Maciste – Vincenzo Dénizot, Romano Luigi Borgnetto (1915)

Maciste1915Dopo l’incredibile successo di Cabiria nascere una serie, che avrebbe avuto grande successo per gli anni a venire, con protagonista il mitico Maciste inventato, secondo la tradizione, da Gabriele D’Annunzio e interpretato da Bartolomeo Pagano. Per dare l’avvio a questo primo episodio della serie vengono scelti come registi Luigi Romano Borgnetto e Vincenzo Denizot che, devo dire, riescono a dare una cifra molto interessante alle riprese. Partiamo però rapidamente dalla trama prima di andare ad analizzare nel dettaglio il film:

Josefina (Clementina Gay) è perseguitata dallo Continua a leggere

Fedra (Phèdre) – Anonimo (1910)

FedraDurante il Cinema Ritrovato 2019 è stata presentata una versione restaurata di Phèdre film francese (o italiano per Andrea Meneghelli) che traspone il mito classico sul grande schermo. Da amante della mitologia greca mi aspettavo una trasposizione che seguisse l’Ippolito Euripide, invece incredibilmente la versione scelta è quella romana di Seneca. Bisogna dire che appena un anno prima era uscita a teatro un libretto di Gabriele D’Annunzio, che riprendeva da vicino la versione di Seneca, ed è quindi probabile che fosse proprio questo testo la fonte di ispirazione degli sceneggiatori.

Nella versione euripidea, Ippolito è il figlio di Teseo, fondatore e Re di Atene, il quale è convolato in seconde nozze con Fedra. Quest’ultima si innamora di Ippolito che però è dedito solo alla caccia e non ha alcuna intenzione di pensare alle emozioni terrene. Continua a leggere

Cabiria – Giovanni Pastrone (1914)

Cabiria è il film dei film, il punto di partenza per il cinema come lo conosciamo oggi. Senza di lui, non esisterebbero forse i colossal, o magari sarebbero stati irrimediabilmente diversi. La storia è quasi una leggenda, Giovanni Pastrone chiede a Gabriele D’Annunzio di creare la storia e le didascalie. Esce fuori una storia romanzata della Roma del terzo secolo a.C. Che le didascalie siano o no di del poeta conta poco visto che comunque il testo permea di “dannunzianità” con quello stileampolloso e aulico spinto fino agli estremi, a tratti anche fastidioso. Ma questo è un elemento che rende epico il film, perché tra le immagini e le didascalie, la sensazione è proprio quella di trovarsi di fronte a qualcosa di grandioso.

Alle vicende della Seconda Guerra Punica (218-202 a.C), si aggiungono le storie di Cabiria (Lidia Quaranta), Maciste (Bartolomeo Pagano) e Fulvio Axilla (Umberto Mozzato), personaggi di pura invenzione ma che Continua a leggere

Il Festival Pergolesi Spontini di Jesi omaggia il Cinema Muto

Non finiscono le sorprese e le iniziative dedicate al cinema muto e questa è sicuramente una delle più gradite in assoluto. In occasione del Festival Pergolesi Spontini, giunto alla sua XIIIesima edizione, un’intera giornata verrà dedicata al Cinema italiano degli anni ’10. Per l’occasione verranno proiettati due film muti tra cui Cabiria (1914) in omaggio ai 150anni dalla nascita di Gabriele D’Annunzio che ne curò le didascalie.

Sabato 12 Ottobre 2013 presso il Teatro V. Moriconi di Jesi (AN) (Piazza Federico II, 4) è indetta una giornata interamente dedicata al Cinema Muto e alla musica. I film in programma saranno infatti impreziositi da esecuzioni musicali dal vivo. Continua a leggere

Cenere – Febo Mari (1916)

Con Cenere di Febo Mari siamo di fronte ad un capitolo forse dimenticato del cinema italiano. La pellicola, di per sè, non spicca per la sua bellezza ma affascina grazie ai paesaggi e alla splendida interpretazione di Eleonora Duse, attrice teatrale di fama internazionale celebre anche per la sua tormentata storia d’amore con Gabriele D’Annunzio. La Duse, all’epoca quasi sessantenne, non reciterà in nessun altro film, lasciando al solo Cenere il compito di tramandarla. Le vicende, ispirate all’omonimo romanzo di Grazia Deledda, si inquadrano nell’ambiente rurale della Sardegna.

Rosalia (Eleonora Duse) concepisce un figlio, Anania, da un uomo già sposato. La giovane, per non costringere il piccolo a una vita di stenti, lo fa crescere dal padre, lasciandogli però un amuleto come Continua a leggere