Dopo Il Fuoco (1915), Giovanni Pastrone, ancora sotto lo pseudonimo di Piero Fosco, dirige nuovamente Pina Menichelli in una delle sue interpretazione più memorabili. Alla fotografia sempre Segundo De Chomón, qui assieme a Giovanni Tomatis. Il film rientra, assieme a L’emigrante (1915) in quella categoria di film in cui Valentina Frascaroli è scomparsa, qui addirittura presente nei titoli di testa e poi assente. Dopo attente ricerche si è arrivati alla soluzione: la versione in nostro possesso e donata al Museo del Cinema dallo stesso Pastrone, differisce da quella originale e probabilmente pensata per il pubblico estero. La storia si ispira tra l’altro da una novella giovanile di Verga e, come vedremo, il finale rimastoci si distanzia stranamente da essa.
La storia è la seguente: L’ambasciatore Giorgio La Ferita (Alberto Nepoti) si innamora perdutamente della contessa Natka (Pina Menichelli). Ella è nota per non impegnarsi mai con i propri spasimanti e si narra che abbia portato alla morte molti uomini. Natka è sposata con un conte (Gabriele Moreau) che le è spesso lontano e dimostra nei suoi confronti pochissima attenzione. Un giorno lei racconta a Continua a leggere