Sii Pronto! (Buď připraven!) – Svatopluk Innemann (1923)

skautIn occasione dell’evento “season of classic films” il Národní filmový archiv (NFA) ha rilasciato alcuni film più o meno noti in versione restaurata e con musica originale. Oltre ai vari classici spunta anche un film piuttosto strano, ovvero Buď připraven!, che rientra per certi versi nel solito filone propagandistico che abbiamo imparato a conoscere ma usando come strumento lo scoutismo. Questo film è in effetti una sorta di docu-fiction che descrive minuziosamente la vita di alcuni scout che gravitavano nell’allora Cecoslovacchia intorno alla figura di František V. Kučera che è presente all’intero del film. Visto che hanno avuto buoni voti due ragazzi si fanno spedire dal padre in un campo estivo scout dove preparano le tende e si organizzano la vita quotidiana facendo esercizi fisici e portando avanti ideali ferrei. Chi non segue le regole viene cacciato (ad esempio alcuni ragazzi che bevono e portano una ragazza nei boschi). Un giorno una ragazza vuole andare a vedere i ragazzi al campo ma cade da cavallo e si fa male. Viene soccorsa in maniera repentina dai giovani che, super organizzati per queste occasioni, le salvano la vita. Il film termina con una sorta di sfilata per il castello di Orlík e il ritorno a Praga.

Come potete vedere la parte di finzione è più un pretesto che non il fulcro del film che è tutto incentrato sulla vita degli scout e gli splendidi paesaggi. La camera è sempre in movimento alla ricerca di scorci particolari. La cosa più bella è la capacità del regista, Svatopluk Innemann, di riprendere le scene di movimento tra corse forsennate a piedi o nei mezzi più disparati (macchina, cavallo, moto e imbarcazioni). Essendo un film di propaganda viene continuamente ripetuto che gli scout si stanno preparando per servire lo stato (giurano sulla bandiera quando fanno la promessa) e quanto sia bella Praga e le aree in cui si trovano in generale. Cosa particolare la presenza per altro di alcuni attori abbastanza caratteristici della cinematografia ceca dell’epoca come Karel Fiala o l’onnipresente Josef Šváb-Malostranský.

Parliamo però degli aspetti negativi: il film è veramente noioso e troppo documentaristico. Se non si ha un interesse documentario sulla storia dello scoutismo difficilmente si proverà piacere nella visione. Le immagini splendidamente restaurate e la parte narrativa sono, a mio avviso, troppo poco per attrarre uno spettatore comune. Se volete “farvi del male” vi lascio comunque qui sotto il video integrale condiviso su youtube.

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