Il nostro viaggio con Maciste giunge verso la fine ma prima di farlo non potevamo esimerci dall’analizzare quello che, a monte, più aveva colpito la mia immaginazione: Maciste nella gabbia dei leoni. I motivi sono molteplici: da una parte l’ambientazione circense che, come sapete, accompagna E Muto Fu dall’inizio della sua storia, dall’altra la presenza di Guido Brignone alla regia che con Maciste all’inferno (1926) aveva saputo dare vita forse al miglior episodio della serie. Rispetto a quanto visto nel precedente Maciste contro lo sceicco (1926) le aspettative sono dunque quelle di aver ritrovato una vivacità narrativa ma anche linguistica cosa che, purtroppo, viene limitata dal fatto che la copia superstite è olandese e, che io sappia, non è Continua a leggere
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Maciste all’inferno – Guido Brignone (1926)
Con Maciste all’inferno termina, nel migliore dei modi, questa diabolica otto giorni di film e articoli sul nostro sito. Anche qui, lo ammetto, partivo molto prevenuto e, da ignorante in materia, mi immaginavo un Maciste che, magari come Ercole per salvare una donna retta (Alcesti), si gettava negli inferi per riportarla nel mondo terreno. Niente di più sbagliato, perché questo è un film assolutamente divertente e fuori dagli schemi, che riesce a prendersi in giro e intrattenere grazie ad ironia ed effetti speciali da lasciare a bocca aperta. E quando ambientare questa vicenda? Ma basta con il mondo antico, facciamo allora un Maciste ambientato in epoca contemporanea! Tra echi danteschi e riferimenti politici e all’arte a tutto tondo andiamo a scoprire un po’ di cosa parla questo capitolo della saga dell’uomo forzuto più famoso del cinema.
Maciste (Bartolomeo Pagano) sta creando non pochi grattacapi a Plutone (Umberto Guarracino) e i diavoli infernali, per questo il re degli inferi decide di mandare il mefistofelico Barbariccia (Franz Sala) a vendicarsi. A farne le spese di questo scontro sarà l’angelica Continua a leggere
Addio Giovinezza! – Augusto Genina (1927)
Durante il Cinema Ritrovato 2014 venne presentata, dopo due restauri e una storia travagliata, Addio Giovinezza! nella versione di Augusto Genina del 1918. Come molti sapranno, questo adattamento cinematografico doveva essere originariamente diretto da Nino Oxilia, autore assieme a Camasio della commedia originale, che però morì sul fronte durante il primo conflitto mondiale. La sua prematura dipartita portò a un cambiamento dei piani e alla scelta di Genina come regista. Il film fu un successo e così, a quasi dieci anni di distanza dalla suddetta versione, lo stesso Genina ripropose sul grande schermo la commedia che gli aveva dato tanta notorietà: con quale risultato? Andiamo a scoprirlo dopo aver riassunto brevemente la trama:
Mario (Walter Slezak) è un giovane di provincia che si sposta a Torino per frequentare l’Università. Qui incontra Leone (Augusto Bandini), ragazzo sbadato ma estremamente generoso. Dopo alcuni tentativi di Continua a leggere