Peccati d’amore (Hříchy lásky) – Karel Lamač (1929)

Hříchy láskyTra i film pubblicati dal NFA per “season of classic films” c’è anche Hříchy lásky di Lamač, un che, per certi versi, mi ha ricordato molto i Klovnen danesi o varieté ed altri film del genere. La storia non è infatti molto originale e le vicende si inseriscono nel mondo del teatro e vedono una coppia messa in crisi dalla nascita di un nuovo amore. Nei panni della femme fatale abbiamo l’italiana Marcella Albani, che ebbe una ricca carriera in Germania, seguendo il marito Guido Parish, con qualche incursione anche nell’attuale Repubblica Ceca. Il suo stile recitativo è un po’ misto e non arriva agli eccessi menichelleschi pur esasperando in qualche scena le sue pose.

Ivan Kristen (Josef Rovenský) lascia il teatro di provincia dove è ormai una star per raggiungere, insieme alla bella moglie Soňa (Marcella Albani) la Continua a leggere

Erotikon – Gustav Machatý (1929)

erotikonConsiderato il capolavoro del cinema muto ceco, Erotikon non mi ha assolutamente deluso. La storia di per sé potrebbe non sembrare molto originale, ma è il modo in cui è stato girato ad essere incredibile così come la profondità che gli attori hanno saputo ai loro personaggi. Tra tutti spicca ovviamente Ita Rina, attrice slovena che iniziò per caso questa carriera quando fu notata come candidata di Miss Europa. La sua carriera cinematografica, seppur breve, le portò comunque successo internazionale.

Un giorno di pioggia il giovane Georg Sidney (Olaf Fjord) perde il treno e trova riparo nella casa del Capostazione locale (Karel Schleichert). L’uomo deve però uscire per andare a lavorare e lascia Georg solo con la figlia Andrea (Ita Rina). I due si fanno cogliere dalla passione e fanno l’amore fino alla mattina seguente. Georg deve partire e lascia la ragazza sola con il rimorso per Continua a leggere

Il Paradiso e il Purgatorio di Vendelin (Vendelínův očistec a ráj) – Přemysl Pražský (1930)

Vendelínův očistec a ráj mette in scena le divertenti vicende della famiglia Žemlička e di come essi cerchino di spingere la figlia Amálka (Máňa Ženíšková) a sposarsi con Vendelín Hrom (Jiří Hron). Vendelin scoprirà presto a sue spese l’invadenza e l’esuberanza della famiglia della donna che ama, che si spingerà addirittura ad interrompere a più riprese la loro prima notte di nozze facendo irruzione a casa loro. Nel finale, disperati per quanto sta succedendo, i due risolveranno tagliando il filo del campanello e potranno così andare liberamente in camera da letto.

Vendelínův očistec a ráj è un film frizzante e dinamico Continua a leggere

Il buon soldato Švejk nel cinema muto ceco

Svejk_01Il Buon Soldato Švejk è uno dei personaggi più famosi della letteratura ceca nonché della cinematografia grazie alle fattezze dategli da Rudolf Hrušínský. Eppure prima di tutto questo c’era un altro Švejk che ha percorso tutta la serialità del personaggio dal 1926 al 1930 venendo però poi presto dimenticato. Si tratta di Karel Noll, attore caratterista che abbiamo già conosciuto nella nostra lunga rassegna dedicata al cinema ceco.

Il motivo per cui la saga di Jaroslav Hašek nella sua trasposizione muta non viene oggi ricordata è probabilmente perché non è molto moderna nella sua resa. Nonostante sia una storia comica, i film non sono slapstick e lasciano alle lunghe e verbose didascalie il compito di far ridere gli spettatori. Qui già ci tengo a dire che molti dei film rimasti li ho potuti vedere solo con didascalie in russo e così l’unica cosa che mi ha salvato è stato il fatto di aver letto il libro, di cui i film mi pare siano trasposizioni piuttosto fedeli. Continua a leggere

Padre Vojtěch (Páter Vojtěch) – Martin Frič (1928)

pater_vojtech-Con Páter Vojtěch torniamo al dramma che più mi piace e devo dire che, nonostante il sostrato religioso, sono rimasto piacevolmente colpito dal film. Abbiamo parlato da pochissimo di Otec Sergij, che parla di fatto di un uomo di fede che lotta con la tentazione della carne, qui troviamo alcune analogie per quanto il racconto sia nel complesso più leggero, dinamico e digeribile.

Vojtěch (Karel Lamač) e Fratina (Suzanne Marwille) sono profondamente innamorati uno dell’altro. La ragazza sta per partire per Praga e lui le dona un anello che gli chiede di tenere qualora continuasse ad amarlo. I sogni d’amore dei due vengono però distrutti quando Continua a leggere

L’organista della Cattedrale di San Vito (Varhaník u sv. Víta) – Martin Frič (1929)

La storia di questo film prende spunto da un racconto di Vítězslav Nezval, autore molto prolifico che scrisse portando avanti un forte sentimento nazionale. Protagonista di questo racconto è la Cattedrale di San Vito con il suo organo, che scandisce i momenti della giornata della città di Praga tramite le note suonate dal suo organista. Essendo la Cattedrale uno dei simboli della capitale, fin dal principio troviamo tantissime immagini della città, specie di sera, cosa che fa rientrare questo film nel filone di quelli nazionalisti/propagandisti che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi.

L’organista della Cattedrale di San Vito (Karel Hasler) è un uomo umile che vive solo per il suo strumento. Un giorno riceve la visita di un vecchio amico (Otto Zahrádka) che è evaso dal carcere e lo prega di consegnare alla figlia soldi e una lettera prima di uccidersi. Continua a leggere

Povera Ragazza (Chudá holka) – Martin Frič (1929)

chudaholkaGià il titolo Chudá holka (it. povera ragazza) può dare un indizio su genere e storia e vi assicuro che non vi sbagliereste. Tratto dall’omonimo romanzo di Václav Čech-Stráň, la vicenda narrata del film è piuttosto banale, ricca di influenze da letterature estere, prima di tuttorusse. Fortunatamente subentra la regia di Martin Frič che ci mette del suo e riesce nelle scene più importanti, utilizzando un montaggio serrato, a rendere interessante anche una storia così poco originale.

Maria Růžová (Suzanne Marwille) è una ragazza orfana che è stata presa in affidamento da una famiglia povera. Fin da piccola Maria è abituata a svolgere i lavori di casa. Nasconde un segreto, è infatti innamorata, e ricambiata, dal fratellastro Klement (Otto Rubík), ragazzo bello e brillante che inizierà presto ad esercitare la professione a Praga. Un giorno la loro relazione viene scoperta Continua a leggere

La Finta Gattina (Falešná kočička) – Svatopluk Innemann (1926)

Falešná kočičkaChi mi conosce saprà che ho la tendenza, quando intraprendo un progetto, di seguire l’ordine cronologico per avere un’idea generale dell’evoluzione di un artista o, in questo caso, della cinematografia di un paese. Falešná kočička è la prima commedia che mi abbia preso realmente e divertito della cinematografia ceca (e sapete che non sono un grande appassionato del genere nella sua forma muta). Il film rientra in una serie di tre commedie della Oceanfilm con Vlasta Burian e Zdena Kavková su soggetti di Josef Skružný che comprendeva, oltre a Falešná kočička, anche Lásky Kačenky Strnadové (1926) e Milenky starého kriminálnika (1927) sempre con regia di Svatopluk Innemann. La caratteristica di questa prima commedia, oltre alla sua freschezza, è quella di essere dinamica sia nello svolgimento che proprio nelle scene, grazie alla mobilità della telecamera che riprendono inseguimenti o parate in movimento.

Il Dottor Karel Verner (Karel Hašler) vuole assolutamente sposarsi ma tra le donne che conosce non ne trova una adatta e quelle dell’alta borghesia in generale lo disgustano. Ha quindi la geniale idea di trovarne una tra il popolino e crescerla ed educarla secondo i suoi gusti. Continua a leggere