Vidocq è sicuramente uno dei personaggi più affascinanti del periodo rivoluzionario e successivo, un uomo capace di cambiare e diventare uno dei punti fermi della prefettura parigina e ispirare così scrittori e sceneggiatori. La sua storia ufficiale lo vede nascere in una famiglia borghese nel 1775, il papà era mastro fornaio e commerciante di grano, cosa che non gli impedì fin dalla tenera età di fare furtarelli, vista anche una taglia fisica ben superiore alla sua età. A tredici anni ruba l’argenteria dei genitori e il padre lo manda nelle prigioni di Baudets. A sedici anni ruba 2000 franchi ai genitori e tenta di partire per gli Stati Uniti ma viene derubato. Diventa dunque saltimbanco in un circo e venditore ambulante prima di tornare Continua a leggere
La svolta dei giovani (Cheongchun-eui Sipjaro | 청춘의 십자로) – Ahn Jong-Hwa (1934)
Lo abbiamo scoperto qualche anno fa il cinema muto coreano e la sua straordinaria capacità di sopravvivere al tempo grazie alla presenza dei byeonsa e della loro tradizione di accompagnare i film con la loro cantilena ritmata. Immaginate ora di avere un film senza però l’audio e dover cercare di ricostruire, a fronte di immagini stupende, quanto sta succedendo. L’inizio è davvero molto interessante con delle specie di piani sequenza fatti con macchina da presa in movimento che seguono diversi lavoratori e personaggi le cui vite si incrociano. Questo incrocio viene poi ripreso nel cercare di raccontare la storia di alcuni personaggi che solo tramite siti esterni come koreanfilm ho potuto ricostruire. Continua a leggere
Il cavaliere senza testa (The Headless Horseman) – Edward D. Venturini (1922)
Il mistero di Sleepy Hollow ha popolato le mie paure fin dall’infanzia, prima con la versione animata di Vong Zeven e poi recuperando la mitica versione di Tim Burton. Da piccolo, ogni volta che intravedevo le immagini, ero subito preso da una paura ancestrale che non mi permetteva di andare troppo avanti. Inutile dire che quando, grazie a Niccolò, ho scoperto l’esistenza di una versione muta di questa storia non ho potuto fare a meno di vederla e parlarne. Partiamo dall’inizio: la vicenda era ben nota e apprezzata nei primi anni del cinema tanto che conosciamo ameno altri due adattamenti con il titolo The Legend of Sleepy Hollow, uno anonimo del 1908 e uno del 1912 diretto da Étienne Arnaud (entrambi perduti). Oltre a questo si ritrova un riferimento a Sleepy Hollow in un capitolo della serie di Continua a leggere
Raja Harishchandra (राजा हरिश्चन्द्र) – Dadasaheb Phalke (1913)
Ormai E Muto Fu è diventato il tempio del cinema muto indiano ed è con estremo fascino che ogni volta mi approccio a quanto di poco ci è rimasto della filmografia di questo grande e affascinante paese. Da appassionato di religioni cerco inoltre di volta in volta di scoprire nuove vicende che ignoravo e che meritano invece di essere scoperte e conosciute. Questo film ha inoltre una particolarità, è considerato il primo film indiano ed ha una storia veramente appassionante! Prima di tutto c’è una discussione riguardo il primato di questo film visto che un altro film Shree Pundalik di Dadasaheb Torne, venne proiettato nel 1912 Continua a leggere
Dans la nuit – Charles Vanel (1930)
Considerato l’ultimo film muto francese ad essere uscito nelle sale (e ora parte la ricerca degli ultimi degli altri paesi!), Dans la nuit ha avuto l’onore di essere proiettato in Piazza Maggiore a Bologna durante il Cinema Ritrovato 2022. Trovare un film di così basso profilo in una serata in piazza è difficile, ma allo stesso tempo molto stimolante anche vista la scelta di affidare la sonorizzazione alla band finlandese Cleaning Women che hanno utilizzato (senza CW01) delle sonorità elettroniche cupe e ridondanti. Ma cos’è che rende questo film meritevole di essere riscoperto? Come immaginerete un’uscita così tardiva nelle sale, il 1930, ne sancì l’insuccesso. Ormai le persone cercavano il sonoro e il film non riuscì a sfondare. Incredibile pensare che questo sia per altro l’unico film alla regia di Continua a leggere
Nella camera di Mabel (Up in Mabel’s Room) – E. Mason Hopper (1926)
Up in Mabel’s Room (Nella camera di Mabel, 1926) di E. Mason Hopper è il primo adattamento dell’omonima commedia di Broadway scritta da Otto Harbach e Wilson Collison nel 1919. A questo film seguirà, nel 1944, il remake di Allan Dwan con Marjorie Reynolds, Dennis O’Keefe e Gail Patrick. Entrambi i film mettono in scena una guerra tra uomo e donna, o meglio moglie e marito, fatta di strategie astute e una girandola di frenetici equivoci.
Mabel, la protagonista di questa commedia, è interpretata da Marie Prevost grazie a una clausola nel Continua a leggere
Una vera signora (The Lady) – Frank Borzage (1925)
Avere di fronte un film di Borzage è generalmente garanzia di un film drammatico ma delicato, mai eccessivamente melenso pur tendendo a far versare lacrime facili. Non fa eccezione The Lady, presentato in versione restaurata alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone nella sezione dedicata a Norma Talmadge, qui nel ruolo della sfortunata protagonista. Il film ebbe un ottimo riscontro da parte della critica ma scarso da punto di vista del botteghino, cosa che spinse l’attrice a dire che non avrebbe più Continua a leggere
Manolescu – Viktor Turžanskij (1929)
Che bello vedere il grande cinema nelle Giornate del cinema muto di Pordenone! Per altro, tanto per andare di attualità, un film di un regista ucraino, Viktor Turžanskij con attore principale un rifugiato russo come Ivan Mozžuchin / Mosjoukine. Nel ruolo di protagonista femminile ritroviamo invece una grande Brigitte Helm. Ma di cosa parla questo Manolescu? Georges Manolescu era un truffatore che aveva ottenuto una discreta popolarità dopo una carriera tra colpi e arresti con un testo dal titolo Ein Fürst der Thiebe (it. Un principe dei ladri), un’opera che ispirò anche le Confessioni del cavaliere d’industria Felix Krull di Thomas Mann. La vita del vero ladro, che terminò ad appena Continua a leggere
The Runaway Princess – Anthony Asquith (1929)
Echi di Vacanze Romane in The Runaway Princess, che riprende lo stereotipo della principessa stufa della sua vita priva di libertà che decide di fuggire entrando così a stretto contatto con la “vita vera”. Una coproduzione britannico-tedesca cerca così di sviscerare questo tema prendendo spunto dall’opera di Elizabeth von Arnim ambientato, e qui si torna al tema di quest’anno delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, nell’immaginario granducato di Lothen-Kunitz.
La giovane Principessa Priscilla (Mady Christians) ha appena compiuto 21 anni ma è stufa degli impegni e dei vincoli a cui è costretta come principessa ereditaria. Goccia che fa traboccare il vaso, viene fidanzata dal padre con il principe ereditario di Savonia, che non conosce e non vuole assolutamente sposare. La giovane prende dunque il suo Continua a leggere
Just Around the Corner – Frances Marion (1924)
Nella New York dei primi anni Venti vive una famiglia modesta composta da Essie, il fratello Jimmie e la povera e malata mamma Birdsong. La città è sempre buia o innevata, non è facile da vivere, le ambientazioni soffocanti e l’uso delle luci ci portano a pensare più a un gangster movie che a un melodramma.
Questi sono i tre protagonisti di Just Around the Corner, restaurato di recente e diffuso in occasione delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, è il secondo film di Frances Marion che, alla terza regia, continuò la sua carriera cinematografica esclusivamente come sceneggiatrice. La trama del film è molto Continua a leggere