Questo sitaccio ha sempre avuto un grande problema, davvero troppi pochi slapstick! Ma vi pare possibile che in quasi dieci anni questi qua non abbiano neanche recensito un film di Chaplin, Keaton o Laurel e Hardy? Per fortuna ora rompiamo questo tabù! Vedrete che nel giro di qualche tempo riuscirò a colmare qualche lacuna vergognosa. Da che partiamo? Ovviamente dalle Giornate del Cinema Muto che avevano in programma una piccola carrellata dei corti di Laurel o Hardy. In che senso Laurel o Hardy? La Lobster ha rilasciato un cofanetto, che tengo fieramente tra le mani nell’immagine di copertina, nel quale sono stati finalmente raccolti alcuni dei lavori che i due avevano fatto prima di diventare una coppia stabile. Tra i film c’è stata pure una bonus track
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Il Mago di Oz (The Wizard of Oz) – Larry Semon (1925)
Una delle mie passioni riguarda i film brutti, non quelli brutti e noiosi, ma quelli che per una serie di motivi finiscono per risultare comici per la loro ingenuità realizzativa. Cercando per curiosità consigli su “film brutti” muti ho trovato più volte citato questo The Wizard of Oz di Larry Semon che, a parer mio, brutto lo è davvero ma sfortunatamente non strappa neanche una risata come invece sarebbe il suo intento. Questa versione del Mago di Oz rientra in quel filone, caro ad Hollywood, in cui si cerca di inserire all’interno della vita di oggi una storia fantastica rendendo i vari protagonisti in carne e ossa i personaggi fantastici del romanzo. Il primo che mi viene in mente, ma la cui natura era però dichiarata nel titolo, è A Modern Musketeer di Allan Dwan (1917). Continua a leggere