Nel corso degli anni ci è capitato spesso di trovarci di fronte a film che avessero una trama scontata e poco interessante ma una realizzazione talmente ben fatta da diventare essa stessa il centro focale della visione. Per quanto mi riguarda Abwege rientra esattamente in questo “filone”: le vicende dei personaggi sono quasi passate in secondo piano grazie ad una fotografia curatissima e un’attenzione al dettaglio quasi al di fuori del normale. Pabst riesce a dare vita alla Weimar era e con delle vere e proprie carrellate imprime sulla pellicola i volti e i modi di una generazione. La scena più esemplificativa è ambientata in un locale di perdizione medio-borghese, in cui ritroviamo accenni agli eccessi con tanto di droga e prostituzione. Continua a leggere
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Miss Europa (Prix de beauté) – Augusto Genina (1930)
È con una certa emozione che contribuisco per la prima volta ai contenuti di E Muto Fu, e tale emozione è motivata da almeno due ragioni: la prima è nella collaborazione con questo sito, che seguo da molto tempo e mi ha permesso di venire a contatto con film e autori che non conoscevo; la seconda è nell’oggetto di questo articolo, uno degli ultimi film di Louise Brooks, indimenticata icona degli anni ’20. La celebre diva del muto, conosciuta in Italia anche per avere ispirato la Valentina di Crepax, si esibisce qui in una delle sue migliori interpretazioni, offrendo un saggio delle doti che la resero celebre negli anni ’20 e la portarono da Hollywood in Europa. Qui Louise cercò di scrollarsi di dosso i ruoli da vamp e flapper che le offrivano solitamente in America e vi riuscì, dedicandosi a un cinema più “impegnato” che costituisce il Continua a leggere