinema di Elvira Notari e per questo viene associato alla regista durante il Cinema Ritrovato. Raffaele Viviani seppe portare nel teatro quello che la Notari nel cinema, una descrizione della Napoli selvaggia dei bassifondi. Un amore selvaggio è un incredibile documento precoce dell’opera di Viviani portata per altro nella meno battuta arte cinematografica. I protagonisti sono due fratelli, Giuseppe (Raffaele Viviani) strafottente scansafatiche e Carmela (Luisella Viviani), laboriosa e ligia al dovere. Il primo, dopo numerosi richiami, viene licenziato e invita la sorella ad andare via con lui. Ma Carmela è innamorata del suo padrone Alessandro (Giovanni Grasso) e nella speranza di riuscire a conquistarlo rifiuta. Giuseppe vorrebbe vendicarsi sul capo e di notte si intrufola nel podere per ucciderlo ma Carmela riesce a farlo ragionare e lo allontana. Ma la situazione di stallo non durerà a lungo: Carmela cerca di baciare Alessandro che la rifiuta. Convinta che lui non la voglia perché stregato dalla sua amante, prova ad avvelenarla senza successo, ma viene scoperta e allontanata. Desiderosa di vendetta fa credere a Giuseppe di essere stata disonorata dal padrone e lo incita ad ucciderlo. Nel tentativo di seguire il fratello cade in un burrone e si ferisce, venendo soccorsa proprio dalla ragazza di Alessandro. Verrà colpita dalla sua gentilezza e facendo fondo a tutte le forze rimaste correrà nel luogo dell’agguato per evitare che Giuseppe compia un ingiusto omicidio.

I due protagonisti, fratelli anche nella vita, sono stati anche due personalità importanti della napolitanità. Raffaele in particolare mostrò una certa capacità di spaziare tra le arti ottenendo successo come attore di teatro, cantante ma anche come poeta e paroliere. Qui entrambi danno il meglio di loro facendosi interpreti prototipici dell’anima animalesca del cinema della Notari, mosso da passioni talmente forti da non essere controllabili. Così i due fratelli che in apparenza sembrano così diversi (uno scansafatiche e strafottente, l’altra diligente e affabile), si ritrovano uniti dall’estrema passionalità che porta nel punto di incontro nella pianificazione della morte del loro padrone. Diversamente da altri film della regista italiana, qui abbiamo però un insperato lieto fine, con il ravvedimento di Carmela e il salvataggio in extremis di Alessandro.

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Napoli2L’Italia s’è desta (1927) è un montaggio che unisce alcuni frammenti non identificati con protagonista Eduardo Notari. Nel primo estratto il giovane si ritrova intrappolato tra le grinfie di una ragazza che ne mina l’integrità. Nel secondo il ragazzo si è arruolato per la guerra e prima di partire si gode il dolce affetto dei vecchi genitori e della sua fidanzata. Molti dei frammenti presentati sono a colori, una delle caratteristiche che resero molto popolare il cinema della Notari.


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Napoli3Stessa tipologia di film è Napoli sirena delle canzoni (1929), composta da numerosi frammenti con Eduardo Notari figura centrale, come suonatore o ragazzo geloso. In alcuni estratti lo vediamo nel ruolo del ragazzo stregato dalla mala femmina di turno, mentre ruba di nascosto il denaro alla vecchia madre. Non mancano scene di festa e processioni. Anche qui numerosi frammenti sono colorati.

2 pensieri su “Elvira Notari e Raffaele Viviani: un amore selvaggio e due raccolte di frammenti

  1. Salve. Non capisco perché colleghi Elvira Notari con Un amore selvaggio interpretato da Viviani, forse lo stesso Viviani diresse il film, comunque non c’entra la Notari che io sappia. Viviani fu autore teatrale di grande importanza, tra le sue opere ancora rappresentate: Eden Teatro, Circo equestre Sgueglia, Fatto di cronaca, Zingari, La festa di Montevergine, La musica dei ciechi, La morte di Carnevale, L’ultimo scugnizzo. Grazie

    • Erano stati proiettati tutti durante la stessa serata al Cinema Ritrovato, ora ho specificato meglio sperando sia più chiaro che Un Amore Selvaggio non è un film della Notari ma è una sorta di “prototipo” del suo cinema

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