Ma l’amor mio non muore! – Mario Caserini (1913)

In occasione del Cinema Ritrovato 2013 è stato presentato al grande pubblico il restauro di Ma l’amor mio non muore! curato da Mariann Lewinsky per il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana di Milano e con la CSC-Cineteca Nazionale di Roma. La proiezione di oggi, che sarà riproiettato Venerdì 5 Luglio alle ore 21.30, ha avuto un ottimo riscontro da parte del pubblico, sintomo che un film come questo, che riscosse un grande successo anche all’estero, non è stato dimenticato. Ovviamente star dell’evento è stata, ancora una volta a distanza di cento anni, Lyda Borelli, che con la sua formazione teatrale e la sua gestualità ha infiammato ancora una volta la platea.

Quando il colonnello Julius Holbein (Vittorio Rossi Pianelli) si toglie la vita perché ingiustamente accusato di tradimento, la giovane figlia Elsa (Lyda Borelli) è costretta ad andare in esilio lontano dalla sua terra natia: il fantastico Granducato di Wallenstein. Passerà gli anni guadagnandosi la fama come cantante, ma portando sempre nel cuore il fardello della tristezza e del disonore. Conoscerà però Maximilian (Mario Bonnard), che condivide con Elsa lo stesso sentimento di tristezza. Ma l’uomo nasconde in realtà un’identità segreta: egli è infatti il figlio del Granduca di Wallenstein, simbolo della rovina dell’onorabilità degli Holbein. Quando Elsa scopre la vera identità del suo amato, impossibilitata a poterlo seguire, si uccide con un potente veleno nel corso di una interpretazione. Morirà tra le braccia del suo amato Principe regalandogli una straziante frase di eterno affetto: “Ma l’amor mio non muore!”.

Così termina il film e la fine del personaggio protagonista coincide con l’apoteosi della Borelli come attrice. La sua interpretazione è incredibile per intensità e capacità di emozionare. La sua gestualità, figlia di una carriera teatrale, riesce a far emozionare ancora oggi. Al pubblico presente in sala non è rimasto che applaudire calorosamente. Un film assolutamente da recuperare nella sua edizione DVD appena rilasciata dalla Cineteca di Bologna.

2 pensieri su “Ma l’amor mio non muore! – Mario Caserini (1913)

  1. Pingback: Vittoria o morte! – Anonimo (1913) | E Muto Fu

Rispondi