Jokeren – Georg Jacoby (1928)

Jokeren_PosterAprono ufficialmente le Giornate del Cinema Muto di Pordenone 2021 online e lo fanno con Jokeren, film della Nordisk Films ormai in crisi che cercava di ampliare la produzione spostandosi in Europa e in particolare in Gran Bretagna. La maggioranza degli attori sono infatti britannici mentre il girato tra Copenaghen (per gli interni), Berlino e Nizza (per il Carnevale) con cast misto tra Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Danimarca e Germania (del resto da lì veniva il regista Georg Jacoby). Insomma una produzione internazionale, o almeno europea, in un momento in cui la Nordisk Films stava attraversando gravi difficoltà economiche complice la modifica dei poli d’esportazione cinematografici e la fase di passaggio tra muto e sonoro. Proprio il fatto che Jokeren rientri in questo periodo ha portato alla sostanziale anonimia del titolo che è stato però riscoperto e preservato grazie allo splendido lavoro che la Cineteca Danese sta portando avanti ormai da decenni!

Jokeren parla di un ricatto: nel contesto buffonesco e festoso del carnevale di Nizza un uomo muore e chiede di vedere un avvocato. A fare capolino è Borwick (Miles Mander), dissoluto e senza scrupoli, che carpisce i segreti pruriginosi dell’uomo e li sfrutta a suo favore per cercare di uscire da una situazione economica disastrosa. Ma chi ne farà le spese? La confessione riguarda un medaglione ed alcune lettere appartenenti alla bella Lady Cecil (Renée Héribel) sposa del ricco Sir Herbert Powder (Gabriel Gabrio). La giovane aveva infatti precedentemente avuto una focosa relazione con l’uomo deceduto ma non vuole finire compromessa. A cercare di difenderla ci penserà la coraggiosa sorella Gill (Elga Brink), che sarà disposta persino a mettere la sua salute a rischio pur di salvaguardare la felicità di Cecil. In suo aiuto arriverà il re delle feste, il mitico Peter Carstairs (Henry Edwards), detto anche “il Joker”…

L’atmosfera del film è strana perché la serietà dell’argomento, il ricatto, è controbilanciata dal clima festoso e dall’atteggiamento irriverente del Joker che, come dice il nome, risolve la situazione ma (quasi) sempre con leggerezza e cortesia. Sembra quasi di vedere un film a puntate con un’escalation di tensione in particolare tra Joker e Borwick con Gill, di volta in volta, sempre più in pericolo a causa della malvagità dell’antagonista. Eppure, forse complice il clima festoso, il lieto fine non è mai messo in discussione e la cattiveria dell’avvocato viene forse un po’ stemperata. A proposito: nello stesso anno usciva Champagne! di Hitchcock che prendeva in giro una caratteristica tipica dei film muti dell’epoca: il cattivo col baffo! Indovinate qui che cosa porta sotto al naso il nostro antagonista? Ebbene sì, ecco un paio di baffi, anche piuttosto scompigliati, fare capolino a indicarci fin da subito quanto sia losco il personaggio. In realtà c’è un altro modo, ben più chiaro: nella sua prima apparizione l’uomo dorme sul tavolo nel suo studio assieme a una donna in sottoveste (gran scandalo!) e un altro uomo (sempre baffomunito) che poco dopo inizierà ad avere atteggiamenti intimi con la donna che si scopre essere una sorta di amante di Borwick. Assieme a lui in questa avventura anche l’inseparabile maggiordomo James (Christian Schrøder), che non mancherà di compiere le mansioni più sporche per il suo padrone.

La festa, specie di ambito borghese, rappresenta un’ambientazione tipica dei film delle orini e qui a fare da cornice quasi documentaristica è l’ormai relativamente poco noto Carnevale di Nizza, soppiantato negli anni da quello di Venezia, New Orleans o di Rio de Janeiro ma che prima delle due guerre mondiali era rinomato e seguito grazie ai suoi splendidi carri in processione e le feste che si estendevano a tutta la Costa Azzurra.

Le immagini del film sono davvero molto pulite e curate, sintomatiche di un cinema muto ormai prossimo alla fine e della presenza di un regista attento ai dettagli. Se la storia, è vero, ha qualche difetto, le scene che si susseguono sono sempre ben curate e costruite. La camera si muove, il montaggio è estremamente dinamico e le diverse scene sono mostrate da diversi punti di vista dando un senso di dinamicità e profondità a quanto stiamo vedendo. Protagonista della vicenda è Elga Brink, all’epoca aveva una relazione con il regista, che veste qui i panni di Gill. Il suo personaggio è per certi versi simile a quello di Miss Lulu Bett visto al Cinema Ritrovato e che sarà presente anche durante le giornate. Sorella minore più indipendente e coraggiosa, si ritrova in una situazione in cui, per salvaguardare la sorella, viene cacciata di casa e accusata di ignominia ingiustamente. Trova però al suo fianco un uomo capace di aiutarla nel difficile compito che si è prefissata. Non è però tutto rosa e fiori! Due scene, di cui una iconica, vedono prima Gill dubbiosa sulla possibile colpevolezza di Joker, tanto da puntargli addosso una pistola. La giovane è al contempo decisa e fredda ma da lei esce comunque l’affetto che prova per il giovane. Nella seconda scena, Gill ha scoperto la verità e si vergogna di aver dubitato. Ha quindi gli occhi bassi e il volto esprime tristezza. Sarà Joker a farle capire che non prova rancore e farle tornare il sorriso…

Altre due scene mi hanno colpite e le ho scolpite su gif: durante il primo festeggiamento al Savoy, Joker vede Gill e le cede un piccolo cuoricino palpitante colpito dalla sua bellezza. Nella seconda, la ragazza deve avvertire l’uomo che ama del tranello che Borwick gli sta preparando (ha messo del veleno in un bicchiere). Non può avvertirlo a voce perché l’avvocato è nascosto e pronto a sparare qualora la situazione lo richiedesse e, non vista, decide quindi di usare il sughero bruciato di un tappo per dipingersi delle croci di morte sul petto!

Che dire? Jokeren è stato a mio avviso un buon per iniziare questa rassegna perché si tratta di un film che al contempo presenta tanti elementi ricorrenti del cinema dell’epoca (la festa, il ricatto, i travestimenti) ma con un pizzico di originalità e gusto. Un film che potete recuperare fino alle 21 di venerdì 3/10 online pagando l’accredito o potrete vederlo in presenza a Pordenone il 4/10 sera.

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