Cortometraggi per un Natale Muto – Parte 2

Proseguiamo la nostra avventura natalizia analizzando la seconda e ultima parte dei cortometraggi presenti sul dvd A Christmas Past, edito dalla Kinovideo. A mio il livello di queste produzioni è molto più alto delle precedenti.

– Santa Claus Vs. Cupid – Will Louis (1915)

Will Louis dirige una commedia breve ma divertente ambientata il giorno di Natale.

Jack Norwood (Raymond McKee) ed Edward Beck (Billy Casey) sono entrambi innamorati della bella Helen Bower (Grace Morrissey) tanto da farsi continui dispetti. Così quando Helen chiede a Edward di fare Babbo Natale per i bambini, Jack si traveste a sua volta chiedendo con l’inganno la mano di Helen che decide comunque di sposarlo.

In questo caso l’ambientazione natalizia è solo un pretesto nel gioco di dispetti tra i due pretendenti alla mano di Helen. La storia è breve e divertente anche se le vicende di Binks Mulligan (Guido Colucci), uomo povero e disperato, vengono a torto messe in disparte.

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– Santa Claus – Anonimo (1925)

Santa Claus è un film di circa trenta minuti che sembra essere costruito come una sorta di documentario. Due bambini, durante la notte di Natale, sognano di incontrare Babbo Natale a cui chiedono cosa fa quando non è Natale. Questi inizia allora elencando gli animali e i popoli presenti nel Polo Nord, per poi far vedere la sua incredibile dimora. Tra elfi e renne, Babbo Natale racconta come tiene sotto controllo l’atteggiamento dei bambini, per premiare quelli buoni e punire quelli cattivi. Alla fine del racconto i due bambini, addormentati, lasciano intuire che quanto visto fino a quel momento fosse un sogno.

Santa Claus è una storia dedicata interamente ai bambini. I luoghi fantastici e sognanti, servono proprio a catturare i più piccoli, mentre la durata piuttosto lunga forse a scoraggiare i più grandi. Non mancano sequenze divertenti, in cui il nostro Babbo Natale ne combina di tutti i colori.

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– A Christmas Carol – J. Searle Dawley (1910)

Torniamo finalmente ad occuparci di J. Searle Dawley dopo lo splendido Frankenstein muto che abbiamo avevo recensito per il Progetto Fantascienza. Questo A Christmas Carol dovrebbe essere il secondo adattamento del racconto di Charles Dickens anche se non sono riuscito a trovare informazioni chiare riguardo la versione del 1908 con Tom Ricketts nel ruolo di Scrooge. Molto spesso, infatti, l’adattamento del 1910, di cui parlerò ora, viene confuso con quello precedente.

Ebenezer Scrooge (Marc McDermott) è un uomo avido e insensibile che non esita a sfruttare i suoi parenti pur di guadagnare. La notte di Natale viene però visitato da tre fantasmi (del Natale Passato, Presente e Futuro) che gli rivelano le sue malefatte e gli preannunciano un futuro in solitudine. Ravvedutosi Scrooge decide quindi di dedicarsi ai suoi parenti e stemperare il suo carattere difficile…

J. Searle Dawley utilizza benissimo la tecnica della Multiesposizione messa in risalto attraverso un ottimo gioco di luci. Si tratta forse del corto natalizio dell’edizione kino più interessante in assoluto a livello tecnico. Anche la storia, pur se conosciutissima da tutti, acquista nuovo fascino in questo suo adattamento muto. Mi piace sottolineare come Marc McDermott sia già stato trattato in questo spazio in occasione de L’Uomo che Prende gli Schiaffi, dove l’attore interpretava il perfido Barone Regnard.

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– The Night Before Christmas – Edwin S. Porter (1905)

Sui versi di  Twas the Night Before Christmas di Clement Clarke Moore, Edwin S. Porter ci regala un piccolo cortometraggio in cui si alternano le scene di Babbo Natale che si prepara per la partenza e di un’allegra famiglia benestante in attesa spasmodica per il Natale. Anche questo corto, così come il precedente, sembra fatto appositamente per i bambini. Babbo Natale veglia sui bambini premiando solo quelli buoni. La notte della vigilia parte sulla sua slitta e attraverso il camino porta i regali ai bimbi meritevoli.

Personalmente la parte che più mi è piaciuta è quella in cui si vedono le renne che trainano la slitta. Per rendere questo effetto sono stati ritagliate delle sagome per le renne e la slitta che sono state fatte muovere su binari sullo sfondo di uno scenario fantastico.

Un film consigliato per grandi e piccini, anche per la breve durata che non rende stucchevole la visione. A Christmas Past non poteva che chiudere in maniera migliore.

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