Dopo lo splendido Shiraz (1928) dello scorso anno, il Cinema Ritrovato ha dedicato nuovo spazio al cinema indiano con la proposizione di Kaliya Mardan, un film che racconta l’infanzia di Krishna, interpretata dalla figlia del regista, fino alla sconfitta del serpente Kaliya, rappresentata con scene subacquee che sono state all’epoca esaltate dalla critica. Il regista aveva visto un film sulla vita di Cristo e si era chiesto se fosse possibile fare qualcosa del genere con la loro religione. Iniziò quindi a girare film come Lanka Dahan (1917) e Shri Krishna Janma (it. nascita di Shri Krishna – 1918) per arrivare poi a questa infanzia di Krishna.
Per quanto possa risultare interessante questa rappresentazione locale della mitologia indiana, sinceramente il film non mi è piaciuto, prima di tutto per la sua presenza di un’attrice bambina, cosa che di solito non amo, e poi per una sensazione generale di inconcludenza della trama. Qual è lo scopo del film? Non c’è una vera trama! Vista la mia sensibilità anche in ambito mitologico avrei pensato che Kaliya Mardan potesse piacermi, invece Continua a leggere