Ventimila leghe sotto i mari (Vingt mille lieues sous les mers) – Georges Méliès (1907)

Nel 1907 Georges Méliès mette in scena un film ispirato liberamente dal romanzo di Jules Verne Ventimila leghe sotto i mari. In questa versione, però, il Capitano Nemo è sicuramente più burlone che eroico e misterioso come quello originale.

Il Capitano Nemo (Georges Méliès) a bordo del suo Nautilus, intraprende un fantastico viaggio nelle profondità del mare. Giunto alla fine di esso decide di scendere dal suo sottomarino ma viene attaccato da un gruppo di sirene che lo immobilizzano. Nella scena successiva il Capitano Nemo si ritrova a casa sua. Per fortuna si trattava semplicemente di un incubo…

Questo piccolo cortometraggio riprende il filone tipico di Méliès caratterizzato da storie semplici ma rese più frizzanti e vivaci dagli effetti speciali. Proprio questi effetti speciali, se paragonati con quelli che abbiamo imparato a conoscere con “Voyage dans la Lune“, evidenziano una decisa evoluzione. Evoluzione che possiamo apprezzare anche solamente nella modalità con cui i personaggi interagiscono con gli oggetti del paesaggio scenico. ‘Ventimila leghe sotto i mari’ venne realizzato anche in versione con tinta a mano colorato fotogramma per fotogramma. Il corto venne girato negli studi di Montreuil.

Non si tratta comunque del primo film ispirato al romanzo di Verne. Nel 1905 l’americano Wallace McCutcheon aveva infatti dato luce ad un suo “20,000 Leagues Under the Sea“. Non sono riuscito a reperire molte informazioni a riguardo, ma sembra che fosse più fedele al libro. Sempre dello stesso soggetto esiste però una versione del 1916 con regia di Stuart Paton decisamente più interessante e di cui ci siamo occupati separatamente (clicca qui).

Per finire vi lascio con il video del film presente su youtube (purtroppo in cattive condizioni). Non si tratta certamente di uno dei miei corti di Méliès preferiti, ma lo presento per motivi di completezza. Al posto della locandina ho messo la copertina della versione “livre de poche” con una splendida litografia di Alphonse de Neuville e Édouard Riou. Buona visione!

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