Nelly la domatrice – Mario Caserini (1912)

Spesso e malvolentieri succede che chi scrive sia sopraffatto dal blocco dello scrittore; ènelly capitato a me due giorni prima della consegna del consueto pezzo del giovedì: ho semplicemente esaurito le idee, non ho film da argomentare, non ho storie da raccontare. Chiedo quindi il classico aiutino da casa, che altro non è che il motore di ricerca Safari, e mi metto a sfogliare il canale Vimeo del Museo del Cinema di Torino, ricchissimo di materiale utile alla fruizione di film d’epoca. D’un tratto lo sguardo si ferma su Nelly la domatrice, titolo che cattura subito la mia attenzione, o meglio, la rete neuronale del mio cervello inizia a Continua a leggere

Il Parsifal ritrovato di Caserini

Si credeva perduto, ma all’inizio degli anni Novanta, per uno di quei fortuiti e apparentemente inspiegabili casi di cui il Cinema, soprattutto delle origini, è costellato, il Parsifal di Mario Caserini è stato ritrovato in Olanda. La copia, con didascalie olandesi, faceva parte della preziosissima collezione Jean Desmet, nominata nel 2011 patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Una copia del restauro realizzato dal Nederlands Filmmuseum di Amsterdam è stata acquisita nel 1992 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e proprio alle porte del Museo di Torino è andato a bussare qualche anno fa il Maestro Luca Salvadori, già noto al mondo cinematografico per numerose Continua a leggere

Ma l’amor mio non muore! – Mario Caserini (1913)

In occasione del Cinema Ritrovato 2013 è stato presentato al grande pubblico il restauro di Ma l’amor mio non muore! curato da Mariann Lewinsky per il Museo Nazionale del Cinema di Torino e la Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana di Milano e con la CSC-Cineteca Nazionale di Roma. La proiezione di oggi, che sarà riproiettato Venerdì 5 Luglio alle ore 21.30, ha avuto un ottimo riscontro da parte del pubblico, sintomo che un film come questo, che riscosse un grande successo anche all’estero, non è stato dimenticato. Ovviamente star dell’evento è stata, ancora una volta a distanza di cento anni, Lyda Borelli, che con la sua formazione teatrale e la sua gestualità ha infiammato ancora una volta la platea.

Quando il colonnello Julius Holbein (Vittorio Rossi Pianelli) si toglie la vita perché ingiustamente accusato di tradimento, la giovane figlia Elsa (Lyda Borelli) è costretta ad andare in esilio lontano dalla sua terra natia: il fantastico Granducato di Continua a leggere