Prem Sanyas sancisce un nuovo ritorno in terra indiana per E Muto Fu. La storia di Gautama raccontata in questo film è tratta dall’omonimo poema in versi The Light of Asia di Sir Edwin Arnold (1879) che ebbe il merito di diffondere il buddismo in occidente. Il film ha due cose in comune con un film che già abbiamo recensito diversi anni fa, il mitico Shiraz (1928), ovvero il regista Franz Osten e il personaggio principale, qui anche co-regista, Himansu Rail. Nonostante si millanti il fatto che sia un film girato in India da indiani e che sia “autentico” Continua a leggere
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Shiraz: a Romance of India – Franz Osten (1928)
Himanshu Rai è stato un giovano indiano che seppe sfruttare al meglio il controllo britannico della sua terra. Nato da una famiglia aristocratica, Rai si laureò in legge a Kolkata per poi trasferirsi a Londra dove divenne Barrister (sorta di avvocato/magistrato di alto livello). La soddisfacente carriera professionale in ambito giuridico non bastava però al giovane, che decise di tuffarsi in una nuova avventura legata al cinema indiano con l’aiuto dello sceneggiatore Niranjan Pal e del regista tedesco Franz Osten. La sua solidità economica gli permise di co-produrre alcuni film fatti interamente in India con l’idea di esportare un prodotto ricco di elementi esotici stereotipati e “orientalizzati” ad uso e consumo di uno spettatore occidentale. Tra questi film il Cinema Ritrovato ha presentato in un’edizione splendidamente restaurato dal BFI il film Shiraz, film anglo-tedesco-indiano che narra la storia romanzata di come è stato costruito il Taj Mahal.
Selima (Enakshi Rama Rau) è l’unica sopravvissuta da un attacco di predoni ad una carovana. Viene salvata da Continua a leggere