Ormai E Muto Fu è diventato il tempio del cinema muto indiano ed è con estremo fascino che ogni volta mi approccio a quanto di poco ci è rimasto della filmografia di questo grande e affascinante paese. Da appassionato di religioni cerco inoltre di volta in volta di scoprire nuove vicende che ignoravo e che meritano invece di essere scoperte e conosciute. Questo film ha inoltre una particolarità, è considerato il primo film indiano ed ha una storia veramente appassionante! Prima di tutto c’è una discussione riguardo il primato di questo film visto che un altro film Shree Pundalik di Dadasaheb Torne, venne proiettato nel 1912 Continua a leggere
Archivi categoria: 1910-1919
Sui gradini del trono – Ubaldo Maria Del Colle (1912)
Iniziano le Giornate del Cinema Muto di Pordenone sia in presenza ma soprattutto, per me, online con un film italiano che inaugura la sezione dedicata ai regni immaginari. Se nei paesi anglosassoni esce spesso fuori il regno di Ruritania, ecco che in Italia e in Francia fa la sua comparsa la Silistria, un luogo dove iniziano a compiersi complotti, furti e azioni avventurose. Il più celebre tra i primi film ambientati in queste terre misteriose è proprio Sui Gradini del trono di Ubaldo Maria Del Colle (1912) che, ispirandosi a piene mani da Il prigioniero di Zenda di Anthony Hope, mette insieme una vicenda avventurosa non molto originale ma tutto sommato ben riuscita.
Il regno di Silistria sta per avere un nuovo re visto che Continua a leggere
I Miserabili (Les Misérables) – Albert Capellani (1912)
Cresciuto da piccolo leggendo Il mistero dei candelabri di Giovan Battista Carpi, non potevo poi, una volta diventato grande, leggermi il romanzo da cui la parodia era stata tratta, il mitico Les Misérables di Victor Hugo. Anche se potreste non amare le lunghe digressioni storiche o il suo stile, è difficile non rimanere colpiti dalla complessità dei personaggi raccontati dalla penna dell’autore e mi riferisco in particolare alle figure di Javert (Henri Étiévant) e Jean Valjean (Henry Krauss). Il primo è un ufficiale totalmente ligio al proprio lavoro che ha come unica macchia nella carriera quella di essersi lasciato scappare un prigioniero Jean Valjean, un uomo sostanzialmente Continua a leggere
Balaoo, Le Collier de Kali e altri film di Jasset
Nella vasta produzione di Victorin-Hippolyte Jasset, Balaoo è forse uno dei film più bizzarri e particolari. Come in una sorta di Frankestein scimmiesco, Il Dr. Corolis (Henri Gouget) sperimenta un siero per rendere la scimmia Balaoo (Lucien Bataille) umana. L’esperimento non riesce proprio benissimo e questa inizia a creare problemi prima invaghendosi di Madeleine, figlia del dottore (Madeleine Grandjean), e poi fugge dopo essere stata rimproverata. Incontra il bracconiere Hubert (Camille Bardou) che diventa il suo padrone e lo costringe a Continua a leggere
Protéa – Victorin-Hippolyte Jasset (1913)
Nel 1908, lo abbiamo visto con Enrico Stamberghi, faceva capolino nelle sale italiane il mitico Nick Winter diretto da Victorin-Hippolyte Jasset per la Société Française des Films Éclair. Si trattò di una vera e propria rivoluzione che portò l’affermarsi del cinema di spionaggio in tutte le sue mille varianti. Ma perché non fare un personaggio femminile che potesse far appassionare e innamorare gli spettatori? Continua a leggere
Gräfin Küchenfee (De keukenmeid als gravin) – Rudolf Biebrach (1918)
Vedere Henny Porten alle prese con ruoli comici mi fa sempre un certo effetto perché la immagino più che altro nelle sue produzioni drammatiche o “seriose”. La abbiamo già conosciuta in questa veste con Kohlhiesels Töchter di Ernst Lubitsch (1920) dove, in compagnia con Emil Jannings, interpretava due sorelle agli opposti. Anche qui, sempre per scopi comici, la Porten si ritrova a dover interpretare due personaggi molto distinti tra loro ma questa volta per via del loro Continua a leggere
L’ultimo Roméo Bosetti
Abbiamo lasciato il nostro Roméo Bosetti alla Pathé con le sue due maschere principali: Little Moritz e Rosalie. Ma la creatività del “Re del burlesque” non finisce certo qui. Numerose sono le maschere che creò o di cui diresse qualche episodio. Tra quest’ultime anche quella di Léontine creata da Rollini e di cui Bosetti diresse alcuni corti di cui il più celebre è Léontine garde la maison (1912). Protagonista è una ragazzina di tredici anni con il volto angelico e i boccoli d’oro ma capace, come un uragano, di portare caos e distruzione ovunque si trovi. In Léontine en vacances (it. Léontine in vacanza – 1910) la ragazza viene mandata in vacanza dagli zii e gli distrugge casa mentre nel già citato Léontine garde la maison (it. Léontine bada alla casa – 1912) la mamma lascia sola la giovane con il fratellino e il cane e nel tentativo di fare le faccende di casa la distrugge. Finita qui? Continua a leggere
Roméo Bosetti, il re del burlesque
Roméo Bosetti è stato importante per il cinema comico quanto è stato inafferrabile dalla storia del cinema. Jean Mitry diceva di lui che era sostanzialmente il creatore del genere slapstick e burlesco, ancora prima che Jean Durand e Mack Sennett potessero anche solo pensarlo. Per anni (1906-1914) è stato sempre in grado di macinare un film dietro l’altro ottenendo grande successo, e poi? Scomparso per sempre. Langlois tentò di trovarlo e portarlo davanti alla sua celebre commissione delle ricerche storiche della Cinématèque Française ma senza successo. I suoi film? Per la maggior parte perduti… Continua a leggere
Nick Carter vs Nick Winter: il poliziesco in Francia
Jean Durand era un regista esuberante, iperattivo e pieno di idee per questo il progetto a lui dedicato diventa anche una miniera d’oro per i progetti collaterali che non erano stati minimamente pensati quando ho pensato di mettere in piedi questo progetto. Il mese scorso avete potuto seguire la storia di Durand e Hammond sulla creazione del Western in Francia ma oggi ci spostiamo agli esordi del cinema poliziesco con Nick Carter ma soprattutto la sua prima controparte comica ovvero Nick Winter. Continua a leggere
Zigoto: un detective da ridere
Non so se sono in grado di rendere a parole la sensazione di gioia e spensieratezza che ho avuto nel leggere la descrizione di cosa erano i Pouittes di Jean Durand. Dovete pensare a un contesto Gaumont estremamente rigido e strutturato con Louis Feuillade e Léon Gaumont (detto “Filo Spinato”) a controllare metodicamente sceneggiature e produzioni delle varie troupe che lavoravano lì. In questo ambiente così tetro ecco emergere un gruppo di cascatori, saltatori, acrobati, nuotatori, incassatori di ogni tipo proveniente per lo più dall’ambiente circense. Alla Gaumont funzionava che i gruppi di attori erano sostanzialmente legati al loro regista a parte alcuni prestiti ogni tanto (per dire Feuillade presterà René Navarre a Fescourt per aiutarlo ad avere successo col suo primo film) e quindi si creavano dei legami forti tra di loro. Nel gruppo di Continua a leggere