I Dannati dell’Oceano (The Docks of New York) – Josef von Sternberg (1928)

Dopo più di un anno torno finalmente a parlare di von Sternberg e, con lui, anche del massiccio George Bancroft. Nel tardo 1928 usciva The Docks of New York, film ,che con estrema semplicità e poesia, metteva in scena l’amore tra un rozzo fuochista navale e una giovane ragazza dai tratti angelici. La particolarità del film è quella di riuscire a far trasparire la dolcezza anche in un contesto poco avvezzo a queste tematiche come quello delle locande portuali dove più che altro erano i vizi a farla da padrone.

Il fuochista Bill Roberts (George Bancroft), appena messo piede a terra si ritrova a dover salvare la giovane Mae (Betty Compson) intenzionata a suicidarsi per annegamento. Nel giro di una notte Bill, tra risse e bagni di folla, si ritroverà sposato, non senza andare contro al suo ingegnere capo Andy (Mitchell Lewis), che nonostante abbia ritrovato la moglie Lou (Olga Baclanova) preferirebbe passare una serata con Mae. Ma le promesse di marinaio quanto valore possono avere? Bill riuscirà a rendere Mae felice?

Quando avevo recensito Underworld, altro film muto di von Sternberg, avevo detto che al film non mancava che la voce. Potrei dire la stessa cosa per The Docks of New York. George Bancroft, sotto la guida del regista, riesce ancora una volta ad impersonare uno splendido personaggio, antieroico ma carismatico. Bella anche la prova di Betty Compson, che avevamo imparato a conoscere appena poco tempo fa grazie a The White Shadow, “l’Hitchcock ritrovato”. Qui sicuramente l’attrice riesce a dare una delle sue migliore interpretazioni, dando vita ad un personaggio dalle tante sfaccettature e con una notevole complessità psicologica. Mi piace ricordare come Betty Compson sia stata una delle poche attrici a superare l’ostacolo del sonoro (arrivando fino agli anni Quaranta), tanto che nel 1930 riceverà una candidatura all’Oscar come miglior attrice in Il Re Della Piazza (film sonoro sempre del 1928). La statuetta andò a un’altra regina del muto, Mary Pickford, per la sua interpretazione in Coquette (1929). Tornando al nostro film segnalo anche una splendida fotografia evidenziata da un buon lavoro di restauro operato sulla pellicola

.

Il film è stato distribuito in Italia dalla Dcult ed è acquistabile ad un prezzo molto basso. In America il film è invece edito dalla Criterion. Consiglio caldamente la visione!

4 pensieri su “I Dannati dell’Oceano (The Docks of New York) – Josef von Sternberg (1928)

  1. È vero, il film è molto bello! L’ho visto tempo fa restando sopratutto colpito dall’interpretazione e dalla realtà che riescono a dare ai due personaggi i due attori principali. E poi la scena del matrimonio rientra tra le più belle in assoluto della stagione del muto. Per non parlare delle scene in cui lui scopre quanto sia bello avere una donna accanto.
    Di Sternberg ti consiglio altamente anche una pellicola dello stesso anno: The Last Command con Emil Jannings, davvero un film dalla poeticità malinconica assoluta!

    • concordo. Probabilmente in un prossimo futuro parlerò anche di The Last Comand (tradotto “crepuscolo di gloria”). Tra l’altro si vede che viene da un’idea di Lubitsch (o del signor Birò?).Sono contento che abbiano dato il primo oscar a Jannings, che se lo meritava pienamente. Poi mi spiace non poter parlare de “l’angelo azzuro” sempre di Sterberg e con Jannings, ma il limite è uno e invalicabile (comunque lo consiglio, con una Marlene Dietrich che venne letteralmente traghettata verso la gloria da Sterberg)

Rispondi