The Little White Savage – Paul Powell (1919)

Ancora Bluebirds Photoplays con The Little White Savage, di Paul Powell. Questo film è il secondo della serie con Carmel Myers, questa volta nel ruolo di una giovane selvaggia. La sua presenza garantisce briosità al racconto e una comicità molto piacevole. Sì, come avrete capito mi piace molto come attrice, specie per i suoi lavori all’interno di questa casa di produzione.

Il reverendo Kerry Byrne (Harry Hilliard) e Larkey (William Dyer), gestori di un circo, raccontano ad un cronista di come hanno catturato la loro attrazione principale, la piccola selvaggia bianca (Carmel Myers). Dopo che la loro nave è affondata, Kerry, Larkey e due altri marinai (Richard Cummings e John Cook) si ritrovano su Continua a leggere

Little Eve Edgarton – Robert Leonard (1916)

Prosegue il viaggio dedicato ai film della Bluebirds Photoplays con Little Eve Edgarton, tratto dal racconto di Eleanor H. Abbott e sceneggiato dal regista del film, Robert Leonard. Nel ruolo di protagonista Ella Hall, che veniva da una serie di successi e cavalcava quindi la sua onda. La storia è una rivisitazione del classico: bruttina che diventa bella, infarcita di ambientazioni esotiche.

La giovane Eve Edgarton (Ella Hall), ha sempre vissuto in luoghi inospitali assieme al padre Paul (Thomas Jefferson) e John Elbertson (Marc Fenton), entrambi biologi. Anche Eve, nonostante la giovane età, mantiene viva la tradizione di famiglia e risulta una brillante studiosa. Nonostante questo, il sogno della ragazza è quello di avere una Continua a leggere

The Dream Lady – Elsie Jane Wilson (1918)

Il Cinema Ritrovato 2015 ha dedicato un’ampia sezione ai film della Bluebird Photoplays, affiliata della Universal Pictures tra il ’16 e il ’19. Le pellicole proiettate provengono tutte dagli Archives Français du Film di Parigi. Partiamo con The Dream Lady di Elsie Jane Wilson, regista e attrice neozelandese che diresse diversi film nella Bluebird. La caratteristica principale di questi film è quella di trattare argomenti leggeri, in gran parte legati al tema sentimentale.

Rosamond Gilbert (Carmel Myers) è un’orfana che vive con lo zio, un uomo tanto ricco quanto avido. Quando finalmente l’anziano parente muore, la giovane inizia a spendere i suoi soldi con una velocità impressionante. Viene messa in guardia e decide allora di fare una Continua a leggere

The Crowd: resoconto della serata

the-crowdDue gruppi di appassionati che nello stesso luogo, il cineclub Detour, organizzano rassegne di film non contemporanei, non potevano non incontrarsi se ad essere proiettato era La folla di King Vidor, un muto del 1928, simbolo e capostipite di tanto cinema sociale a venire. Nella nostra rassegna stiamo esplorando proprio quegli anni di transizione dal muto al sonoro, quando il cinema muto aveva raggiunto il suo acme espressivo e formale ma allo stesso tempo stava per essere soppiantato dalla nuova tecnologia dei talkies. Così quando ViSiOnI ci ha chiesto di Continua a leggere

ViSiOnI ed E Muto Fu presentano: La folla (The Crowd) di King Vidor (1928)

ViSiOnI – incontri di cinema” è un progetto nato nel 2006 da un gruppo di amici che decide di (ri)scorpire i capolavori del cinema e confrontarsi con gli spettatori in maniera amichevole e informale. La loro base è il Cineclub Detour dove noi di E Muto Fu siamo stati ospitati per il nostro progetto dedicato al cinema muto. Così, quando ViSiOnI decide di proiettare The Crowd di Vidor (1928), ci è parso utile unire per una serata i due progetti. Cosa ne uscirà fuori? Lo vedrete Martedì 28 Aprile alle ore 21.00 presso il Cineclub Detour di Via Urbana 107 (Roma). Per partecipare agli incontri è preferibile prenotarsi scrivendo a visioni@gmelies.it. Prezzo del biglietto è di 5€ per gli iscritti a cui si dovranno aggiungere 3€ per la tessera annuale per i non iscritti.

Passiamo al film: John Sims nasce il Continua a leggere

La Donna Divina (The Divine Woman) – Victor Sjöström (1928)

divinewomanDi The Divine Woman (1928) ci resta principalmente un frammento della durata di appena nove minuti visibili su gli 80 di durata complessiva del film. Una parte minima che ha comunque il merito di stregare lo spettatore grazie al potere magnetico di Greta Garbo. Oltre a questo frammento, il Svenska Filminstitutet dovrebbe averne ritrovato un altro lungo meno di un minuto proiettato in pubblico il 27 Febbraio 2011 e di cui potete vedere qualche immagine qui. Ancora più sorprendente, in questi nove minuti Greta Garbo ride, sì, prima di Ninotchka (1939). Andiamo per ordine. Mentre girava Confessions of a Queen, Victor Sjöström scoprì con sua grande sorpresa che Mauritz Stiller era arrivato a Hollywood portando con sé una ragazza ancora sconosciuta, “tale” Greta Garbo. “Vedrai” disse Stiller a Sjöström “questa ragazza diverrà qualcunoContinua a leggere

I Re in esilio (Confessions of a Queen) – Victor Sjöström (1925)

Da un romanzo di Alphonse Daudet, Les Rois en exil (1879) nasce Confessions of a Queen, terzo film americano di Sjöström. La sceneggiatura venne affidata a Agnes Christine Johnston, di cui il regista svedese non fu molto felice, come del resto del risultato complessivo del film: “Speravo molto nel film Confessions of a Queen, perché il libro era molto interessante, ma lo scenario travisò tutto. Quanto si conosce poco della vita! Anche Thalberg e tutti gli altri, quando il film fu finito, credevano si fosse realizzata un’altra grande opera. Invece non ebbe nessuna risonanza“(1). Il film non è tutto da buttare. Anche se abbiamo solo una parte del film (una voce fuori campo racconta cosa accade nelle sezioni mancanti, purtroppo finale incluso), la storia è piacevole e mi ha riportato alla mente per certe situazioni The Merry Widow di Von Stroheim che fu rilasciato lo stesso anno dalla stessa MGM. Vediamo perché:

Nel regno di Illyria sta per essere incoronato un nuovo Re, Christian II (Lewis Stone), al seguito del matrimonio con Frederika (Alice Terry), principessa di Continua a leggere

E Muto Fu presenta: La Lettera Scarlatta (The Scarlet Letter) – Victor Sjöström (1926)

Eccoci al nostro terzo appuntamento con le proiezioni mute al Cineclub Detour di Roma. Il film di questa volta merita davvero ed è The Scarlet Letter del 1926, ultima trasposizione muta del romanzo di Nathaniel Hawthorne. Il regista non è certo un personaggio qualunque, Victor Sjöström, o Seastrom come veniva chiamano oltreoceano, era considerato all’epoca uno dei dieci migliori registi in assoluto. E come dargli torto? La MGM ebbe un grande merito all’epoca, ed è quello di aver accolto Mr. Seastrom con tutti gli onori ed avergli dato relativa carta bianca. E si vede! Sebbene il film abbia un’ambientazione molto americana, non si possono non notare analogie con le precedenti produzioni svedesi del regista. Gli venne inoltre Continua a leggere

L’Uomo che ride: resoconto della seconda serata di cineforum

Prima di tutto ringraziamo nuovamente gli spettatori, che sono venuti nonostante il tempo incerto. GRAZIE MILLE! Non possiamo che ringraziare anche il Cineclub Detour per averci ospitati, ma soprattutto per averci aiutato a superare i mille problemi di ogni tipo che in una girandola di eventi sfortunati ci sono capitati. Prima l’assenza di uno di noi, poi problemi di connessione con il pc per la proiezione dei video del dibattito. Inutile dire che ci siamo attrezzati affinché non accadano più.

La serata è iniziata seguendo lo stesso schema della volta passata: dopo una breve presentazione è stato proiettato il film della serata, The Man Who Laughs di Paul Leni (1928). Subito dopo la serata si è accesa. Dopo aver discusso brevemente sul film, abbiamo presentato i videoconfronti che avevamo Continua a leggere

E Muto Fu presenta: The Man who Laughs – Paul Leni (1928)

Dopo Blackmail di Hitchock siamo lieti di presentare il secondo film in programma per il nostro progetto sul grande schermo!

Giovedì 26 Marzo alle ore 20.30 presso il Cineclub Detour (via Urbana 107) proietteremo The Man who Laughs (L’Uomo che ride) di Paul Leni. Questo è un film a cui personalmente sono molto legato perché è stato il primo di cui feci la recensione su E Muto Fu. Il punto forte della serata sarà, ancora una volta, il dibattito post-proiezione. Questa volta ci occuperemo di fare un confronto con il romanzo di Victor Hugo ma anche e sopratutto con le altre trasposizioni cinematografiche e televisive. Visto che le versioni mute sono introvabili o perdute daremo comunque spazio al muto con una piccola sorpresa per tutti gli amanti di Lon Chaney. Infine, quando si pensa all’Uomo che ride di Conrad Veidt non si può non pensare a Joker, l’antagonista di Continua a leggere