Dalla Luna a Giove tra Méliès, Cohl e De Chómon

Di viaggi straordinari sulla Luna o su altre stelle o pianeti ne abbiamo già parlato ma, lo sapete, il progetto Fantascienza è andato ingigantendosi sempre più e per evitare di fare articoli singoli su tanti corti lunghi al massimo dieci minuti ho preferito fare articoli contenitore, dove inserire film di argomento similare. Oggi parliamo nuovamente di Luna ma facendo anche una piccola capatina su Giove. La cosa più interessante, forse, è vedere come tutti i corti di cui parleremo sono stati prodotti in Francia, sintomo sia sicuramente della grande influenza che Méliès ha dato ai suoi successori o imitatori, sia di un probabile interesse scientifico di questo tipo nella Francia di fine ‘800 inizio ‘900.

– La Luna a un metro (La Lune à un mètre) – Georges Méliès (1898)

Prima di Voyage dans la Lune, Méliès aveva già avuto modo di dedicarsi alla Luna con questo divertente cortometraggio dal titolo La Luna a un Metro. In questo cortometraggio troviamo già degli elementi tipici di quelle che saranno le produzioni più celebri del Maestro.

Un mago/astronomo pasticcione sta studiando la Luna quando viene prima disturbato da un diavoletto e poi da una misteriosa donna con una mezzaluna sul capo. Tutto comincia improvvisamente a scomparire e la Luna si avvicina sempre più allo studio del mago, diventando enorme. La Luna, giunta a destinazione, inizia a divorare tutti i mobili della casa, fino a mangiare l’astronomo stesso. Per fortuna la donna misteriosa ritorna e decide di rimettere tutto in ordine…

Siamo nel 1898 e La Lune à un mètre era un Continua a leggere

Cinema Muto a Raggi X

I Raggi X vennero scoperti intorno alla fine del 1800 provocando grande interesse da parte dell’opinione pubblica. Questo interesse non poté che riversarsi nel Cinema Muto tanto che nacque un filone filmico tutto dedicato a questa nuova scoperta. Il 1897 è l’anno magico con addirittura due film, X-Ray Fiend di George A. Smith e Les rayons Röntgen di Georges Méliès, purtroppo andato perduto o comunque difficilmente visionabile. Farei notare che il film di Méliès uscì circa tre mesi dopo quello di Smith, cosa che mi fa dedurre che la produzione francese fosse una sorta di calco del muto britannico (prassi decisamente diffusa all’epoca). Poco più tardi in America vide la luce The X-Ray Mirror di Wallace McCutcheon (1899) che doveva probabilmente percorrere a sua volta lo stesso filone, pur con Continua a leggere